Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung)

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(06:30 a.m , Busan)

Percepì una limpido suono provenire al di sopra del cassetto collocato vicino al piccolo divano su cui ero distesa, avvolta delicatamente dal tessuto di una soffice coperta di lana.
Istintivamente, decisi di puntare con tocco leggiadro, la lucida superficie che illuminava interamente il telefono ,di conseguenza, sentì il piano marmoreo che comprendesse interamente il pavimento, proseguendo con assoluta discretezza verso il bagno.
Non appena entrai nella stanza, concentrai ogni minima attenzione, nel capire quali fossero i motivi per ottenere dei risultati talmente pessimi da garantirmi un aspetto completamente degradante.

Osservai attentamente il mio pallido viso, il quale privo di emozioni, procedendo con degli sciacqui ripetuti, così da purificarlo totalmente.

Dopodiché, raccolsi in una classica coda di cavallo la mia chioma, al quanto ingestibile, ,con la speranza che potessi conferire un aspetto piuttosto credibile.
Almeno, così credetti.
Diressi veloce i miei passi in cucina, preparando il classico caffè-latte
accompagnanto da una semplice merendina confezionata; di seguito pulì velocemente la mia postazione e imbandì con molta cura la tavola per i miei genitori, che avrebbero notato una volta svegli.

Completai ogni singola azione mattutina in poco tempo, tanto da avvisare Jungkook per incontrarci al di fuori dei nostri condomini.
Percorsi ciascun scalino, fin quando non lo vidi aspettare vicino al cancello d'ingresso, teso nell'aspettarmi.
Emisi un leggero sospiro e successivamente, lo raggiunsi con passo svelto.

JEON JUNGKOOK'S POV:

La giornata cominciò abbastanza positiva.
Decisi di completare ogni singola faccenda per non ridurre il tutto all'ultimo secondo.
Presi le chiavi di casa, chiudendo delicatamente la porta d'ingresso con la giusta combinazione e proseguì verso l'abitazione di Choa...la mia fantastica Choa.
Il tempo passava a dismisura, ed i miei sentimenti non erano ancora stati confessati alla diretta interessata.
Ogni volta che cercassi di parlarle a riguardo, venivo costantemente bloccato da un senso di angoscia, tanto da suscitarmi incertezza su ciò che stessi per commettere.
"Forse questa volta andrà meglio.
Sarà la volta decisiva." composi invano in mente, percorrendo la strada che mi avrebbe fatto incontrare quella dolcezza infinita.
La fortuna giocò dalla mia parte quella mattina,in quanto l'attesa fu totalmente cancellata nel preciso istante in cui i nostri sguardi si incontrarono,come una nota melodica, posta perfettamente al suo tempo.
"Buongiorno!" le dissi dolcemente, lasciandole un leggero sorriso.
Altrettanto fece con molta delicatezza, ed insieme, proseguimmo verso la via per raggiungere il negozio.

Mentre i passi si fecero sempre più costanti, decisi di rompere il solito silenzio mattutino creatosi, con una domanda, personalmente importante.
"Choa, cosa pensi di fare durante le vacanze natalizie?" le dissi con tono docile, sperando che non si creasse strane intenzioni sul mio conto.
"Probabilmente non farò nulla di produttivo, ma le passerò maggiormente con la mia famiglia...
T-tu invece?" pose la domanda abbastanza intimorita.
Amavo follemente la sua dolcezza nel porsi.
La osservai per qualche istante, di conseguenza risposi:
"Verranno a trovarmi alcuni miei parenti, con i quali passerò sia la Vigilia ed il giorno di Natale" dissi abbastanza tranquillo.

Senza che ce ne accorgessimo, arrivammo a destinazione.
Così, la discussione si concluse con un suo semplice sorriso.
Un umile sorriso, che bastò per rendere la giornata lavorativa decisamente più bella e leggera.

CHOA PARK'S POV:

Mancava davvero poco alla chiusura per le ferie natalizie, ed io con tutto il personale eravamo in ansia che quel giorno ci raggiungesse il più veloce possibile.
Non perdemmo tempo, dando apertura al negozio come ogni classica giornata.
Tra prenotazioni, ordini, spostamenti e pulizie il tempo lavorativo potette concludersi anche in quel giorno.