Sangue Serpeverde

Signorina Malfoy

"Signorina Malfoy" una voce proveniva dalle mie spalle "eccola qui finalmente! Non sarebbe dovuta essere a lezione?". Mi voltai con gli occhi ancora lucidi. "Mrs McGranitt, io..." eccola. Aveva visto le lacrime sgorgare dai miei occhi. Incontenibili, cariche di rabbia e tristezza.

"Non importa. Mi segua".

Mi portò in una stanza senza porte né finestre. In un agolo c'era un arco con una statua a forma di fenice. Oltrepassammo l'arco e rimasimo in piedi una di fronte all'altra tra le ali della fenice dorata che da lì a poco iniziò a ruotare su sé stessa. Era una sorta di ascensore/scala mobile in perfetto stile Hogwarts. Arrivammo nel suo studio. Ethan era lì, impeccabile ed impassibile, accanto alla scrivania. Avevo la gola secca e gli occhi mi bruciavano per via delle lacrime.

"Credo sia giunto il momento di informarla sulla realtà dei fatti"

"Fatti? Quali fatti?" il panico cresceva. Che la situazione fosse più temibile di quanto pensassi?

"La Pietra Veritatis ad esempio, o il sogno."

"I sogni" la corressi a testa bassa.

"Ce ne sono altri?" strabuzzò gli occhi.

"A dire il vero uno...ma non ne sono sicura"

"Sì spieghi meglio signorina Malfoy"

"Quella notte, in infermeria, quando si ruppe il vetro..."

"Vada avanti" mi parve di percepire un lieve tremolio nella sua voce.

"Ho sognato mio padre."

"Che altro?"

"E mio nonno" ecco le lacrime che riaffioravano. Lanciai uno sguardo a Ethan. Ascoltava in silenzio con la sua espressione indecifrabile.

"Vada avanti, la prego...so che per lei non è facile, ma è l'unico modo per scoprire la verità."

"Lucius stava...facendo un incantesimo a mio padre"

"Che incantesimo?!" disse un po' troppo ad alta voce Ethan. Lo guardai incredula e spaventata.

"Contegno." si limitò a dire la Professoressa McGranitt.

"La maledizione Cruciatus."

"Come temevo" disse avvicinandosi al Pensatoio.

"Professoressa, cosa sta accadendo?"

"Il sentiero è ancora lungo, mia cara. Vai a riposarti adesso."