Skins - Take Over Time. knj

13° {Parte Seconda}

Warning: Rated R.🔴

Namjoon P.O.V.

"Sei stanca?" le avevo chiesto, sentendola sospirare sul mio collo.

"È solo l'inizio" aveva mormorato sulla mia bocca, guardandomi negli occhi. Si era alzata dal divano e mi aveva porto la mano, che non avevo esitato a prendere con un sorriso stampato in faccia.

Sarebbe stata una lunga serata.

Camminò davanti a me, le nostri mani intrecciate. Vedevo il suo corpo muoversi sicuro verso la sua meta: la mia camera da letto. Non esitò nemmeno un istante, aprì la porta e mi lasciò la mano per chiuderla, appoggiandosi ad essa per pochi istanti. Mi rabbuiai. Stava iniziando ad esitare? Aveva paura di qualcosa? Non l'avrei mai costretta a fare nulla, avrei fatto un'altra doccia fredda se necessario. Mi avvicinai a lei, posando la mano sulla sua spalla, sentendola sospirare. Feci scorrere la punta delle dita sul braccio scoperto, continuando ad osservare il suo ammasso di capelli ricci, neri come la pece; si voltò verso di me, sollevando lentamente lo sguardo sul mio, incatenandoli insieme. Mi guardò per secondi infiniti, facendomi sentire piccolo di fronte a tanta intensità.

"Nam" pronunciò, leccandosi le labbra che erano diventate secche. Seguii quel movimento con gli occhi, deglutendo a fatica. Fece un altro piccolo passo, posando le mani sul mio petto, iniziando a spingermi all'indietro. Completamente in balia delle emozioni mi lasciai guidare, fino a che il retro delle ginocchia non toccò il bordo del letto. Mi spinse delicatamente dalle spalle, facendomi sedere. Ancora una volta con movimenti impacciati, si sedette a cavalcioni sul mio corpo, allacciando le braccia al mio collo.

"Nam" ripeté, ancorando gli occhi ai miei. "Voglio fare l'amore con te"

Un sospiro scappò dalle mie labbra, seguito da un risolino; mi guardò divertita, non capendo. "Che c'è?" mi chiese, posando la fronte sulla mia. "Speravo tanto lo dicessi" confessai, facendo sfiorare la punta dei nostri nasi, prima che le nostre labbra si fondessero fra di loro, togliendoci il respiro.

Amaranta P.O.V.

Mi baciò, con passione travolgente. Non perse tempo, intrufolando le sua mani sotto alla mia maglietta, accarezzandomi ovunque. Ero tutta un fremito, non riuscivo più a fare collegamenti sensati. C'erano solo lui, le sue labbra che divoravano le mie e le sue mani che toccavano ogni parte di me. Lo sentii agguantare i bordi della mia maglietta, iniziando a tirarla verso l'alto. Alzai le braccia per permettergli di toglierla, cosa che non vedeva l'ora di fare visto come la lanciò in malo modo in un angolo della sua camera. Si lasciò cadere all'indietro sul letto portandomi su di sé. Sentire le sue mani a stretto contatto con la mia pelle mi stava provocando dei brividi incontrollabili. Ribaltò le posizioni, costringendomi con la schiena alla superficie del letto e lui a cavalcioni sopra di me. Fece scorrere gli occhi sul mio petto, coperto da un semplice reggiseno rosa antico, con i bordi in pizzo. Si leccò le labbra, famelico. Spalancai gli occhi a quel gesto, portando le braccia a coprire il seno.

"Hey!" esclamai, facendolo ridere. "Amy, non sarebbe la prima volta che ti guardo le tette" proferì, con le fossette in bella vista. "Come, scusa?!" strillai, aumentando le sue risa. "Ma se ti ho vista in costume mille volte! Pure a Miami, accidenti!" incrociò le braccia al petto, parlando con tono ovvio. Inarcai un sopracciglio, impettita."E mi hai guardato le tette?"

"Vuoi metterlo in dubbio?" alzò e abbassò velocemente le sopracciglia. Che pervertito. "Meno chiacchiere e più azione, signorina!" batté le mani, facendomi ridere. Si abbassò sul mio viso, posando un lieve bacio sulle mie labbra. Ne posò un altro sull'angolo della bocca, uno sulla mascella, iniziando così a scendere sempre più. Non evitò il collo, posando un bacio più veloce degli altri, conoscendo il mio difetto, scendendo sulle clavicole, dove iniziò una lenta tortura che mi tolse il respiro.