***
È passata un'altra ora, da quando ho preso la decisione di aspettare Federico qui e se prima avevo un po' di paura ora mi sto cagando sotto.
Così, decido di andare a cercarlo, correndo il rischio di perdermi.
Imposto il risparmio energetico sul cellulare, metto la luminosità al minimo e accendo la torcia per poi iniziare ad incamminarmi.***
Sono quasi due ore che giro a zonzo in cerca del ragazzo dalle spalle larghe, ma di lui nessuna traccia."Porca puttana." Sento dire da lontano.
"FEDERICO?" Urlo.
"CARLOTTA?" Sento che pronuncia io mio nome.
"Aspettami sto arrivando!" Esclamo.
"No, corri!" Sento urlare, ma non capendo continuo a proseguire in avanti, seguendo il suono della sua voce.
"Fè." Poso una mano sulla sua spalla non appena gli sono vicina.
Un tuono mi fa sobbalzare e subito dopo questo scoppia un temporale."Oh Gesù." Sussurro io.
"Andiamo?" Domando non capendo perché lui continua a stare fermo immobile mentre fissa un punto poco distante da noi.
"Shh." Mi zittisce.
Alzo un sopracciglio e seguo la traiettoria dei suoi occhi puntando, il flash sul punto in cui sta guardando e appena faccio questo movimento un qualcosa di viscido mi tocca la gamba, inizio a saltare urlando."Ferma cazzo." Impreca Federico mentre prova a farmi calmare, ma come pensa di riuscirci? Un serpente mi ha appena sfiorato la gamba e lui mi dice di stare calma? Ma si è fumato il cervello?
Sento qualcosa di duro che improvvisamente si rompe, facendomi quasi cadere, sotto i miei piedi."L' hai ucciso." Sussurra lui.
"Gli hai calpestato la testa." Mi fa notare.
"OHCRISTOSANTOCHESCHIFO!" Urlo saltando addosso al ragazzo accanto a me.
"Io giuro che non ci torno più qui." Sussurro ancora in braccio a lui, dopo circa cinque minuti che camminiamo.
"Non dovevi prendere la legna?" Domando ridendo.
"Ho un bradipo addosso."
"Non sono un bradipo, e poi dovresti ringraziarmi. Ti ho salvato da una bestia feroce." Gli ricordo.
"È stato un colpo di fortuna, il tuo." Mi fa notare.
"Era tutto previsto. Avevo studiato ogni sua mossa!" Affermo vantandomi.
"Mi metti giù?"
"Sì." Risponde facendomi scendere.
Riprendo il mio cellulare fra le mani e, grazie al flash, faccio strada io."Sono completamente fradicia!" Esclamo spostando una ciocca di capelli che mi si è attaccata in faccia.
"Non sei l'unica." Cambia umore il ragazzo dietro di me, rispondendomi male.
Alzo gli occhi al cielo e continuo a camminare, anche se credo che da qui ci siamo passati già, come minimo tre volte."Staremo di sicuro girando in tondo." Mi arredo sbuffando.
"Ah, non iniziare a fare lagne!"
"Non mi sto lamentando, sto solo dicendo che per colpa della tua poca prudenza ci siamo persi."
"Non è solo colpa mia!"
"Oh beh, di certo non è mia." Affermo guardandolo male.
"Sei stata tu a dire di girare a destra."
"E tu a decidere di ascoltarmi."
"Non ti sopporto." Sussurra facendo retromarcia.
"E ora dove vai?" Provo a seguirlo senza inciampare.
"Via e non provare a seguirmi." Urla lui.
"Bene, vedrai che arriverò a casa prima di te." Esclamo io.
"Vedremo."
Un rumore fra le foglie mi fa sobbalzare ed un tuono mi incoraggia a proseguire per la mia strada.
Pov's Federico
***
Sono riuscito, non so come, a ritornare all'accampamento sorrido notando la tenda perfettamente montata e giro in tondo, cercando Carlotta, ma di lei nessuna traccia.
Dedico di aspettare un po', magari ritorna ed insieme andiamo a casa.
***
Ho aspettato per più di due ore qui, ma lei non è tornata. Molto probabilmente sarà riuscita a ritrovare la statale e avrà chiamato un taxi per tornare a casa.***
Il campanello di casa suona e, seppure a malavoglia, mi alzo per andare ad aprire."Ben tornata!" La derido.
"Spostati." Sputa acida entrando in casa per poi salire, di corsa sopra.
"Che le hai fatto?" Parla una voce.
Mi volto e poso il mio sguardo su Francesco, che seppure è più piccolo di me è alto quasi quanto il fratello."Le ho solo aperto la porta, perché?"
"È piena di lividi." Sussurra andandole dietro.
Sarà di sicuro caduta mentre provava a tornare a casa.
Rido al pensiero di lei che rotola, manco fosse una pallina, da una discesa e ritorno a guardare la televisione.Pov's Carlotta
"Lò." Mi richiama una vice maschile e, da come mi ha chiamata capisco che è Francesco. Lui da piccolo mi ha sempre chiamata "Lotta" dato che non sapeva parlare.
"Dimmi." Rispondo solo dopo essere entrata in bagno ed aver chiuso la porta.
"Che hai fatto e dove sei stata?" Parla facendo sembrare le sue domande un'esclamazione.
"Dopo ti spiego." Affermo spogliandomi davanti lo specchio.
Fisso i lividi che quel bastardo mi ha lasciato e una lacrima mi percorre la guancia, per poi essere seguita da molte altre.
Mi affretto ad entrare nel box doccia e a lavarmi, provando ad eliminare tutto quello che mi è successo, e a farlo scorrere via, proprio come l'acqua che scorre sul mio corpo.
***
Sfilo una sigaretta dal pacchetto e sbuffo notando che ce ne sono rimaste solo tre.Più tardi le andrò a comprare.
Penso stiracchiandomi."Cos'hai?" Prende parola una voce maschile che, ora come ora, detesto con tutta me stessa.
"Niente." Rispondo con calma apparente prendendo l'accendino ed accendendo la mia amata sigaretta.
"Basta fumare." Me la strappa dalle mani lui.
Tiro un sospiro, per calmarmi e sfilo una seconda sigaretta che accendo per poi aprire il balcone e uscire fuori."Che hai fatto all'occhio?" Domanda e dalla sua voce sembra anche preoccupato, ma non credo che possa esserlo. Non dopo avermi lasciato tutta la notte, da sola, in un bosco.
In tutta risposta gli faccio il dito medio ed inspiro il fumo.Spazio autrice
Ehii
Come state?
Tutto bene?
Io sì!Allora, come procede la vostra estate?
La mia è una noia mortale, ma preferisco annoiarmi che andare a scuola!Comunque
Ecco a voi il settimo capitolo di "E se fossi tu la mia persona?" Spero vi sia piaciuto. Se si lasciateuna stellina e, se non avete niente da fare, commentateAl prossimo capitolo, ciaooo
Scusate gli eventuali errori
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E se fossi tu la mia persona?||FEDERICO ROSSI||
Hayran KurguRossella e Matteo, si amavano alla follia. Il loro amore era gigante, così grande che dopo una notte di passione, lei era rimasta incinta, aspettava due bambini, due bellissimi gemelli. Nonostante i due innamorati avessero solamente 16 e 17 anni dec...