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(Busan; 05:30 a.m)

Schiusi velocemente le mie palpebre a causa del rumore che interruppe il mio sonno pacifico.
Mi alzai ancora stordita, procedendo gradatamente verso la cucina, nella quale era collocato il telefonino.
Senza alcuna esitazione, lo presi dal tavolo e cliccai sul pulsante di accensione per attivare il display.

[MAMMA 4 ch. perse]

"Mia madre? Cosa le sarà successo per avermi chiamato ad un simile orario..." pensai timorosa.

Non persi tempo e in fretta più che mai, decisi di ricomporre il numero.

Dopo tre squilli la chiamata iniziò :
"Mamma! Mi senti?" dissi ad alta voce, sebbene mia madre avesse problemi di udito.

"Oh Choa... figlia mia, sono desolata di averti chiamato ad un simile orario, ma avevo necessità di riferiti una cosa molto importante"

"D-dimmi..."

"Sto venendo ad abitare lì da te...in Busan"

Rimasi per qualche secondo in silenzio, allibita da una tale risposta. Solo dopo aver percepito le urla di mia madre, ritornai in me stessa.

"C-come vieni da me!
E cosa farete? Non ho nessuna stanza in più per ospitarvi e soprattutto l'aria che si respira in questa città non vi farà assolutamente bene specialmente per il problema respiratorio di papà, come riuscirete a vivere in queste circostanze!" dissi, aumentando consapevolmente il tono di voce.

Notai che mia madre non fiatò dopo il mio discorso, così decisi di chiamarla più volte, fino a quando non avrei percepito nuovamente la sua voce...dopo qualche richiamo, la sentì parlare:

"Tuo padre non è qui con me, ci sono solo io" disse, con voce debole.

"C-come..."
Non conclusi la frase a causa del termine di chiamata improvviso, forse non ci fu abbastanza connessione.
Così, decisi di provare a richiamarla, nonostante fosse la quinta volta che cercassi di ricongiungere la telefonata, i tentavi a buon fine furono assenti.

Cominciai a diventare sempre più gelida a causa del l'eccessiva agitazione che prevalse totalmente in corpo.
Avevo timore che potesse esserle successo qualcosa durante il viaggio, ma allo stesso tempo, cercavo di riflettere sul motivo per il quale mio padre non fosse con lei.
I miei pensieri più contorti si sciolsero non appena sentì il suono del campanello al di fuori della porta di casa.
Di conseguenza, cominciai ad avvicinarmi speditamente verso la porta,fin quando, non l'aprì del tutto.

Era mia madre, completamente fradicia a causa del permanente mal tempo.

"Tesoro!" disse mia madre, abbandonando tutte le valige avvolte nelle sue mani, per abbracciarmi nelle sue confortevoli braccia.

Inizialmente fui rigida come una statua marmorea, non credevo a ciò che avessi di fronte ai miei occhi.
Finalmente, dopo due lunghi ed orribili anni, potetti riabbracciare mia madre.
Dopo quei attimi di incertezza, ricambiai il suo caloroso abbraccio materno,con la speranza che durasse il più lungo possibile.
Purtroppo, come ogni cosa positiva, giunse anch'essa al termine.

"Oh Choa...lascia che osservi la tua immensa bellezza" disse, osservando ogni minimo particolare del viso, facendo un lieve sorriso alla fine.
"Lascia perdere la mia bellezza inesistente pensa ad entrare in casa che così non puoi stare!" dissi, alterando leggermente il tono della voce.
Chiusi la porta di casa e la feci sedere sul piccolo divano color crema, così da potersi riposare per un po', in quanto, procurai dal bagno il mio accappatoio cosicché potesse farsi una doccia calda e rilassarsi del tutto.

Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora