«Sono a casa!» urlò Niall dall'entrata, Dahlia sorrise e disse «Nì! È pronta la cena!», sentì dei passi pesanti e vide Niall in cucina.
«Come mi hai chiamato?» domandò scontrosamente «Nì?» ripeté lei «Smettila. Non chiamarmi mai più così, non ne hai il diritto.» e si sedette a tavola.
«Uhm Niall, c'è una lettera per te.» e intanto portò un gauteu di patate.
Niall aprì la lettera e la lesse:
«Caro Nì,
Ehi Nì, come stai? Io male...Francis mi ha tradito più volte e io non so come fare. Vorrei parlarne a voce, posso un giorno venire a casa tua?
Oppure devi ripartire per la guerra?
Scrivimi presto.
Tua Becky."
«Cosa voleva?» domandò gentilmente Dahlia «Non voleva niente.» disse freddamente e si mise la lettera in tasca.
I due cenarono in silenzio senza spiaccicare parola e Dahlia stava ancora pensando a Carol, guardò fuori dalla finestra e nevicava sempre di più.
«Niall domani puoi non andare al lavoro?» chiese gentilmente Dahlia «Perché?» domandò «La neve si sta alzando e non vorrei che tu avessi problemi con la macchina.».
«E chi porta a casa la grana? Tu non lavori.» «Potrei cercare un lavoro.» «Fa come ti pare. Ma la mia macchina non te la presto.» e fece spallucce.
A Dahlia le sembrava di ritornare nel periodo della guerra, quando lui la trattava con freddezza «Vado a dormire.» disse Niall e lasciò la cucina per poi andarsene in camera.
«Grazie per la compagnia.» sussurrò Dahlia, non capiva cosa stesse sbagliando, lo stava trattando bene e lui era diventato freddo.
Dahlia lavò i piatti ma uno cadde a terra e lei si ferì il dito «Cazzo.» imprecò sottovoce, guardò la ferita e i suoi occhi si stavano spegnendo.
Dahlia stava perdendo le emozioni, lei era ritornata apatica solo perché l'amore non la stava davvero guarendo.
Dahlia mise sotto il dito sotto l'acqua e poi raccolse con le mani i frammenti del piatto, ma Niall non era lì ad aiutarla.
La sua vista si stava annebbiando, stava iniziando a piangere. «Perché devi far così?» sussurrò «Nessuno ti ha insegnato a piangere Dahlia. Non mostrare emozioni che non devi.» si ripetè nella mente.
Raccolse i frammenti e aveva le mani leggermente insanguinate, buttò il piatto e si mise il cappotto per poi uscire di casa.
Voleva farsi due passi, odiava piangere soprattutto davanti a Niall, lui era il primo a non farlo.
«Mi domando se non mi fossi innamorata di lui come sarebbe andata..», il vento era gelido, stava piovendo e nevicando allo stesso tempo.
Era difficile camminare sulla neve e soprattutto con una pioggia del genere, Niall non era andato a letto e lei lo sapeva.
Niall nel mentre stava scrivendo una lettera di risposta per Becky, era la prima volta che lo faceva. Aveva sentito il piatto rompersi ma non aveva sentito Dahlia uscire di casa.
«Bene, così è a posto. Ora devo combaciare un giorno per vederla.» sussurrò, non sentì nulla in casa.
«Dahlia?» urlò dal piano di sopra, un silenzio totale.
«Si sarà addormentata sul divano, perché deve far così?» sbuffò e finì di scrivere la data per Becky per poi inserire la lettera nella busta.
«Domani andrò a consegnarla.» ma in quel momento gli venne in mente la precauzione di Dahlia, ovvero di non uscire con questa neve.
Niall scese le scale ma non si sentì nulla «Dahlia?» domandò più forte, si avvicinò al divano ma nulla, lei non era lì. Andò in cucina e vide il piatto rotto nel pattume. Era il piatto che sua mamma gli aveva regalato. Lei lo aveva rotto.
Si incamminò verso il pattume ma pestò qualcosa di leggermente liquido, si guardò ai piedi e c'erano quattro gocce di sangue.
«Dio Dahlia. Dove cazzo sei?», appoggiò la lettera sul tavolo e corse fuori di casa per cercarla.
Corse verso il bosco, lei amava andare lì.
«Dahlia?!» urlò, non sentì nessuno, corse per chilometri fino al bosco.
«Dahlia?» era preoccupato, non sapeva dove fosse andata Dahlia, la rabbia del piatto era sparita ora aveva tanti sensi di colpa.
«Dio Dahlia!» urlò di nuovo «N-Tenente Horan!» sentì una voce flebile «Dahlia dove sei?» e cercò di seguire la voce.
«S-Sono caduta!» urlò lei «Arrivo!» e corse fino a che non vide Dahlia a terra, aveva le guance rosse, i capelli pieni di fango e neve ed infine notò le mani rosse «Come diamine hai fatto?».
«N-Non lo so Tenente-» lui si bloccò, come mai lei lo stava chiamando Tenente? Non era più il suo superiore, ma Niall aveva ignorato Dahlia per settimane nonostante lei abbia sempre avuto un comportamento dolce.
«Scusami Dahlì.» sussurrò e la prese in braccio.
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Don't Leave Me Alone ☼ njh [COMPLETATA]
Historical FictionLa storia fra il Tenente Horan e la donna guerra: Dahlia Blackburn è ricominciata con nuove sfide e con qualche sentimento in più. Potranno questi due amare e amarsi? Riuscirà Horan ad essere meno esigente e Dahlia sarà diventata una donna diversa d...