'Esco a fumare' mi alzo dalla poltrona e prendo un accendino dal tavolino di vetro che si trovava dinanzi a me. Mi avvio lentamente sul balcone mentre la musica rimbomba nelle mie orecchie. Estraggo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo prima di tirare del fumo. Adoro restare da sola mentre fumo,è il mio momento di tranquillità.Non sono una tipa adatta al silenzio,ma amo questa sensazione.
Finisco la sigaretta e la lancio a terra col piede,spegnendola. Decido di restare per pochi minuti fuori,lontano dalla baldoria che si è creata in festa un'oretta fa. Noto le persone ubriache e fradice di sudore,che pressano il loro corpo l'un l'atra,non faccio altro che ridere,sono così ridicoli in questo contesto. Entro e ritorno ad accomodarmi sulla poltrona bianca con alcuni miei amici,a chiacchierare del più e del meno.
'Ragazzi sono stanchissima,ritorno a casa' dico dopo una mezz'oretta.
'Dai resta,magari aspetti anche noi' dice Karen con un sorriso.
'No,davvero,ho solo intenzione di rannicchiarmi sotto le coperte e dormire' mi alzo.
'D'accordo,vai,tra pochi minuti ti raggiungiamo' aggiunge Karen. Gli mostro un sorriso uscendo fuori,e mi reco alla macchina per tornare a casa beatamente. Vivo con i miei amici in una villa enorme,abbiamo otto stanze che ci bastano poiché ne siamo sedici e in ognuna ci sono due letti. Una cucina immensa e 4 bagni,due per le ragazze e due per i ragazzi. Entro in casa e poso le chiavi dopo aver acceso tutte le luci. Dopo essermi sistemata entro in bagno per una doccia fredda,si muore dal caldo in questa casa. Mi spoglio e apro l'acqua che scivola lentamente sulla mia pelle. Faccio anche uno shampoo compatto. Esco dopo tre quarti d'ora e indosso un accappatoio verde. I nostri sono divisi in colori,e non possiamo sbagliarci perché abbiamo scelto i nostri preferiti. Inizio ad asciugarmi e rimango l'accappatoio mentre mi asciugò i capelli che cadono ricci sulla schiena dopo un paio di minuti. Indossi l'intimo e una maglia XXL già preparati sulla mensola del bagno e mi butto sul letto accendendo un pò la tv. Nonostante sia estate piena,non riesco a dormire senza le mie adorate coperte,sono un rifugio da non so cosa,e le amo. Mi fanno sobbalzare delle chiavi che attraversano la serratura,facendo aprire la porta di legno ed i miei amici accompagnarla. Esco dalla stanza e li noto tutti ridere e scherzare. Mi unisco a loro che sono seduti sulla poltrona che ha la forma di una mezza luna. La maggior parte di loro è ubriaca,quindi quelli a posto decidono di mandarla a dormire.
'Io in stanza con Sam ubriaco non ci dormo,odio quando parla nel sonno,è una specie di ronzio simile ad una mosca,non lo sopporto' incrocio le braccia. Iniziano a ridere tutti e quattro.
'Puoi sempre dormire sul divano,Lara' ride Tamara rivolgendosi a me.
'Vaffanculo' scatto e gli mostro il dito medio.
'Oppure possiamo fare uno scambio di compagni di stanza' dice. 'Io Sam e tu Aaron.' aggiunge sorridendo.
'Per caso russa?' chiedo preoccupata.
'Ti assicuro di no,da ubriaco è ancora più tranquillo.' ride sotto baffo.
'Allora io vado,se non mi alzo subito rischio di crollare a terra.' faccio una smorfia,mentre mi alzo. Raggiungo la stanza,e mi sdraio sotto le coperte del letto di Tamara. Mi addormentò in pochi minuti.
'Oh andiamo,smettila' vengo svegliata da Aaron che mi butta una mano in faccia e dal suo fastidioso russare. 'Ti odio Tamara.' lo butto a terra cercando di riaddormentarmi,ma in tutti i modi non ci riesco. Noto che sono le 8 del mattino e decido di alzarmi. Prendo una tazza e inizio a versarmi del latte freddo,poi apro il mobile e cerco dei cereali per inzupparli nel latte. Dopo aver mangiato mi sdraio completamente su un delle poltrone e cerco per la seconda volta di riaddormentarmi,ma senza risultato. Sento dei passi avvicinarsi verso di me,e voltanfomi riesco a vedere Derek a pochi metri da me.
'Perché già sveglia Lara?' mi chiede sorridendo.
'Un russare continuo e delle grandi mani in piena faccia,mi hanno svegliata' iniziamo a ridere. 'E tu?' chiedo.
'Semplicemente non riesco a dormire' ridacchiamo insieme.
'Non so davvero cosa fare' chiedo annoiata.
Derek si reca verso i mobili prendendo le cose che poco fa ho preso anche io,e inizia a mangiare. 'Oggi porto un amico' mi sorride. 'Vivrà con noi in questa casa' aggiunge non abbandonando mai quello che si era creato sulla sua piena bocca.
'Magnifico,come si chiama' chiedo entusiasta.
'Sarà una sorpresa' mi dice.
'Oh' abbasso la testa. 'L'ho detto solo a te,quindi acqua in bocca' mi dice. Fingo di chiudere la bocca con una chiave immaginaria,e lui scoppia a ridere,sputando i cereali che aveva in bocca su tutto il grande tavolo.
'Che disastro' dice continuando a ridere.
'Continua a fare colazione ci penso io.' sorrido e mi avvio verso di lui. Prendo un panno bagnato e rimuovo i cereali facendoli cadere in un piccolo secchio,appoggiandolo poi nel lavandino di acciaio. Si alza anche Derek e mi aiuta ad asciugare il latte. Prima di accorgercene le nostre mani sono una sopra l'altra. Ci giriamo di scatto e ci guardiamo. Noto che le nostre facce si avvicinano,siamo a pochi centimetri da noi,e possiamo sentire i nostri respiri.
'Buongiorno' dice urlando e saltellando verso di noi,Abigail. Io e Derek sbuffiamo e ci giriamo verso di lei dopo pochi secondi.
'Buongiorno' diciamo in contemporanea. Nel frattempo il nostro tavolo è come nuovo,e io senza parlare mi reco al bagno. Entro nella doccia e apro l'acqua tiepida prima che mi scorra su tutto il corpo lentamente. Mi insapono per bene e torno a risciaquarmi. Esco dalla doccia a indossando il mio accappatoio,e mi asciugò nel frattempo. Indosso l'intimo,e un jeans stretto con una maglia bianca abbastanza larga mi vestono il corpo. Faccio entrare delle alla star anch'esse bianche,ai piedi. Mi lavo i denti,mi trucco,e sciolgo i capelli scuotendolo un po con le mani. Esco dal bagno e senza aver fatto all'ora,noto che sono le 10,e decido di fare un giro in paese. Attraverso la porta prima che una voce squillante mi ferma.
'Vengo anche io aspettami' sento Abigail urlare e inizio a ridere. Mi chiudo la porta alle spalle,e l'aspetto cacciando il cellulare dalla borsa,scorrendo un pò le foto di instagram,e rispondendo ai vari messaggi. Dopo una mezz'oretta è pronta. Usciamo,e decidiamo di andare a fare shopping. Dopo aver vagato per i vari negozi,ci sediamo su una panchina,e prendiamo i nostri cellulare tra le mani navigando su internet.
'Lara' mi chiama Abigail.
'Si?' rispondo sorridendo.
'Mi spieghi cosa stavate per fare tu e Derek in cucina' si gira entusiasta verso di me.
'Noi?Nulla' dico cercando di rimanere con lo sguardo puntato sul telefono,prima di ritrovarmi solo delle mani davanti a me e accorgendomi di non avere più il cellulare tra le mani.
'Ehi,ridammelo' dico cercando in tutti i modi di riuscire a riprenderlo.
'Solo se mi spieghi cosa stava per succedere' dice posandolo nella sua piccola borsa a tracollo.
'Te l'ho già detto Abi,non è successo nulla,niente di niente' scuoto la testa.
'Oh andiamo,ho visto come vi guardavate,e come il vostri viso era a pochi centimetri di distanza' dice sussurrando le ultime parole.
'Aveva la bocca sporca,stavo cercando di pulirla' dico inventando una scusa,non credibile sfortunatamente.
'Oh giusto,perchè tu quando qualcuno ha le labbra sporche tu l'aiuti dandogli un bacio' dice ridendo.
'Ma non gli stavo dando un bacio' sbuffo.
La nostra conversazione viene interrotta dalla suoneria del cellulare di Abigail. Mentre parla allungo una mano per prendere il mio cellulare e finalmente ci riesco. Sono le 12:00 e quindi gli faccio cenno ad di interrompere la chiamata.
'Adesso devo andare,ci sentiamo,ciao' le ultime parole di Abigail interrompono la chiamata. Passiamo il resto della mattinata a parlare solo di cosa sia successo in cucina poche ore fa. Gli ho spiegato quello che è successo.
'Ci sono riuscita finalmente' dice scuotendo il pugno. Ci rechiamo a casa dopo esserci asccorti di aver fatto tardi. Apriamo la porta e troviamo un ragazzo steso sul divano,alto e pieno di tatuaggi,mai visto fino ad'ora. Proprio una bella sorpresa.
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Unknown.
Fanfiction“Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni. Non ti basta?” “Si, mi basta. Mi basterà per sempre”