"Ci sono sempre ragioni giuste per fare cose sbagliate."
Il giorno dopo a scuola mi fissavano tutti. Chissà se mi compativano o mi giudicavano un'idiota. Chris cercò più volte di parlarmi ma Mary e Chad mi stettero vicino tutto il tempo, impedendogli di avvicinarsi.
Eravamo a mensa e osservavo Chad che provava a farmi ridere ma io riuscivo solo a guardare la sua bandana rossa.Dopo la faccenda di Chris non riuscivo più a fidarmi delle persone e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era l'identità di C.
"Mi dispiace tanto Lily, tu questo non lo meriti."
Mi disse accarezzandomi la mano. Parlava esattamente come lui. Mi scoppiava la testa.Quando entrammo in classe per la lezione lo schermo si accese, avvisadoci che stava per iniziare un altro notiziario.
"Buongiorno ragazzi, oggi come promesso in precedenza abbiamo per voi l'intervista che abbiamo fatto a C giorni fa."
Tutti in classe applaudirono entusiasti.
Sullo schermo c'erano l'intervistatore e C. Era proprio lui. Era vestito di nero e aveva una specie di passamontagna rosso.
Non si vedeva niente e non riuscivo a riconoscere un singolo dettaglio di lui. La sua voce era anche modificata. Lintervista iniziò così:"Allora C, è un piacere per noi incontrarti. Tutti nella nostra scuola ti amano. Cosa ne pensi di questa tua fama?"
"Non mi reputo famoso ma sono felice del fatto che tante persone ascoltano le mie parole."
"Bene C, da dove è nata questa idea e perché così tanto mistero?"
"Una sera ero a casa da solo e stavo guardando uno stupido film alla tv. Presi il mio telefono e iniziai ad annotare i miei pensieri...ma volevo che questi pensieri fossero ascoltati e perciò ho creato il profilo. Voglio restare anonimo perché...beh cosi è più figo non credi? Inoltre se mi mostrassi non avrei più il coraggio di parlare con la ragazza che mi piace."
Le ultime parole mi fecero bloccare e guardai Mary che mi sorrise elettrizata. Non stava parlando di me, sicuro.
"Ah c'è di mezzo una fanciulla, puoi dirci come si chiama?"
"No, scusa, ma voglio che resti una cosa mia."
Dopo qualche altra inutile domanda l'intervista finì. E quando tornammo nei corridoi nessuno si aspettava ciò che stavamo per vedere. Su tutti gli armadietti c'era una foto imbarazzante di Chris, probabilmente di quando non era ancora così bello. Sotto c'era scritto "Codardo" . Tutti iniziarono a ridere e Chris andò via arrabbiato. Ma in quel momento non mi importava di Chris. Tornai a casa con solo il pensiero delle parole di C nella mente.
Passai la serata con mia sorella Ava, a guardare film e a mangiare schifezze."C è davvero forte."
Disse improvvisamente facendomi bloccare."E tu che ne sai?"
Dissi alzandomi dal divano."A scuola ne parlano tutti."
Sorrise mostrandomi l'apparecchio."Ma tu vai alle elementari!"
Gridai e lei fece spallucce."Ora zitta che non riesco a sentire il film. Guarda, Zac Efron!"
Alzai gli occhi al cielo e presi il mio cellulare per mandare un messaggio a C."Sono quasi del tutto sicura che ci sei tu dietro a quello che è successo stamattina."
"Non so di cosa parli."
"Non fare il modesto...ti ringrazio."
"Nessuno deve farti soffrire."
"E complimenti per l'intervista."
"Ah ti è piaciuta?"
"Sisi. Scommetto che la ragazza che ti piace è davvero forte."
"Si chiama Lili, la conosci?"
"Mh no, io mi chiamo Lily, con la Y."
"Infatti non sei tu."
"D'accordo C, allora vado a parlare con D."
"Non fidarti di lui."
"Dovrei fidarmi di te?"
"Dovresti fidarti di chi ti ama."
"Ma non so chi sei."
"Però sai che ti amo."
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Io odio la lettera C
Teen Fiction"-C" : è questa la firma che un misterioso anonimo usa per scrivere post su Tumblr, usando l'# del liceo della North High, in California. Ma chi è "C"? È questa la domanda che tutti si pongono a scuola, soprattutto Lily Jones, una ragazza riservat...