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...Voltai delicatamente il capo
per capire chi fosse...

Era Taehyung,che ci salutò non appena arrivammo di fronte al locale.
"E lui cosa ci fa qui..." composi dubbiosa in mente, muovendo progressivamente ogni singola dita di entrambe le mani, nonostante quella destra fosse ancora circondata dalla fascia medica.

L'agitazione prevalse in maniera
istantanea, nel preciso momento in cui
Taehyung posizionò la sua attenzione
completamente verso la mia direzione.
Decisi che quella serata non sarebbe
terminata da una mia futile emozione,
anch'io avevo diritto di poter essere
semplicemente me stessa, di non dover
nascondere le mie qualità...
non dovevo soffermarmi sulla particolarità
che egli fosse il mio datore, dovevo cercare
di osservare oltre al rapporto lavorativo che
si fosse creato all'interno del negozio.

"Choa non aver timore di nulla!
Non bisogna mai soffermarsi sulle prime
aspettative di un individuo.
Fai del tuo meglio!" dissi in mente,
cercando di convincermi il più possibile.
Quella serata sarebbe stata una piccola
opportunità da afferrare interamente.
Ogni nervosismo si sciolse delicatamente,
non appena Taehyung aumentò gradatamente il passo, per rivolgermi parola.

"Buonasera!" disse con tono sereno,
creando un piccolo sorriso finale.

"Buonasera Taehyung!" ricambiai altrettanto il suo saluto cortese.

Probabilmente, non ci sarebbe stata
la classica situazione giornaliera,
in quanto egli fosse quasi sempre
all'interno del suo ufficio, ed io,
nel compiere il mio solito lavoro da
impiegata full-time.
Avremmo parlato di più su questioni
mai prese in considerazione.
Tutto sarebbe fluito col passare
della serata.
Così, senza perderci in chiacchiere,
proseguimmo verso l'ingresso del locale:
(IL MOMOA BEACH).

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KIM TAEHYUNG'S POV:

Fui totalmente allibito, nell'istante in cui
i miei occhi riconobbero quella figura.
Non ci sarebbero state altre sue sosia,
se non fosse proprio lei: Choa Park.
Cercai di essere il più sereno possibile.
Volevo farle comprendere che non sono
il classico datore lavorativo ventitré enne.
Volevo imparare a conoscerla passo dopo
passo, senza interferire con i mie gesti di
poco gusto, avvenuti all'interno del negozio.
Non l'avrei mai voluto fare.
Non volevo mostrarmi per la
persona che non sono.
Sarei riuscito a farglielo capire.
Sarei stato, per la mia prima volta,
semplicemente me stesso.
Lasciandomi trasportare dalle
mie emozioni.

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CHOA PARK'S POV:

Ormai eravamo all'interno del
"MOMOA BEACH" da più di mezz'ora.
Senza alcuno indugio, Jimin si avviò
verso ad un impiegato per chiedere
delle spiegazioni sulla disposizione
dei posti a sedere e delle eventuali
prenotazioni.
Inizialmente, mi aveva ricordato di
come trascorressi la maggior parte del
tempo nella mia vita lavorativa:
nel servire esclusivamente persone.

Ma dopo quel ricordo piuttosto
nostalgico, ciascuno scelse una
propria postazione.
Io fui collocata personalmente
da Jimin, vicino a Jungkook, ma
avevo di fronte Taehyung.
Una circostanza abbastanza
imbarazzante, la quale,
speravo che sarebbe scomparsa
il più velocemente possibile.

"Ragazzi non fatevi problemi,
offre tutto la casa!" disse pimpante
Jimin, facendomi un occhiolino, per
tranquillizzarmi.
Quel ragazzo, per quanto potesse
avere ai suoi piedi una marea di
spasimanti, restava pur sempre,
il classico Jimin affettuoso, pronto
ad aiutarti in qualsiasi circostanza
ti possa ritrovare.
Per fortuna, che iniziò a dar
movimento all'intera serata.

Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora