09° {Terza Parte}

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Hola! Non dico niente ne mi perdo in chiacchere inutili: ecco la terza parte del nono capitolo. Preparatevi, perché sarà moooolto lungo.

Besitos, Aidi♥




Amaranta P.O.V.

"Ehhh, macarena!"

Oddio mio. Non riuscivo più a trattenere la pipì dalle risate.

Eravamo a Miami da tre giorni ormai. Fino ad ora la vacanza era andata piuttosto bene, senza nessun episodio spiacevole. Non potevo che esserne felice, visto che l'ultima cosa che avrei voluto sarebbe stato litigare con qualcuno. E con qualcuno intendo proprio il mio migliore amico.

Diciamo che l'aria di vacanza ci aveva fatti riappacificare un po': passavamo qualche momento insieme sulla veranda prima di andare a letto ed avevamo stabilito una specie di patto secondo il quale avremmo passato quella decina di giorni in pace, senza litigi e senza fingerci per forza degli sconosciuti.

Tre giorni prima

"Chi ha scelto questo film?" sbottai, in preda ad una crisi isterica. Dopo essere arrivati ed aver sistemato la nostra roba nelle camere, avevamo pranzato. Io, a differenza di tutti gli altri, avevo deciso di riposarmi un paio d'ore prima di raggiungerli in spiaggia. Avevo indossato un costume rosso a due pezzi, spalmato dell'olio di cocco su tutto il corpo per proteggermi da eventuali scottature e infine avevo legato i capelli in uno chignon alto. Mi ero recata in spiaggia coperta dal semplice costume; in fondo, anche se avessi indossato qualcosa sopra avrei dovuto toglierlo e rimanere senza, perciò ne avevo fatto a meno.

Quando avevo fatto la mia apparizione in spiaggia tutti mi avevano notato, qualcuno più di altri. Namjoon mi aveva chiaramente lanciato uno sguardo completamente ammaliato, al quale non seppi come reagire. Che avrei dovuto fare? Aveva una ragazza, accidenti. Se questa fosse stata una stronza mi sarei anche fatta avanti, ma Sam era una ragazza fantastica e non meritava una bassezza simile. Anche se non eravamo amiche ero una ragazza e avevo dei codici.

Quella sera poi avevamo deciso di riposarci restando a casa, il viaggio era stato lungo e chi aveva guidato era più stanco degli altri, quindi, anche per solidarietà, eravamo rimasti a casa a guardare un film in salotto, chi seduto sul divano e sulle poltroncine, chi a terra. I ragazzi avevano avuto la 'splendida' idea di mettere un horror, ed essendo in maggioranza noi ragazze avevamo dovuto accettare. A dire il vero Sam non aveva replicato, anzi, aveva confessato di essere un'amante del genere. Lydia ed io le avevamo lanciato un'occhiata scettica mentre i ragazzi l'avevano accolta nel 'branco' dandole pacche sulle spalle o arruffandole i capelli.

"Tu sì che hai le palle!" l'aveva elogiata Calum, che adesso si ritrovava a saltare ogni due per tre durante qualche scena particolarmente spaventosa o al rumore di quella musichetta inquietante in cui l'assassino faceva la sua apparizione nella penombra. E lui ce le aveva davvero, le palle.

"No, no, io me ne vado!" avevo esclamato, troppo impaurita per guardare il resto. Avevo una paura folle dei film horror, anche se avevo ventun anni e sapevo che fosse finzione non riuscivo a tollerarli. Non avrei chiuso occhio quella notte e già lo sapevo. I ragazzi avevano riso vedendomi alzare e uscire come una furia dalla stanza, ma nessuno aveva deciso di seguirmi. Mi ero diretta in cucina, dove avevo bevuto un bicchiere d'acqua, e poi ero uscita, intenta a recarmi al piano di sopra. Dopo aver scalato il primo gradino, però, mi ero tirata indietro subito. Al piano di sopra, da sola? E se ci fosse stato l'assassino del film ad attendermi? Oh, hell no.

Skins - Take Over Time. knjDove le storie prendono vita. Scoprilo ora