17. Ma si, chi se ne frega

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Gallagher è ancora arrabbiato con me, che poi perché cazzo è arrabbiato? Sono due giorni che non mi rivolge parola ed è un gran problema, anche perché sono il suo psicologo. Con tutto quello che è successo tra di noi quest'aspetto sembra passato in secondo piano. Ormai passiamo, o meglio passavamo, le ore delle sedute a scopare, adesso invece io lo guardo aspettando dica qualcosa mentre Ian si gira i pollici. Non riesce nemmeno a guardarmi in faccia lo stronzo... è peggio di una donna con il ciclo! 

"Gallagher" dico ad alta voce mentre mi avvicino a Fiona 

Lei alza lo sguardo da quello che stava facendo al computer e mi sorride. 

"Cos'ha tuo fratello?" le chiedo, devo essere proprio disperato se mi rivolgo a lei 

"Non sei tu lo psicanalista qui?" 

"Fanculo" le mostro il dito medio "Io parlo seriamente"  

Il suo volto muta completamente, da scherzoso a preoccupato, sa che quando parlo seriamente non è a caso. 

"A me sembra apposto, anzi ha una nuova amica" confessa 

"Chi?" chiedo immediatamente

Forse troppo velocemente e Fiona sembra stranirsi un po'. Ma chi se ne fotte, voglio sapere cosa passa nella testa di quel ragazzo. 

"Mandy, la ragazza nuova. Sono sempre insieme, non si scollano mai" fa un ghigno

A quel gesto sento il sangue ribollirmi nelle vene. So perfettamente che Ian è gay e che non pensa alle ragazze in quel senso, ma la cosa mi infastidisce lo stesso. E se invece fosse bisessuale? Seriamente preferirebbe scopare quel palo di scopa a me?  Ma che cazzo dico, ovvio che no, non potrebbe mai scegliere lei. 

"Eccoli, stanno arrivando, sono sempre insieme come ti dicevo" mi sussurra Fiona per non farsi sentire dagli altri nella stanza 

Mi volto di scatto e vedo una scena che avrei preferito non vedere, Ian e Mandy a braccetto che ridevano e scherzavano. Sono così disgustosamente felici per chissà che cosa!

"è una cosa positiva, o no?" chiede sorridendo Fiona 

"Positivissima" dico a denti stretti 

è dura da ammettere ma quel rapporto di amicizia (o di altro) mi rende geloso. Qualche giorno fa ho urlato contro Ian perché lui sentiva la stessa cosa verso me e Trevor e adesso sembro una vecchia zitella invidiosa. Non che io e Trevor fossimo così legati, anzi, a malapena gli rivolgevo la parola; mentre adesso Mandy gli sta disegnando qualcosa sulla caviglia con una penna nera. Ma stiamo scherzando? Quanti anni hanno, quattro?" 

Mi avvicino velocemente alla coppia e mi piazzo proprio di fronte a loro. Mandy è la prima ad alzare lo sguardo per poi ritornare a fare quello che stava facendo, mentre Ian mi ignora come sempre. 

"Non potete farlo" dico freddo 

"Non possiamo usare una penna?" chiede impertinente la mora 

"Non se la usi per fare dei tatuaggi" 

Vedo con la coda dell'occhio Ian alzare le pupille al cielo e mi innervosisco ancora di più. Si comporta proprio come un bambino viziato

"Se vuoi posso tatuarti la scritta coglione sulla fronte, ti si addice" 

A quelle parole la mia rabbia cresce ancora di più. Chi cazzo si crede di essere? Nessuno può parlarmi in quel modo, nessuno. Se non fosse una ragazza la prenderei a pugni, anche a costo di perdere il lavoro. Ha la bocca troppo lunga e le mani troppo vicine al cavallo dei pantaloni di Ian. Quel contatto sembra aver risvegliato il rosso che prima guarda lei e poi me. Gli lancio uno sguardo d'odio e mi volto, perché se avessi aperto bocca sarebbe finita male. 

You're not insane | Gallavich |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora