Capitolo 9

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"Non possiamo mandarti Catherine ci dispiace."

Quelle erano le parole che continuavano a ripetersi nella mia mente. Dopo che spiegai la situazione Rose e William mi negarono all'istante di andare. Mi dissero che non potevano permettermi di stare da sola con ragazze che non conoscevano senza un adulto e che avrebbero dovuto sostenere una tale responsabilità da non sentirsi pronti. Non mi ero comportata come una bambina anzi avevo accettato la risposta e continuato il mio pasto,ma in quel momento sul mio letto stavo cacciando fuori tutte le lacrime che avevo intrappolato nei miei occhi durante la cena.

Ogni possibilità era svanita, non avrei mai più visto Harry e mi dovevo abituare all'idea di dover andare avanti. Continuavo a pensare ai suoi occhi verdi intrappolati nei miei, alle sue mani forti che accarezzavano le mie guance e altre lacrime bagnarono il mio cuscino.

Mi maledissi per aver perso Anne quel giorno, per averlo incontrato e soprattutto per aver fatto incontrare le nostre labbra. Non potevo continuare in questo modo, mi sentivo persa in un mare in tempesta e se non avessi reagito ora sarei affondata.


"Right now
I wish you were here with me, 'cause right now everything's new to me..
You know I can't fight the feeling
And every night I'm feeling
Right now
I wish you were here with me"

La dolce voce roca di Harry continuata a cantare queste parole, e volevo davvero piangere per sfogarmi ma purtroppo avevo finito tutte le lacrime, e adesso un dolore lacerante occupava il mio stomaco. Stavo scomparendo lentamente con la consapevolezza di non aver mai più potuto vedere quegli occhi e sentire quella voce da vicino. Misi pausa alla riproduzione casuale assolutamente inaffidabile del mio cellulare. Tolsi lentamente le cuffie dalle mie orecchie e stanca chiusi gli occhi. Forse almeno nei sogni avrei potuto rincontralo.

Harry's pov

Mi svegliai improvvisamente tutto sudato nel letto scomodo che oramai mi apparteneva in questo albergo da qualche mese.
Alzai il busto sedendomi e cercando di riprendere fiato. Mi passai una mano tra i capelli per spostarli dal mio viso.

Ancora una volta quel sogno. Ancora una volta quegli occhi ghiaccio nella mia mente. Sognavo da qualche notte sempre la stessa scena. La intravedevo per strada tra i passati e urlavo il suo nome, ma niente non mi sentiva, così correvo, correvo fin quando dopo averla raggiunta, lei spariva lentamente tra le mie mani.
Che razza di sogno poteva mai essere?

Non facevo altro che immaginare le sue labbra piene ad un centimetro dal mio viso, aveva un'aria così innocente. Quanto la desideravo.

Stufo di tutti i miei pensieri mi alzai e guardai l'orologio che segnava le 04:10.
Aprì il minifrigo e presi una bottiglina d'acqua tra le mani.

Poi mi incamminai verso il bagno, una doccia era tutto ciò che mi sarebbe servito. Prima però presi il mio cellulare tra le mani e scrissi un tweet, magari anche lei da qualche parte in questo paese mi stava pensando.

Catherine's pov

La sveglia incominciò a suonare e interruppe il mio sonno. Appoggiai la mano destra su di essa spegnendola. Poi portai le gambe sul lato destro del letto e cercando di svegliarmi mi strofinai gli occhi ancora tutti bagnati. Dovevo andare avanti era un altro giorno oramai.

"Cat farai tardi a scuola, scendi!"

William urlava il mio nome dal piano di sotto e dopo essermi preparata decisi di raggiungerlo. Quando mi accompagnava lui era sempre meglio, odiavo prendere il bus.

Dopo essere arrivata a scuola e aver superato le prime due ore di lezione mi ritrovavo finalmente a posare i miei libri nell'armadietto quando sentì qualcuno chiamarmi alle mie spalle.

Mi girai e vidi un ragazzo, sapevo benissimo di chi si trattasse, era uno dei più popolari qui a scuola.
Imbarazzata mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardai verso il basso.

"Ciao, io sono Gregg. Tu devi essere la ragazza italiana!"

"Oh si, be' sono io! Piacere!"

"Forse non mi conosci ma sono un ragazzo piuttosto determinato, quindi arriverò presto al dunque. Come la conquisto una come te?"

A quelle parole mi irrigidii, aveva delle labbra così rosse che mi avevano incantato e con mia sfortuna penso che lo notò.

Riportai lo sguardo nei suoi occhi e sorrisi.

"Una come me? Oh non sono una tipa facile." Affermai.

"Mi piacciono le sfide, e mi piaci tu."

Sentì le guance diventare di fuoco, mi girai verso l'armadietto chiudendolo per recuperare un po d'aria e quando mi rigirai lui era ancora lì ad osservarmi.

Noto il mio silenzio e continuò.

"Che ne dici di un appuntamento? Magari andiamo al cinema."

Sfoggiò quello che doveva essere il suo sorriso da 'conquista' e devo dire che ci riuscì ma mettendolo a confronto con quello di Harry non era assolutamente niente.
Mi maledissi per quel pensiero, e fu per questo che accettai l'invito.
Ora o mai più.

Suonò ancora la campanella che determinava l'ora di spacco che avevamo. Cercai tra i corridoi le mie amiche e dopo averle trovate decidemmo di fare una passeggiata sulla pista di atletica.

Spiegai loro di non poter andare ad Orlando e mentre parlavo una piccola lacrima rigò il mio viso. Non sembrarono accorgersene e ne fui così grata. Mostrare la mia vulnerabilità era davvero l'ultima cosa da fare.

"Cat mi dispiace così tanto..." Sussurrò Emily. Come se potessi spezzarmi da un momento all'altro.

"Ti prometto che li saluterò per te." Mi disse April. E il pensiero di lei abbracciata ad Harry mi provocò un bruciore allo stomaco.

"Non preoccupatevi ragazze, ho altro a cui pensare" Feci la finta indifferente.

"Ovvero?" Rispose Em con uno sguardo curioso.

"Indovinate chi mi ha chiesto di uscire?" Urlai.

"Chi?" Urlò a sua volta April.

"Gregg Brown!" Dissi eccitata.

"No, non posso crederci!" Sorridendo ammise Em.

"Guarda le tue guance stai arrossendo!" Mi umiliò April.

Con un gesto goffo misi le mie mani sulla faccia cercando di coprirmi.

"Ah ma a proposito.." Sentenziò April al mio fianco. "Cat qui non è l'unica che ha fatto conquiste!"

"Cosa vuoi dire?" Chiese Emily abbastanza incuriosita.

"Qualcuno qui ha rubato il cuore a Mr Styles!" Ascoltare quel nome fece tornare in me quel dolore allo stomaco e improvvisamente sentì di non poter reggere la situazione.

"Guardate cosa ha twittato ieri sera.." Continuò mostrandoci il suo cellulare.

"Dovunque sei e dovunque sarai, sappi che proprio qui, nella mia testa ho inciso i tuoi occhi color ghiaccio che tutte le notti tornano a farmi visita."

Oh Harry, non puoi farmi questo, non ora che sto cercando di andare avanti, pensai.

All or nothing || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora