Quel giorno, durante il pranzo ci venne comunicato che la sera sarebbero arrivati gli studenti dell'accademia di stregoneria Durmstrang. Mai sentiti prima. Comunque sia la loro scuola aveva avuto qualche problema architettonico e avrebbero soggiornato da noi per qualche giorno. Quella sera ci sarebbe stata una grande festa per accoglierli, con tanto di cena e ballo. Non ci andrò, pensai. Conoscevo pochissime persone, cos'avrei dovuto fare? Stare in disparte a guardarli? No...sarebbe stato meglio recuperare il sonno perso. Layle era euforica. Durante la lezione di Erbologia (quella ufficiale) ha passato tutto il tempo a parlare di ragazzi e vestiti. "Tu che metti stasera? Ti ha già chiesto qualcuno di accompagnarti al ballo?" "Io non vengo" le risposi secca. "Come no?" "Dormirò...e poi non so con chi andare e non ho niente da mettere" "Ti presto qualcosa io!". Layle era molto più minuta di me. "Non mi starebbero" le dissi. Credo ci sia rimasta male...si rabbuiò e non disse più nulla. Poco male, non avevo voglia di parlarne.
Dopo le lezioni ero distrutta. Andai di corsa nel mio dormitorio e mi buttai sul letto. "Ahi!". Sbattei la testa contro qualcosa di duro. Una scatola, con un grosso fiocco argenteo. Tolsi il coperchio e...wow. Un vestito da sera verde muschio. Con tanto di scarpe. Notai un bigliettino sul fondo, lo presi e lessi:
Spero ti piaccia. Ci vediamo in sala comune alle sette.
Non era firmato, ma era impossibile non riconoscere la calligrafia: Ethan.
Guardai l'orologio. Segnava le sei e mezza. Di nuovo in ritardo! No, anche stavolta no! Corsi sotto la doccia, l'acqua era gelida. Cinque minuti dopo stavo cercando di capire come indossare il vestito. Era più complicato di quanto potessi immaginare. Misi le scarpe. Erano di un velluto nero sofficissimo. Non perderti nei dettagli, corri piuttosto! Arrotolai i capelli in una sorta di chignon dell'ultimo secondo e corsi in sala comune. 7.06. In ritardo. Ancora. Lui era già lì, ovviamente. Abito nero e camicia bianca. Portava un grazioso fiore bianco e verde nel taschino della giacca. Lo avevo raccolto quella notte. Mi porse un piccolo bouquet da polso con lo stesso fiore. "Questo è per te" "Grazie" dissi con stampato in faccia il mio sorriso da ebete. Porse il braccio in avanti e mi accompagnò fuori.
La sala grande era stupenda. Per l'occasione il soffitto mostrava un cielo notturo cosparso di stelle. Molto romantico. Prendemmo posto nel tavolo della nostra casata. Sentì qualcuno sussurrare "Il fuori razza e la Malfoy!". Bella accoglienza. Anche Ethan lo sentì ma non sembrò dargli molta importanza. Il suo sorriso non si smorzò. Fortunatamente una musica deviò l'attenzione. Un uomo alto, magro e barbuto si fece avanti tra i nostri tavoli. Metteva in soggezione. Era seguito da una grande moltitudine di ragazzi. Tutti portavano enormi pellicce lunghe fino ai piedi. Gli ospiti erano arrivati.
Dopo la cena, ancora più assurdamente ricca del solito, i prefetti ci condussero fuori, nel cortile interno. Beh...a dire il vero era a dir poco irriconoscibile. Il terreno era stato interamente cosparso da petali di chissà quale fiore dal nome impronunciabile e dei tavoli senza piedi fluttuavano ai lati, facendo da cornice a quella che era diventata una pista da ballo. I professori aprirono le danze. Io stavo seduta su un ceppo utilizzato a mo' di sedia a guardarli allibita. Mai avrei potuto immaginare che sapessero muoversi così bene.
"Ci uniamo a loro?" "Eh?" "Ma mi ascolti mai?" rise. "Ehmm si eh beh..tu...tu...potresti evitare di...mmh..." trova una parola dai, ce la puoi fare "...di...tutto!". No Runa ma brava, complimenti per la parola lunga e complessa che hai trovato. Scoppiò a ridere fragorosamente. "Vieni dai andiamo a ballare". Mi alzai traballante nei tacchi. Mi sentivo un'idiota: lui impeccabile e io Miss Goffaggine. "Il vestito l'ha scelto Lay" formula una frase normale Ru "Ah è bello, grazie..non dovevi" "Naa è il minimo". La musica aumentò di volume. Ballammo tutta la notte. Non sentivo nemmeno il segno della stanchezza. Liam e Beinn trovarono uno spiazzale su una terrazza di una torre libera. A dire il vero non sapevo neanche come ci fossimo arrivati fin lì. Avevano sistemato poltrone, tappeti e una tenda. Passammo il resto della notte seduti a cantare. Tutti insieme fino alle prime luci dell'alba. Come se ci conoscessimo da una vita.
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Sangue Serpeverde
FanfictionParecchi anni sono ormai trascorsi dall'ultimo scontro. Credete che le avventure ad Hogwarts siano finite? Non avete ancora conosciuto Runa. Entrate con lei nel fantastico mondo di Harry Potter dove la magia è all'ordine del giorno e dove i sentimen...