Capitolo 14.

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Sentivo dei piccoli sussurri dalla mia camera,intravidi Gabe attraverso la fessura della porta,parlava con qualcuno,e quel qualcuno era proprio Derek. Cazzo se l'odiavo,l'odiavo a morte,dopo quello che stava per farmi,perché si,era quella l'intenzione. Giurai di non guardarlo in viso,da quel giorno sarebbe dovuto essere il nulla,per me non esisteva,non c'era in quella casa,era un fottuto fantasma.

'Hey,come va?' mi chiese Abigail aprendo la porta. Annuii sorridendole. Si sdraio sul letto stampandomi un dolce bacio sulla fronte. Sentii pizzicarmi gli occhi,così mi nascosi nel suo petto abbracciandola. Mi accarezzò i capelli e appoggiò il mento sulla mia testa.

'È tutto okay,stai calma' mi disse accarezzandomi. Era la mia migliore amica,mi capiva più di chiunque altro. Sgranai gli occhi quando sentii di nuovo la voce di Harry urlare,Abigail chiuse la porta per ricoprire quel bruttissimo suono. Bussarono alla porta,era Gabe,gli dissi di entrare immediatamente,avevo bisogno di un suo abbraccio. Lo strinsi forte a me,mentre mi sussurrava all'orecchio di volermi bene,ed io ricambiavo.

'Come va lì?' feci un cenno con la testa verso l'uscita della stanza. Non parlò minimamente. 'Gabe?' lo guardai stranito.

'Harry' disse dopo un pò. 'Harry cosa?Parla Gabe' la mia mano aggrappò la sua maglietta,e dopo essermi accortà di ciò lo lasciai immediatamente. 'Se ne va' fece fatica a pronunciare quelle parole,era l'unico apparte Abigail,a sapere quanto io tenevo a lui.

'Stai scherzando,spero' risi un pò,ma mi ricomposi subito. 'Se ne va per davvero?' lui annuii con gli occhi chiusi. Scesi dal letto in fretta e furia,e lasciai la stanza. Mi recai in quella di Harry,dove lo trovai preparare le valige.

'Cosa?' dissi incredula.

'Lara..' iniziò.

'Come puoi Harry?' mi allontanavo sempre di più,quando lui tentava di avvicinarsi. Delle lacrime fuoriuscirono dai miei occhi. Risi falsamente. 'Davvero?Non dici nulla?' mi rivolsi a lui triste.

'Scusami' mi guardò dritto negli occhi. 'Non era mia intenzione,ma le cose sono andate in questo modo,scusami' ripetè. Si avvicinò facendo capitare la mia schiena sulla parete fredda. I pochi centimetri dividevano i nostri visi. 'Non volevo' sussurrò. 'Non voglio' continuò.

'E allora non farlo,Harry' dissi guardandolo nei suoi fottuti occhi verdi,amavo quegli occhi,giuro,avrei annegato in quelle iridi. Scosse la testa facendo sfiorare i nostri nasi. Toccò la mia mano,e avvicinò le sue labbra al mio orecchio.

'Vorrei tanto' disse. Il mio viso si spostò immediatamente quando tentò di baciarmi.

'Non puoi farlo' dissi. Spostò la mia faccia contro la sua con le sue dita. Scappai immediatamente.

*********

Rimasi chiusa in camera,tutto il pomeriggio. Prima che me ne accorgersi Harry era già andato via,senza salutarmi. Scesi giù ancora con gli occhi gonfi e l'aspetto orribile,ma non m'importava,era andato via. Presi dal frigo una bottiglia di acqua.

'Mi dispiace..' sentii una voce femminile pronunciare queste parole proprio dietro di me. Tamara. Le sorrisi appena mi girai.

'Hai pianto?' più che una domanda,era un'affermazione. Ne era felice,era assolutamente felice di tutto ciò,potevo notarlo nella sua espressione. Annuii. Si avvicinò per abbracciarmi,ma mi scostai. Scossi la testa,facendogli capire che non era il caso. Se ne andò lasciandomi sola. Sentii un cellulare vibrare,mi accorsi che era quello di Tamara,non appena lo vidi. Derek?Perché Derek chiamava Tamara?

'Risposi io al suo posto,curiosa delle sue parole. Non parlai,pressai solo sullo schermo.
'Harry è andato,hai ottenuto quello che volevi,adesso IO voglio i miei soldi' disse la voce calcando la parola 'io'. Cosa?Soldi?
'Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?' disse.
'Derek' risposi finalmente. Sentii gli occhi gonfiarsi per l'ennesima volta.
'Lara?' disse attraverso il telefono,potevo notare la sua voce preoccupata. Riattaccò subito dopo. Lanciai il telefono sul tavolo di vetro e andai dove si trovava Tamara.

'Dimmi di che diavolo parlava Derek' la spinsi contro il muro violentemente.

'Non so di cosa tu stia parlando' disse spalancando gli occhi.

'Stronza' la sua maglietta finii tra le mie mani. 'Non fare la finta tonta,sai bene di cosa sto parlando' la spinsi di più. Rise.

'Vuoi picchiarmi?' rise di più. 'Fallo,tanto adesso sei sola,Harry è andato via,non c'è più,non puoi più scopartelo tutte le sere,no' sputò.

'Troia' il mio pugno finì direttamente sulla sua guancia. Tirai i suoi capelli con molta forza,da farla piegare. 'Credimi,Harry non ti vuole.' le sorrisi.

'Vedremo.' il suo ginocchio finì nella mia pancia,prima di abbandonarmi. Rimasi a terra dolorante,mentre la vedevo aggiustarsi i suoi capelli da troietta.

Unknown.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora