Capitolo 3

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Sbuffo e mi dirigo verso la porta per aprire e ciò che mi trovo davanti è inaspettato, Harry è sul pianerottolo di casa mia che pretende che lo faccia entrare, non pensavo che dopo due anni sapesse ancora dove abitassi, giro la serratura della porta e gli apro "ciao Harry non mi aspettavo ti ricordassi ancora dove abito"  dico ironicamente.

"ciao Becky, ti devo parlare" lo invito ad entrare e richiudo la porta dietro di lui.

"Ragazze abbiamo ospiti in casa, state tranquille è solo Harry" grido alle mie coinquiline per evitare che ci siano spiacevoli inconvenienti.

"ciao Harry" gridano loro in risposta dalle altre stanze, senza smettere di fare ciò che stavano facendo.

"ciao ragazze " faccio strada ad Harry verso camera mia e di Elisa.

"Dimmi tutto" dico una volta entrati e dopo aver chiuso la porta alle mie spalle.

"Becky lo so che non ci vediamo ne sentiamo da tanto tempo ma dopo averti vista oggi ho capito che ho sbagliato a lasciarti andare e a non starti vicino dopo quello che è successo, dopo tutto quello che abbiamo passato ti ho abbandonata proprio nel momento in cui tu avevi più bisogno del mio aiuto, mi sento in colpa per questo ma così come hai sofferto tu ho sofferto anche io e preso dalla paura non ho saputo starti accanto. Non ti chiedo di perdonarmi ora ma oggi quando eravamo al bar ho visto nei tuoi occhi ancora dolore, perciò ti prego lasciati aiutare almeno adesso" sto piangendo, Harry avrà pure sbagliato ma io non ho mai dato lui una colpa per essersi allontanato da me, in fondo anche io mi sono allontanata da lui e da tutti gli altri per stare sola con il mio dolore; perciò non posso biasimarlo per essersi comportato al mio stesso modo e in fondo mi è mancato... ma questo non posso dirglielo, non riesco a dirglielo.
Harry mi abbraccia, il suo abbraccio è così famigliare, mi stringe forte e non riesco a respingere il suo abbraccio ma allo stesso tempo non riesco a ricambiarlo. Stiamo in silenzio per un po', ancora "abbracciati", ma poi Harry si allontana e mi guarda negli occhi tenendo ancora le sue mani sulle mie spalle "passate, le ragazze  tu e Julia sta sera a casa di Louis, ci manchi" abbasso lo sguardo e non dico niente, vorrei poter dire che anche a me mancano, che mi manca la felicità che provavo quando stavo con loro ma non riesco a dire niente così lui esce dalla stanza e se ne va da casa mia. Seguo con lo sguardo la sua figura uscire da casa mia e mi asciugo le lacrime, mi giro e vado in salotto dove trovo Natasha ed Elisa  e mi butto sul divano, metto un cuscino davanti alla faccia per non fargli vedere che ho pianto "che succede Becky?" mi chiede Natasha, ecco come non detto ha capito tutto...

"I ragazzi ci hanno invitate a casa di Louis a mangiare una pizza sta sera"
sento subito un gridolino e il divano abbassarsi sotto il peso di Elisa.

" ti prego Becky andiamoci, ti pregoo, ti prego, ti prego, ti pregoooooo" dice con voce cantilenante.

"Non so se ce la faccio"

"Non saprai mai se potrai farcela o meno se non ci provi, inoltre a me mancano, soprattutto  Zayn, e per quanto ti voglia bene, non ce la faccio a stare chiusa in casa un giorno di più e non dovresti farlo neanche tu."

Le potrei rispondere che non le ho mai chiesto di rimanere chiusa in casa con me, che non le ho mai vietato di uscire, ma mi sentirei in colpa, perché, nonostante io non l'abbia mai fatto, lei ha sempre sacrificato tutto per me, mi è sempre stata vicino e ha sempre cercato di rendermi felice, quindi per una volta tocca a me rendere felice lei e so quanto vedere Zayn possa renderla felice, data la su cotta per lui di ben 5 anni; per questo decido di acconsentire a questa uscita. Lei inizia a saltellare sul divano, ridere e ringraziarmi, la sua felicità è così contagiosa che inizio a ridere con lei, mi ero dimenticata di avere un'amica così pazza ma allo stesso tempo così perfetta. Solo ora mi rendo conto di quanto io sia stata egoista, mi sono chiusa nel mio dolore, ho tagliato i rapporti con tutti perché non volevo soffrire di più, non volevo perdere una persona di più e non volevo far soffrire nessuno ma, in questo istante, mi rendo conto di quanto io abbia fatto soffrire ognuna di loro privandole della loro felicità e obbligandole a rimanermi accanto.

"Ommerda e adesso cosa mi metto? Come dovrei salutare Zayn quando arriviamo lì? Con un bacio sulla guancia? Con un abbraccio? Un semplice ciao? E se si è fidanzato? E se non vuole più vedermi? No, no, no io non vengo più!"
Io e Natasha ci guardiamo alzando gli occhi al cielo e poi ridiamo.

"Elisa...calmati!" Dice Natasha.

"Sono sicura che a Zayn farà piacere rivederti" la rassicuro io, Elisa emette un grido di frustrazione e io e Natasha ridiamo. Erika, a causa dei rumori provocati da Elisa, ci raggiunge in sala.

"Che cosa è successo?" chiede allarmata.

"ANDIAMO A CASA DI LOUIS A MANGIARE E QUESTO SIGNIFICA CHE C'È ANCHE ZAYN!" grida Elisa tutta emozionata saltando addosso a Erika, rido rendendomi conto di quanto la mia amica sia innamorata e quanto possa sembrare pazza. Mi era mancata tutta questa sua euforia...

"Oh fantastico...questo vuol dire che i miei sforzi per preparare la cena sono stati inutili!" Dice sbuffando Erika e io le rivolgo un sorriso di scuse, lei d'altro canto mi guarda e mi rivolge un sorriso rassicurante e dice "Allora che aspettate andiamo a prepararci!"

"Oh macché andiamo a prepararci, ora dovete venire ad aiutare me a prepararmi!"

Una volta che Elisa è pronta ci andiamo a vestire anche io Natasha ed Erika. Mi cambio mettendomi semplicemente dei jeans, una maglietta a maniche corte rossa e la sua felpa rossa, prendo una borsa nera coi fiori rossi e ci metto dentro il necessario, scrivo un messaggio a Julia dicendole di venire a casa mia perché sta sera si va a casa di Louis e poi esco dalla mia stanza e mi dirigo in salotto per vedere se le altre sono pronte; noto che Alexia è tornata ed è già pronta, probabilmente Erika le avrà detto dei nostri piani per la serata, mi avvicino a lei e la abbraccio per salutarla.

"Come è andata al lavoro?" chiedo.

"Bene dai, sono un po' stanca ma è andato tutto bene" ammiro il fatto che nonostante sia stanca abbia accettato il fatto di uscire con noi sta sera, di passare un po' di tempo con noi nonostante domani probabilmente inizierà a lavorare presto e finirà tardi...
Sentiamo il campanello suonare, segno che è arrivata Julia, Erika dalla sua stanza corre per andare ad aprire alla porta e appena ha la conferma che è Julia la abbraccia forte a se; una volta che Erika la lascia Julia entra in casa gridando "CIAO AMORI". Julia è sempre stata una ragazza aperta, solare ed euforica, quindi quando l'ho conosciuta, circa tre anni fa, mi è stato facile farla conoscere alle altre ed inserirla nel gruppo, ha subito legato con loro e tutte si sono affezionate molto a lei, soprattutto Elisa, loro due hanno un rapporto molto speciale.

"Julia è da una vita che non ci vediamo" dice Erika.

"Tutta colpa di quell'asociale della tua coinquilina" risponde Julia facendo segno verso di me e in risposta si riceve una mia linguaccia, si sono proprio infantile...
Elisa non appena sente la sua voce si fionda in sala e inizia ad abbracciarla, si raccontano del più e del meno e, una volta che hanno finito, Julia saluta anche me, Alexia e Natasha e poco dopo partiamo per andare a casa di Louis.

Dopo circa venti minuti arriviamo davanti a casa di Louis e una Julia tutta agitata suona il campanello della porta.

So Far So Good (Per Ora Tutto Bene) - Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora