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Brooklyn P.O.V
-Okay, è molto gentile da parte sua, grazie Platt, glielo dirò-
-bene, buon lavoro-
-grazie-
Mi girai nella direzione di Jay e lo vidi arrabbiato
-Ehi Jay che hai?-
-Nulla-disse mascherando la sua rabbia con un falso sorriso
-okay, andiamo su-
Come al solito appoggiai la mia mano sullo scanner per aprire la porta.
-ciao Brooklyn, ben arrivata-
-ciao Hank, avevi detto che avevate scoperto qualcosa-
-esatto, abbiamo scoperto che l'unica vittima minorenne di Antony si chiamava Maxine Sullivan, morì due settimane dopo il suo stupro per un aborto spontaneo-
-era incinta quindi-
-già e risulta che suo fratello Noah abbia recentemente comprato una pistola-
-bene andiamo a cercarlo-
-Il suo ultimo indirizzo è al 445 di Roosvelt Street-
-Brooklyn, vai con Adam-
-Bene Brookie andiamo-
Raggiungemmo il garage e come al solito guidai io verso il quartiere, sempre sperando di trovarlo in casa.
Bussammo alla porta ma nessuno rispose
-Ehi Adam, ti ricordi le paroline magiche per buttare giù una porta?-
-circostanze straordinarie-
-esatto-detto questo buttai giù la porta e trovai Noah che si stava puntando una pistola alla testa.
-Non avvicinatevi o mi uccido-
-okay okay Noah, stai calmo- dissi indietreggiando
-sappiamo quello che hai fatto, ma sappiamo anche perché l'hai fatto, ora ti prego abbassa quell'arma-
-tu non sai cosa ha voluto dire per mia sorella essere violentata da quel mostro-
-e invece lo so, mio padre è un poliziotto e spesso quando volevano farli un torto usavano i membri della sua famiglia, ma io non mi sarei mai aspettata di essere violentata e torturata, per cui non dirmi che non so cosa si prova, lo so benissimo-
-l'hanno arrestato?-
-si è adesso sta scontando  l'ergastolo per il mio stupro è quello di altri-
-Antony era già scappato di prigione, cosa mi assicurava che non l'avrebbe fatto ancora e ancora e poi BUM! Sarebbe scomparso e nessuno si sarebbe più preoccupato di lui, ma mio sorella è stata stuprata e lui ne ha pagato le conseguenze per cui il mio compito qui è finito- disse togliendo la sicura
-no Noah tua sorella non avrebbe mai voluto tutto ciò, adesso abbassa l'arma, fallo per Max-disse cercando di avvicinarmi e lui piangendo mi porse l'arma
-Io volevo solo fare giustizia per Max-
-lo so ma adesso devo per forza arrestarti-
-capisco, proceda pure-disse mettendo le mani dietro la schiena
Gli misi le manette e lo portai in centrale
-Ehi Brooklyn posso parlarti un minuto-disse mio padre
-certo, Gonzales porta Noah nella sala interrogatori-dissi girandomi verso l'agente in prova Ryan Gonzales
-si detective vado subito-
Io e Hank andammo in magazzino per non farci sentire
-allora, so di averti detto di non chiamarmi papà al lavoro, ma mi manca-
-posso chiamarti papà?-
-assolutamente si-
-okay-dissi abbracciandolo
Uscimmo dal magazzino e io finì il mio turno interrogando Noah.

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