CAPITOLO 18 -UN ERRORE-

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Ero tornata da poco a casa, era stata una giornata abbastanza dimmerda nonostante fosse stata Pasqua... e solo perchè stavo male per Adele, si le chiesi scusa, lei mi aveva capita, ma... credevo che non provava più qualcosa per me, insomma non mi scriveva quasi per niente, se le scrivevo io neanche mi rispondeva... e se lo faceva era abbastanza fredda, mi mancava come l'aria, quando Mhatiew mi aveva lasciata non avevo mangiato per 3-4 giorni, anche se avevo fame, ogni notte cadevo a piangere nelle braccia di mamma, lei mi consolava e mi faceva stare bene almeno un po', ricordo quella mattina in cui mamma andò a lavorare verso le 05.00 e io mi svegliai a causa della luce accesa nella stanza, lo sognai e poi scoppiai a piangere, nel vedermi, mia madre era molto dispiaciuta, lei mi voleva un mondo di bene ed io ero davvero fortunata ad averla come mamma, ma ora lei non poteva consolarmi, insomma non potevo dirle la verità. Peccato che io ero solo una delusione per mamma, se avesse saputo che amavo una ragazza ci sarebbe rimasta troppo male, non volevo aprire questo discorso, povera... non le dirò mai la verità, lei ha sofferto troppo, lo facevo solo per non essere una delusione per lei, almeno lei non sa che sono solo una delusione, ma il problema è che io lo sapevo e lo so ancora... ah ma quanto dolore dovrò ancora sopportare? Perchè Dio mi ha fatta così, lui mi accetta per ciò che faccio e che sono? O sono una delusione anche per lui? Ma infondo è lui che scrive il destino... ma perchè proprio a me? Mia madre mi disse che lui sa che chi soffre è abbastanza forte da poter sopportare il dolore... sarò forte e coraggiosa non mi arrenderò mai, sono una guerriera vero? Lotterò per la mia felicità con le lacrime che mi scivoleranno sul volto, forse le lacrime che versavo e che verso ancora ora un giorno serviranno a qualcosa... dopo aver pianto il dolore non passa ma si sta meglio, quando ero con Mhatiew pensavo che finalmente la vita mi sorrideva poi quando mi lasciò mi crollò ancora una volta il mondo adosso, e ancora una volta custruii la mia felicità in Adele ed ancora una volta tutto crollò ed era solo colpa mia, mi sentivo solo un errore. Stavo male così ho pensato che sarebbe stato meglio mettere fine alla mia vita... cercai per tutta la casa qualcosa di appuntito ma niente... così trovai delle forbici tagliavano bene, lo avevo sperimentato sulla mia pelle! Non provavo dolore, anzi trovai conforto in quei tagli, sentivo tutto il male uscire, vidi il sangue scendere, così pensai "perchè non premere di più? Tanto non fa male e poi pensavo che sarei potuta essere felice per il resto della mia vita. Stavo scaricando tutto il male che avrei fatto alle persone che mi avevao fatto soffrire su di me, quandi mi ricordai che... avevo un'ltra possibilita! Sì il mondo dei sogni! Potevo tornare lì! Ancora!

Ci sarò quando cadrai, ci sarai quando cadròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora