Capitolo 2

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Le prime settimane in questa casa volarono, e stavo davvero socializzando con la mia nuova "famiglia".

"Rose che ne pensi se stasera cucino qualcosa di mio? Tipo la pizza? O preferisci un bel piatto di pasta?" Domandai sorridendo.

"Qualsiasi cosa vuoi Cathy, scommetto che ci delizierai!" Rispose allegramente.

Così pensai di dover mandare un messaggio a mamma per avere qualche ricetta, in cucina non sono mai stata molto brava.

"Cat, cat vieni a giocare con me" mormorò la piccola Anne.

"Arrivo tesoro" Le andai incontro sorridendo. "Cosa ci va di fare piccola?" Anne era la bambina più dolce e premurosa che avessi mai conosciuto, e mi piaceva perché nonostante il dolce e innocente lato sapeva anche essere furba e astuta cacciando un bel caratterino.

Dopo aver giocato per qualche ora con le sue bambole, decisi di chiamare mia mamma e la telefonata fu davvero malinconica. "Questa casa non è più la stessa senza te." Erano quelle le parole che non riuscivo a togliermi dalla mente. Con fare deciso poi presi la farina e incominciai ad impastare così come la mia nonna mi aveva consigliato. Le sue ricette erano le migliori in assoluto.

Dopo qualche ora di lavoro mi ritrovai a sperare di non aver bruciato nulla togliendo dal forno quella che doveva essere una pizza napoletana.

Soddisfatta dell'aspetto che aveva le feci una foto, promettendomi di mandarla a mamma per farle notare le mie straordinarie doti culinarie.

"Cathy questa pizza è la cosa più buona che io abbia mai mangiato!" Urlò William. E quelle parole mi scaldarono il cuore.

"Papà la cosa più buona al mondo è lo zucchero filato, non mentire al riguardo!" Sussurrò Anne.

"Oh amore hai ragione." Le sorrise delicatamente. Poi guardandomi continuò. "Mi dispiace Cathy ma la tua pizza è solo al secondo posto."

"Non preoccuparti posso capirlo!" Mi finsi offesa giocando con loro. Erano davvero una bella famiglia.

"Catherine ti piacerebbe visitare Los Angeles?" Rimasi all'improvviso sconvolta dalla proposta di Rose.

"Certo che mi piacerebbe! Sarebbe bellissimo." Mormorai.

"Stavamo pensando di andare lì per qualche giorno, di farti vedere quanto bella sia quella città prima che poi inizierai la scuola." Affermò William.

"Davvero?" Pronunciai stupita.

Li vidi scambiarsi tra di loro qualche sguardo sorridendo, forse sorpresi dalla mia eccessiva allegria.

"Prenoteremo i voli subito dopo cena"

Oh che grande viaggio mi aspettava. Cercai di trattenere l'emozione questa volta e finii di mangiare tranquillamente.

Mi sdraiai sul mio letto mentre cercavo di leggere quello che era il mio primo libro in lingua inglese. Dicevano che avrebbe migliorato il mio lessico.

Fece capolino poi, nella mia stanza Rose che si sedette all'angolo del mio letto. Presi il segnalibro e riponendolo nel libro lo chiusi poggiandolo sul comodino.

"Volevo dirti che partiremo domani mattina presto, se per te non è un problema." Affermò.

"Nessun problema Rose!" Sorrisi.

E mentre si alzò per lasciare la stanza la richiamai.

"Grazie per quello che fate per me, siete davvero delle persone speciali." Dissi quasi sussurrando.

Quando dopo un piccolo abbraccio andò via iniziai a prepararmi una piccola valigia cercando di metterci dentro meno roba possibile.

Mentre frugavo nell'armadio in cerca di abiti più estivi trovai per caso un piccolo pupazzetto che mio fratello mi aveva regalato prima che partissi.

All or nothing || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora