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Non credevo a quello che le mie orecchie avevano sentito, seriamente il mio coinquilino barra amico si era innamorato di me? Non sapevo come comportarmi, se far finta di niente trasferendomi e continuando la mia vita o se parlarmi insieme per vedere di riaggiustare qualcosa, cosa dico, non c'è niente da sistemare, lui è innamorato di me e non posso mic la fargli cambiare idea, mi sa che utilizzo la prima ipotesi e mi trasferisco, ancora non so dove ma penso da mio padre...CAZZO, mio padre mi doveva parlare di quello che aveva scoperto su me e Jay, questa giornata non poteva procedere nel peggiore dei modi.
-Ciao Brooke-disse mio padre facendo scorrere le porte della mia stanza
-Ciao Papà, dimmi pure-
-ovviamente siamo qui per parlare della tua relazione con Jay, non sono stupido, le cose le capisco-disse, guardandolo bene negli occhi notai la delusione che provavo in quel momento per non averglielo detto
-senti, lo sai benissimo che non accetto relazioni nella squadra quindi vedete di risistemare questa situazione prima che divenga di dominio pubblico-
-ma che cazzo stai dicendo-dissi urlando, attirando l'attenzione di molti dipendenti dell'ospedale
-Brooklyn ti prego, abbassa la voce-disse mio padre avvicinandosi al mio letto
-non dirmi che cosa devo fare, non vivo più sotto il tuo tetto, non devo sottostare alle tue regole!!-dissi buttando via tutta la rabbia che per anni provai verso di lui
-Brooklyn, non sei solo mia figlia, sei anche un mio detective e come minimo sottostai alle mie regole, chiaro!-disse incominciando ad alzare la voce, quando due Voigth si arrabbiano non c'è scampo
-non provare a tirare fuori la tua situazione lavorativa con me-
-beh la vostra relazione intralcia il mio lavoro, non vorrei vedere Jay che ti mette le mani addosso davanti a me-disse rabbrividendo
-sai che io e Jay stiamo insieme da settimane e fino ad oggi sul lavoro non ci siamo mai fatto scoprire-
-okay, senti Brooklyn tutte le ipotesi che tirerai fuori non mi faranno cambiare idea sulla tua situazione-disse usando il tono minaccioso che di solito utilizzava con i prigionieri o i colpevoli
-non provare ad usare il tuo tono minaccioso con me, non mi fa nessuno effetto, chiaro!-
Dopo che disse ciò mio padre si allontanò per un attimo dal mio letto interdetto visto che non avevo mai provato a mancargli di rispetto
-cambia tono signorina-
-non mi dici quello che devo fare-
-bene, allora ti sospendo, finché non avrai sistemato la situazione con Jay non presentarti al lavoro-
Mentre diceva questo mi scesero delle lacrime, il mio lavoro era l'unica cosa che mi faceva sentire bene e mio padre non si era mai comportato così con me
-Brooklyn, scusami, forse ho esagerato-
-non ti disturbare a rimanere a farmi compagnia, meglio soli che male accompagnati-dissi smettendo di guardarlo negli occhi
-esci, ora!-
-okay tesoro, rimetti presto-
-quando tornerò troverai sul tavolo del tuo ufficio le mie dimissioni, così posso stare con Jay e non vederti ogni mattina-dissi lanciando questa bomba, vidi Jay sull'uscio che ascoltava tutti i discorsi con mio padre, ma appena sentì la parola "dimissioni" entrò unendosi alla conversazione
-Senti Hank, so di non essere nessuno in questo momento, ma non permettere a Brooklyn di distruggere il suo sogno per stare con me-
Mio padre si girò verso di me
-Ti senti felice con lui-
-si-
-Lo ami?-
-più di ogni cosa-
-e tu Jay?-
-la amo follemente-
-promettete di non scambiarvi effusioni sul luogo di lavoro?-
-si-dicemmo all'unisono io e Jay
-bene, allora con il potere conferitomi dallo stato di Chicago vi dichiaro idonei a procedere il lavoro-disse battendo un martelletto invisibile
-sei il solito idiota-
-ehi, dovrai pur aver preso da qualcuno-disse abbracciandomi
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SCUSATEMI PER ALCUNI ERRORI MA SCRIVO SEMPRE DI GETTO
ci vediamo al prossimo capitolo😘😘

 𝓎𝑜𝓊 𝒶𝓇𝑒 𝓂𝓎 𝓈𝓊𝓃 ☀️ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora