CAPITOLO 20 -UNA VITA DA PASTICCERA-

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Notai subito una porta con dei disegni di cucina, qualche frullatore, pentole ma soprattutto cibo e... pasticcini, vado pazza per i pasticcini e si sentiva un odore buonissimo così lessi in alto: "Christina Tosi" ed entrai. Mi ritrovai subito in una pasticceria ed ero vestita da pasticcera ovviamente mi piaceva, ero dietro un tavolo di mille dolciumi e cose buone, stavo morendo, volevo mangiare credo che fosse una manifestazone o una spece di concorso... c'erano molte telecamere che mi riprendevano, un microfono e molte altre cose, quando una persona che credo che fosse una giornalista o qualcosa del genere mi disse:

"Allora Chrisita, ci mostri una delle tue magnifiche ricette?"

"Eh? Eh-m sisi certo!"

Dissi con un falso sorrisetto e iniziai a preparare qualcosa e come al solito mi muovevo da sola non sapendo quello che stavi facendo, sentii molti commenti positivi e mi piaceva ma anche questo non era frutto del mio lavoro... quando finii l'intervista feci delle foto con i miei fan e firmai degli autografi poi mi andai a cabiare e una macchina venne a prendermi, c'era un sacco di traffico e la cosa peggiore è che sembrava che i fan volessero entrare in macchina, era orribile! Pensai persino che la macchina avrebbe potuto investire un fan visto che stavano attaccati come poster su un muro. Salii in un hotel e mi dissero:

"Su forza fatti una doccia e andiamo che abbiamo un'appuntamento."

"Appuntamento?"

"Sì, si tratta di soldi"

Appena finii la doccia la mia menager mi aveva preparato i vestiti e quasi sembrava volesse anche vestirmi lei... io mi guardai allo specchio, non ero io! Ero... bionda? Non mi piaceva vivere una vita di quel tipo... così non restai un minuto di più e tornai al castello stringendo la pietra e proninciando la formula."

Ci sarò quando cadrai, ci sarai quando cadròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora