Un dono

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I primi raggi del sole fecero capolino da dietro i monti che circondavano il lago. Layle dormiva noncurante. Anche Beinn. Beh...dormivano tutti a dire il vero. "E ora che faccio che sono l'unica sveglia?" pensai. Decisi di alzarmi e sedermi sul muretto merlato che faceva da ringhiera alla terrazza ma inciampai nel vestito e per un pelo non finii a faccia a terra. "Attenta". Rabbrividii. Ma doveva essere partecipe a tutte le mie cadute? "Bella vista da quassù" disse. "Sì" confermai "ma non quanto l'altra mattina...". Mi guardò incuriosito. "Dovremmo rifarlo qualche volta". Cercai di trattenere l'emozione e mi limitai a dirgli che era un'idea.

Scendemmo nella Sala Comune e ci salutammo per andarci a rendere presentabili per le lezioni. Gli altri dovevano già essere a fare colazione perché il dormitorio era deserto. Mi avvicinai al mio letto. C'era qualcosa sul cuscino. Un ciondolo verde smeraldo. Accanto c'era un piccolo pezzo di pergamena. Portalo sempre con te. Appena lo indossai sentii uno strano senso di calore e di calma pervadermi dall'interno e mi sembrò di vedere la pietra brillare di una strana luce. La strinsi e la nascosi sotto la divisa. Poi andai a fare colazione anch'io, del resto non avevo mangiato molto la sera prima.

"Runaa! Ma dov'eri finita?" urlò Layle.

"Quando mi sono svegliata non c'eri! Mi hai fatto venire un colpo!". "Il sole mi ha svegliata presto..." le dissi con un sorriso. "Sentito? È delicata la ragazza, le basta un po' di sole a disturbarle il sonno" rideva Beinn in un angolo. "Ah-ah-ah molto simpatico lui che si addormentava tra una canzone e l'altra".

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