Prologo

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"Tesoro" mormorò mia mamma. "Sono le sette devi svegliarti, una lunga giornata ti aspetta." Una lacrima rigò la sua guancia cadendo poi sulla mia mano.

"Mamma.. Non fare così, ti prego." La supplicai, le sue lacrime non erano ciò di cui avevo bisogno.

Si chinò su di me e mi abbracciò trasmettendomi tutto l'amore che una mamma potesse provare per sua figlia, poi tra i miei capelli mormorò "Sarai per sempre la mia bambina." Mi lasciò un dolce bacio sulla fronte e andò via, forse incapace di smettere di piangere.

Il giorno tanto atteso era arrivato, pensai. Il mio corpo era totalmente fatto d'ansia. E non riuscivo a pensare ad altro. Stavo per iniziare una delle più grandi esperienze della mia vita.

Mi alzai e strofinandomi gli occhi decisi che era ora di prepararsi.

Mi chiusi in bagno non facendo altro che pensare di essere terrorizzata.

Dopo qualche ora mi ritrovai a guardare per l'ultima volta la mia dolce casa.

Stavo per partire per un lungo viaggio e non volevo dimenticare nulla, così focalizzai ogni piccolo oggetto promettendomi di conservarli nella mia mente quando avrò bisogno di ricordare il luogo a cui appartengo.

Mamma chiuse finalmente quella porta è una lacrima bagnò la mia di guancia questa volta.

Guardarla guidare verso l'aeroporto fu doloroso, appoggiai la mia testa sul finestrino osservando velocemente la mia città allontanarsi da me.

"Se vuoi tirarti indietro amore mio, posso sempre fare inversione."

Sorrisi a quelle parole.
"Mamma ce la farò quest'anno passerà in fretta, vedrai!" Cercai invano di consolarla appoggiando la mia mano sulla sua gamba.

Staccare la presa per un bel po' di tempo era quello che mi serviva e non vedevo l'ora di poter vedere l'America che sembrava distante anni luce dal mio piccolo paesino.

Ripensai a come tutto ebbe inizio. A quando a scuola vennero a farci visita dei rappresentanti di un'associazione di cui io ora facevo parte. A quando una notte riflettendo sull'opportunità di frequentare il quarto anno all'estero provai tante emozioni diverse. Ripensai a quanto coraggio mi ci volle per firmare quelle carte, e quanto ancora me ne servisse per affrontare quello che mi aspettava oltreoceano.

Arrivate a destinazione mi ritrovai a trasportare la mia pesante valigia tra la folla. E dopo interminabili sguardi abbracciai mia madre che oramai singhiozzava.

"Promettimi di aver cura di te piccola mia" Tante lacrime scesero dai miei occhi incapaci di nascondersi ancora.

"Abbi cura anche tu di te mamma!" Urlai allontanandomi.

Avevo le mani fredde, congelate, e l'ansia saliva sempre di più.

Finalmente mi imbarcai e...pronti, partenza e via!

All or nothing || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora