Capitolo 16

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Harry's pov

"Voglio che mi baci" Ordinai.

Il suo sguardo tutto d'un tratto si intensificò e potei ammirare le milioni di sfumature che i suoi occhi possedevano.

Alla mia affermazione il suo labbro inferiore cominciò a tremare e quel gesto non fece altro che aumentare la mia voglia di avvicinare il mio muso al suo.

Aprì la bocca intenta a dire qualcosa ma scoraggiata si fermò.

Rivederla aveva provocato in me emozioni che non avrei mai immaginato di provare. I suoi capelli alla luce sembravano andare nel biondo e notai che qualche lentiggine le spuntava sul naso e sugli zigomi.

"Io non posso."

Non può?

"Cosa significa non posso?" Dissi deciso.

Mai nessuna si era mai azzardata a negare un bacio ad Harry Styles.

"Significa che non posso baciarti Harry" spiegò.

Impulsivamente strinsi i pugni tanto da far diventare le mie nocche bianche e indietreggiando feci qualche passo dal nervosismo.

Lei non poteva baciarmi.

"Io ho fatto ore di viaggio Catherine." Affermai e numerose volte intrecciai la mia mano tra i capelli scompigliandoli sempre più, poi continuai. "Io, che non posso fare un passo senza essere fermato e assalito. Io, che avrei dovuto lavorare registrando nuove canzoni in questo momento. Io sono venuto fin qui, per te. E tu? Tu che fai?"

Presi un lungo respiro e mi girai incontrando i suoi occhi che però si allontanarono dai miei.

"Tu non capisci!" Urlò impedendomi di continuare il mio discorso.
"Tu torni qui dopo mesi e pretendi di baciarmi! Come puoi?"

No, non poteva fare la predica a me, non poteva proprio.

"Credi che le tue azioni non abbiano conseguenze? Ti sbagli!" Sbraitò.

Non avrei mai immaginato sentirle dire queste parole. Lei era arrabbiata e non so per quale motivo mi sentivo profondamente deluso.

Approfittò del mio silenzio e continuò.

"Io..io sono impegnata in questo momento. Sto uscendo con Gregg e non posso baciarti perché non sono quel fottuto tipo di persona che forse tu sei abituato a frequentare."

Adesso mi aveva annientato. Sentivo come se con le sue piccole mani mi avesse perforato il petto con una spada.

"Come puoi solo frequentare quel ragazzo? Come?" Sussurrai debolmente. Anche se non per mia volontà i ruoli adesso si erano scambiati.

"Cosa avrei dovuto fare?" Urlò più forte delle volte precedenti e sentì la sua voce spezzarsi.

Una lacrima che non si preoccupò di fermare scese velocemente sulla sua guancia.

"Quando sono tornata da Los Angeles mi sono sentita uno schifo, io volevo te, ti desideravo più di qualsiasi altra cosa e tu non c'eri. E non sto pretendendo la tua presenza ma io ero sola." La sua voce perdeva forza e sentivo che lentamente stava esaurendo tutte le sue energie. Non mi lasciò nemmeno risponderle che continuò come se con gli occhi mi volesse far capire che se non l'avesse tirato tutto fuori adesso non l'avrebbe fatto mai più.
"Tutte le notti non facevo altro che pensare a noi, a quel fottuto bacio che mi ha segnata per l'eternità. Un giorno però, ho ripreso in mano la mia vita e adesso tu non me ne puoi fare una colpa."

Ero senza parole. Le sue lacrime e i suoi singhiozzi erano tutto ciò che percepivo.

"Non credere che per me sia stato facile." Fu l'unica cosa che uscì dalle mie labbra.

A quelle parole sembrò riaccendersi di rabbia.

"Oh Harry per favore raccontala a qualcun altro." Si girò e incominciò ad allontanarsi.

"E adesso cosa hai intenzione di fare? Vuoi lasciarmi qui così?" Le gridai per farmi sentire.

Il silenzio fu l'unica risposta.

Catherine non si era fermata e a passo svelto continuava per la sua strada.

Cosa avrei dovuto fare?

Frustato lanciai un altro pugno alla mia auto fregandomene di futuri graffi.

"Dannazione fermati!" Urlai così forte che si irrigidì.

"Io sono fottutamente stanco! È chiaro? Ogni cosa che faccio in questo mondo è sbagliata e non sopporto più il continuo senso di non appartenere più a niente!" Mi sfogai di tutto ciò che avevo dentro e mi sentii più leggero.

Si girò nonostante tra di noi ci fosse ancora una profonda distanza.

Mi guardò, fece scontrare i miei occhi con i suoi e non disse nulla. Ancora una volta il silenzio padroneggiava tra noi.

Adesso sarei voluto andare via, la sensazione di fuggire si era ripresentata e non vedevo l'ora di accontentarla ma non potevo andarmene adesso.

"Qual era il tuo piano? Baciarmi e poi? Abbandonarmi per i prossimi tre mesi? Cosa avresti fatto?"

Quella domanda mi spiazzò. Io non ero a conoscenza di nulla, ero partito per capriccio e non avevo nemmeno per un attimo dedicato il mio pensiero ad azioni future.

Cosa avrei fatto? Mi domandai mentalmente.

"Io non lo so." Dissi sincero.

"Lo vedi?" Si avvicinò e il mio cuore riprese a battere. "Non c'è destino per noi." E altre lacrime solcarono quel meraviglioso viso.

Catherine's pov

Non mi potei più trattenere, quella era la verità. Un noi non sarebbe mai potuto esistere.

Il viso di Harry era pallido e privo di emozioni.

Sentì la forza improvvisamente mancarmi e mi accasciai a terra.

"Catherine? Catherine stai bene?" La sua dolce e roca voce mi diede un pizzico di energia che però non sarebbe bastato ad affrontare una prossima discussione.

"Io, io...ho bisogno delle mie pillole."

"Pillole?" Sgranò gli occhi.

Era forse preoccupato per me?

"Non preoccuparti, è solo un po di sideremia bassa, sembra che il mio corpo non abbia mai abbastanza forza da tenersi su." Affermai.

"Dove posso trovarle?" Mi chiese addolcendo il suo viso.

"Devi portarmi a casa."

All or nothing || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora