Albero • 71

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La ragazza piombò fuori dalla sua casa e vide un'incendio nella foresta.

Era successo qualcosa e doveva andare a vedere cosa fosse quel rumore.

Corse in garage e prese una pistola, doveva sempre far attenzione. Eravamo ancora in piena guerra.

Si incamminò nel bosco, era notte fonda e faceva freddo. Non si era portata nessuna lanterna o qualsiasi altra cosa che emettesse luce.

Sentì un'altra esplosione e si guardò attorno, non sapeva da dove provenisse ma doveva sbrigarsi.

«No!» sentì un urlo provenire dalla parte ovest della boscaglia, iniziò a correre e nel mentre si stava tagliando con dei rametti appuntiti e cercava di non inciampare.

Le urla si facevano più vicine e Dahlia vide una scena raccapricciante: dei bambini erano stati legati ad un albero, erano morti per via di alcuni colpi di fucile.
C'erano tre uomini e due donne con un uomo.

«Ditemi dove cazzo si trova!» urlò un signore, l'accento non era inglese n'è tedesco. Forse russo.

«Mai!» disse una donna, la sua voce le ricordava quella della moglie di Liam. Era Carol! «Volete che ammazzi qualcun altro?!» urlò un altro uomo e puntò il fucile addosso a Carol.

«Ormai! Hai ucciso i miei figli! Ci avete picchiato a sangue!» urlò «Ti prego, Carol taci!», sbraitò un'altra voce femminile. Era Becky!

«O morite o ci dite dov'è Dahlia Blackburn. Abbiamo bisogno di quella ragazza per la guerra», lei spalancò gli occhi e puntò la pistola verso la testa del soldato che era girato di spalle.

«Uno, due e tre.» sussurrò per poi premere il grilletto, il colpo partì e lo colpì in pieno centro.

L'uomo cadde a terra e tutti urlarono «Chi va là?!» domandò un soldato spaventato, l'altro invece tirò fuori un coltellino e si avvicinò a Carol per poi puntarglielo alla gola.

«Sono Dahlia.» disse lei ma non riuscivano a vederla, faceva troppo buio. «Esci! Ovunque tu sia!» ordinò «Altrimenti?» domandò lei.

«Li ammazzeremo», lei si mise a ridere e sentì nelle vene ribollire rabbia. Una rabbia che aveva provato solo quando era a fianco degli altri soldati anni prima.
«Non hai capito con chi stai parlando. Le voci su di me non ti hanno mai fatto sospettare di qualcosa?» ed uscì allo scoperto.

«Togli il coltellino dalla sua gola o ti sparo.» disse lei ferocemente, il soldato guardò l'altro che fece cenno con la testa e quindi tolse il coltellino.

Ma lui tirò fuori il fucile e sparò verso Dahlia ma sfiorò il suo braccio provocandole una rottura della maglia.

«L'hai voluta tu.», lei iniziò a correre verso di lui e gli sparò tre volte al petto, poi si girò verso l'altro e disse «Vattene.» lui impaurito corse via buttando la baionetta a terra.

Negli occhi di Dahlia si poteva vedere una ragazza totalmente diversa; sembrava una donna senza scrupoli, come se il suo unico intento fosse quello di uccidere.

Lei alzò il braccio e sparò l'ultimo colpo all'ultimo uomo che cadde in acqua.

«G-Grazie.» dissero le tre persone, lei si girò e li guardò. «Venite a casa mia, che vi medico.» e li aiutò ad alzarsi.

«Aspetta, mai i nostri figli?» domandò Becky «Che fine hanno fatto?» domandò Dahlia, Francis, Becky e Carol la guardarono.

«Erano entrati in casa mia e hanno ucciso i miei due figli prima che ci prendessero di forza.» balbettò Becky prima di piangere.

«Dahlia i miei li vedi attaccati all'albero. Io e Liam eravamo ritornati qui a vivere però forse era meglio se fossimo rimasti in Scozia.» e aveva ragione, forse nessuna di quelle, giovani ragazze, non avrebbe perso un figlio.

«Avevano detto che erano in mezzo e non volevano che vedessero tutto e sentissero le cose su di te.», Carol abbracciò Dahlia e scoppiò a piangere.

Lei era dispiaciuta e davvero tanto. Delle giovani madri che avevano perso i loro figli, era una delle cose più strazianti al mondo.

Don't Leave Me Alone ☼ njh  [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora