Capitolo 18.

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'Harry,vuoi rispondermi?' il mio tono di voce resta un tantino alto.

'Restiamo qui,per la notte.' dice indicando un hotel a pochi metri di distanza.

'Eh?No.' rido falsamente. Lui annuisce la testa. 'Voglio dire,non mi dispiace affatto l'idea ma,non puoi dirmelo così,di punto in bianco.' continuo guardandolo. Le sue labbra formano un sorriso,a dir poco perfetto.

'Scendi' apre la sua portiera,rimandendomi imbambolita.

'Harry tu sei pazzo.' scendo dall'auto e mi avvio verso di lui.

'Di te.' si avvicina al mio viso. Smettila,non vuoi che muoia giusto?. Rimanemmo in quel modo per un bel pò di secondi,e la situazione si stava facendo abbastanza imbarazzante. Mi schiarisco la voce.

'Allora,andiamo?' gli chiedo. Annuisce e afferrandomi la mano mi porta nell'hotel. Stavo domandadomi come avesse fatto a sapere che sarei andata con lui,se avessi rifiutato?. Scossi la testa,aspettando che l'elegante signore dietro il bancone diede un mazzo di chiavi al ragazzo che mi accompagnava,prima di salire nella nostra stanza. Entrai liberandomi di quelle scomode scarpe,e maledire Abigail che me le aveva prestate. I miei capelli biondi si muovevano a seconda di ogni mio movimento,così come lo sguardo di Harry. Mi sorrise facendo si,che la sua maglia si liberasse dal suo splendido corpo. Feci un grande respiro,prima di chiudere gli occhi. Sentii il suo sorriso sulla mia faccia,e vidi la sua sagoma alta a pochi centimetri dalla mia.

'A quest'ora dovrei essere ad una festa,e non qui con un ragazzo a dorso nudo,lo sai questo?' replicai.

'Certo,piccola.' disse e mi fece sciogliere a quel suo nomignolo. 'Ma molto meglio,di stupide persone ubriache e puzzolenti,vero?' disse e mi fece ridere,annuendo. Il suo respiro era sul mio collo ormai,e io non potei che restare immobile. Sentivo il suo profumo,incrociarsi con il mio,delicatamente. La sua lingua scorse lentamente sul lobo del mio orecchio destro,prima di provocarmi brividi per tutto il corpo. Involontariamente,la mia mano finì sul suo petto,accarezzandolo e formando dei piccoli cerchi,intorno ai suoi capezzoli. La mia schiena si fermò al muro,mentre una mano di Harry finì sulla chiave della porta,bloccandola. Sentì dei piccoli pizzichi sul collo,poi dei baci soffici,e la sua lingua incrociare il rossore che potevo sentire. Sobbalzai alla vibrazione del mio cellulare,che si trovava nella mia borsa,sul letto.

'Non dargli retta.' mi disse sussurrandomi.

'Ma Harry,se fosse una cosa importante?' dissi cercando di afferrare la borsa,invano.

'Resta qui.' mi disse,afferrando una mia gamba e portandola al suo bacino. Nel frattempo,il suono fastidioso aveva smesso. La sua mano sfiorava la mia gamba,e direttamente sotto il mio vestito elasticizzato alzandolo,per potermi accarezzare meglio. Approfittò per strizzarmi il sedere,facendo fiondare la sua lingua nella mia bocca. La vibrazione,ancora.

'Harry,ci metto poco,promesso.' ci guardammo per un secondo,prima di darmi spazio per afferrare il mio cellulare. Nonostante la pausa,continuò a mordicchiare la mia pelle.
'Pronto?' risposi con tranquillità,non dando retta a ciò che faceva Harry.
'Lara,sono Jhon.' notavo la sua voce abbastanza preoccupata.
'Hey Jhon,cosa c'è?' lo risposi. Portai il telefono al petto.

'Oddio Harry,smettila,sono a telefono.' mi guardò sorridendo.
'Abigail..' stava iniziando a preoccuparmi.
'Abigail cosa?Jhon?È successo qualcosa?' dico scendendo dalla presa di Harry. Gli feci segno con la mano di stare fermo,mentre mi costringeva ad usare il vivavoce.
'Mi ha avvisato di andare in bagno,ed erano passati già 10 minuti pieni.' dice. Lo invito a continuare.
'Ho pensato che fosse una cosa normale,ma poi passano 20 minuti,che mi fanno preoccupare.' guardai il volto di Harry preoccupato.
'Ho raggiunto il bagno,ed è seduta a terra,probabilmente svenuta,con un paio di lividi,e qualche ferita sanguinante sul corpo.' buttai il cellulare sul letto,interrompendo la chiamata.

'Harry,dobbiamo sbrigarci.' lo vidi affrettarsi a indossare la sua maglia nera bucata,mentre le mie scarpe raggiungevano i miei piedi doloranti. Uscii fuori dall'hotel con lui,mentre mi avviavo alla macchina. La aprì velocemente,e dandomi spazio mi fece entrare.

'Ho paura,Harry.' dico mentre lo vedo sfrecciare tra le piante.

'Non è nulla vedrai.' mi dice tranquillizzandomi. Il mio respiro era abbastanza affannato. 'Hey,non è nulla,okay?' ripete afferrando il mio mento. Annuisco afferrando la sua mano.

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