CAPITOLO 22 -PARLARATENE SEMPRE-

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Dopo qualche giorno mi sentii male, mi sentivo sbagliata, non c'era nssuno a parte me, Jasmine e Adele a scuola, gli altri erano in gita, io e loro avevamo deciso di dovertirci da sole a scuola. Entrò la prof. Tancredi che mi fissò dicendo che c'era qualcosa che non andava in me, io dissi che non era vero e che forse era solo una sua impressione ma era come diceva lei. Ero appena tornata da delle prove di ballo che si facevano a scuola per una manifestazione e il prof di palesta mi scelse visto che facevo danza... la prof dopo mi disse

"Sono sicura che c'è qualcosa che non va... cos'è un ragazzo?"

"Eh? Nono"

"La tua ragazza?"Rimasi scioccata a ciò che aveva detto...

"NONO" Risposi con un tono più alto

"Guarda che non c'è niente di male se si tratta di una ragazza..."

"Cosa? No non è così..."

"Mhm si vede che non vuoi dirmelo allora ti farò guidare la lezione da te anche se siamo in tre, chiodo va via con chiodo."Non sapevo come guidare e non ci riuscivo neanche, alla fine la prof. disse:

"Guarda che puoi parlare con me, io non lo dirò a nessuno, anzii ti posso aiutare"

Decisi di dirle la verità ma appena iniziai il discorso entrò subito il prof. Vitale e allora decisi di parlare del mio passato perchè non volevo che anche lui sapesse il motivo per cui stavo male... raccontai di mio padre, delle medie ecc... aggiungendo che avevo visto mio padre l'altra sera ed era per questo che stavo male. Loro mi aiutarino molto anche se non era questo il motivo e qundo se ne andò il prof. di Vitale scoppiai in lacrime, la prof mi abbracciò chiedendomi quale fosse il problema e io risposi che non mi sentivo normale e le spiegai tutto. Lei iniziò a consolarmi dicendomi che era tutto normale che non c'era bisogno di dirlo a mia madre e che avrei potuto aspettare per dirlo. Mi consolò e mi spiegò che forse era perchè comunque io vedevo la figura maschile come qualcosa di brutto, perchè erano 2 maschi ad avermi fatta soffrire tanto e quindi la mia mente cercava di non affezionarsi più ai maschi... mi consolò in tutti i modi e devo dire che stetti molto meglio, mi ero levata un peso di dosso, era la prima persona adulta a cui avevo confessato quella cosa. Qualche giorno dopo il prof. Vitale mi disse che se volevo c'era la psicologa di scuola che può darmi aiuto ecc... mi spiegò che era più un'amica che una psicologa e non avrebbe detto niente a nessuno, ci andai e stavo ancora meglio. Rimasi scioccata come i prof delle superiori erano diversi da quelli delle medie che se ne fregavano, mi piaceva sempre più qulla scuola e con tutti i miei problemi mi confessai anche ad alcune mie amiche con cui strinsi un bel rapporto: Sofia era poco più alta di me con un bel fisico, scura di pelle, capelli lunghi e scuri, occhi scuri e labbra carnose, siamo le tappe della classe e Marina alta e un fisico da modella, poco più chiara di pelle di Sofia occhi scuri, lei e Sofia avevano legato molto, mi piaceva la loro amicizia perchè si volevano bene e tra loro non c'era gelosia, spesso i prof. e gli altri ci confondevano perchè ci assomigliavamo, poi Alexa... anche lei era una ragazza simpatica e mi faceva sempre star bene, ah e avevo fatto pace anche con Jasmine perchè le avevo detto tutto e lei mi capii, la adoravo era perfetta, ora mi sentivo anche io fare parte di un gruppo. Ormai avevo superato tutto o almeno... era quallo che credevo.

Ci sarò quando cadrai, ci sarai quando cadròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora