Don't Leave Me Alone ☼ njh [COMPLETATA]

Lavoro • 60

Erano passati diversi giorni da quando Dahlia e Niall si erano riappacificati, lui aveva smesso di fare il freddo e l'indifferente e Dahlia era più sorridente.

Dahlia aveva iniziato a lavorare per Bailey, e non era così simpatica quanto pensava.

Becky era molto viziata e si lamentava di tutto, i suoi figli erano quasi sempre soli ed era Dahlia a fargli da seconda madre.

Quel giorno Dahlia era a casa della famiglia Wellington e stava sistemando la stanza di Becky e di suo marito, Francis.

Era una stanza molto lussuosa, le finestre erano a quadrato ed erano enormi, le tende color avorio, era una stanza color panna ed il colore era molto tenue.

Dahlia stava pulendo il pavimento sotto al letto baldacchino e con la mano scostò qualcosa di duro e pesante, tolse la mano per poi togliersi il guanto e prendere quella scatola in ferro arrugginito.

«Cos'è?» si domandò, Dahlia notò un ferro molto antico, sopra alla scatola c'erano dei ricami in blu e c'era scritto: "Lettere".

Dahlia aprì la scatola e trovò miliardi di lettere, ne prese una e c'era scritto: "Per Francis", ma non le importava anzi non voleva farsi gli affari degli altri.

Ma una busta gialla, molto sciupata la fece incuriosire, appoggiò la lettera per Francis e prese l'altra.

"Per Niall James Horan" era datata "Anno 1910". Lei la aprì e lesse una lunga lettera:

"Caro Niall, 08 Aprile 1910

Ehi Nì, sono Becky. So che non leggerai mai questa lettera, sai vorrei dirti quanto mi dispiace di averti lasciato andare.

Davvero, sono seria. Ho saputo che fai parte dell'armata britannica, spero che tu non abbia necessità di combattere per il popolo Inglese.

Mi sono sposata con Francis, ma non lo amo. Non lo ho mai amato, Francis mi tradisce ogni notte con una donna diversa, mi fa dormire sempre da sola e ritorna a casa ad un'ora molto tarda.

So che tu non avresti fatto così se ci fossimo sposati, so che tu saresti sempre stato al mio fianco ma so anche che ti avrei perso se tu avessi fatto il militare.

Ti amo Niall, ti amo davvero tanto.

Tua Becky Bailey."

Dahlia non poteva credere a quello che aveva letto, ovvio non poteva essere gelosa poiché a quel tempo né lei né Niall si conoscevano, ma non sapeva cosa dire.

Francis tradiva Becky e lei non faceva n'è diceva nulla.

«Chi sei tu?» domandò una voce roca lei si alzò e si girò, alzò gli occhi verso la persona che aveva parlato ed era un uomo molto bello, alto circa un metro e ottanta.

Capelli mori, occhi neri come la pece e un fisico atletico.

«Chi cazzo sei tu?!» urlò sta volta «Sono Dahlia Blackburn!» disse lei, lui la guardò incuriosito.

«Faccio la governante.» aggiunse lei, lui annuì e guardò dietro la sua schiena «Cos'hai?» «Una lettera.».

«Oh, è la lettera per il Tenente Horan?» domandò «Sì.» «L'ho letta anch'io, non sai quanto mi abbia spezzato il cuore quella lettera.» disse tristemente.

«Venga in cucina, le voglio raccontare la mia esperienza e intanto può bersi una tazza di tè.» lei annuì e lo seguì.

In cucina lui preparò le due tazze di tè e poi ci mise due zollette di zucchero per Dahlia.

«Bene, la lettera l'avevo letta anni fa e delle volte lo rifaccio. Lei ha mentito in quella lettera, io non l'ho mai tradita e non ho nemmeno un motivo per farlo. Amo Becky più di quanto ami la mia vita, io l'ho sempre amata e non l'ho mai tradita.
Ma lei ha sempre amato Niall, o almeno così faceva credere nelle sue lettere ma le notti in cui parlavamo e leggevamo dei libri lei mi parlava di lui.

Lei l'ha sempre usato per i soldi e per il fatto che fosse popolare e bello, era arrabbiatissima quando ha scoperto che era fidanzato con te. Voleva lasciare anche me. Lei è gelosa di un uomo che non è nemmeno suo, ma lei pensa che lui l'ami ancora ed è questo il problema di Becky. Lei è troppo legata al passato, sta distruggendo il suo presente in questo modo.
Non sta vivendo gli anni da moglie, da madre e da donna. Lei si sta solo sciupando nell'amare un altro a cui il cuore appartiene già a te.»