13: Ne avevo davvero bisogno

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"Smettiamola di avere paura, ti prometto che ti renderò felice."

Quando tornai dalle ragazze loro mi guardarono con una faccia sconvolta, ma per fortuna la mia migliore amica sapeva sempre come tirarmi fuori da certe situazioni imbarazzanti.

"È colpa mia se si è sentita male, oggi pomeriggio le ho fatto assaggiare un dolce che avevo fatto io e beh, sapete che sono un disastro a economia domestica." Mary fece spallucce e la ringraziai con le sguardo.
Le ragazze annuirono, tranne Tina che mi guardò con superficialità.

"Lily puoi farmi un favore? Potresti andare dai ragazzi e chiedergli se hanno visto il mio cellulare? Non lo trovo più."
Tina mi guardò con aria di sfida e avevo capito il suo gioco. Sapeva quanto fossi timida soprattutto a parlare con i ragazzi.
Mary mi guardò preoccupata ma io accettai cercando di non mostrare alcuna esitazione. Infondo si trattava di una sciocchezza, il problema era che per una persona timida come me niente era da sottovalutare.
Mi fermai fuori la porta della stanza di Cody, feci un respiro e bussai.
Aprì la porta lentamente e mi affacciai nella tana del lupo.

"Ragazzi."
Dissi con voce flebile.

"Ehi Lily."
Sorrise Cody facendomi cenno di entrare.
Chiusi la porta alle mie spalle osservando la situazione.
Erano seduti sul letto di Cody e giocavano alla play station, altro che party hard.

"Ehi ragazza strana, grazie per prima in bagno, ne avevo davvero bisogno!"
Carter disse con tranquillità mentre Cody sgranò gli occhi.
La mia faccia diventò viola mentre cercavo di far capire che non era come pensavano.

"È una storia lunga ma non è quello che state pensando."
Dissi velocemente.
Tutti tranne Cody iniziarono a ridere rumorosamente e io iniziai a pensare a dove scavarmi la fossa.

Feci un colpo di tosse per richiamare la loro attenzione e mi sentii fiera di me.
"Comunque"
Dissi ad alta voce.
"Sono venuta a chiedervi se avete visto un cellulare da queste parti."
I ragazzi si guardarono e vidi Carter ridere.

Si alzò e cacciò fuori il telefono di Tina che era sotto di lui. Alzai gli occhi al cielo e lui sorrise. Allungai la mano per prenderlo e lui mi guardò con un sorrisetto. Feci per prenderlo ma lui lo alzò in alto. "Dai dammelo." Sbuffai.
Lui alzò le sopracciglia e disse: "Se avevi tutta questa fretta potevamo andare subito in bagno."

Diventai rossa come un peperone e Cody si voltò di scatto verso di noi.
"Dagli il telefono e torna a giocare."
Sbuffò. Il suo amico alzò gli occhi al cielo e poi me lo diede. Il telefono.

"Grazie." Sorrisi tiratamente e poi uscì dalla camera in fretta e furia.

Tirai un sospiro di sollievo e rientrai dalle ragazze soddisfatta per ciò che avevo fatto.
"Ecco a te il tuo telefono."
Mi rivolsi a Tina che mi guardò dall'alto in basso. Glielo passai e lei fece un falso sorriso.

"Grazie". Disse.

Dopo aver chiacchierato un po' decidemmo di chiedere ai ragazzi di guardare il film con noi.
Stranamente accettarono, nonostante sapessero che genere di film fosse.
Andammo nel salone dove i ragazzi e le ragazze occuparono pavimento, sedie e poltrone. Mentre io Mary e Cody ci sedemmo sul divano: io al centro e loro due al mio fianco, era una tradizione che avevamo sin da piccoli quella di guardare tutti i film in quella posizione.
In questo modo Mary non litigava con Cody, e Cody poteva dormire sulla mia spalla se ne avesse avuto bisogno.

La seconda parte del film mi fece piangere come tutte le volte, mentre Mary si era addormentata già da un po' a causa della stanchezza che aveva per la scuola. Cody era stranamente attento e mangiava i pop corn senza distogliere mai lo sguardo dallo schermo. La cosa che più mi sorprese fu il fatto che fui io ad addormentarmi durante il film, per la prima volta. Mi abbandonai piano piano sulla spalla di Cody e caddi nelle braccia di Morfeo.

Io odio la lettera CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora