13. Non si fotte con un Milkovich

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"Fermo non scappare" urlo alla figura di fronte a me  "Ho bisogno del tuo aiuto, qualcuno sta morendo" insisto mentre cerco di aumentare il passo. 

Stavo quasi per rassegnarmi quando la figura si ferma, e senza voltarsi, afferma un duro e freddo

"è già morta" La sua voce mi provoca una strana sensazione lungo la schiena, un brivido di paura oserei dire. poi svanisce, così dal nulla, senza dirmi nient'altro. Mi guardo intorno ma non c'è altro che il nero più totale e l'inquietudine dentro di me cresce ogni secondo che passa.

Faccio un passo in avanti e sento uno strano rumore, come quando immergi il piede nel fango ancora umido. Abbasso lo sguardo e quello che vedo è raccapricciante, sono immerso fino alle caviglie in una pozza di sangue, con accanto un corpo inanimato di una donna con i capelli neri. Mi abbasso per controllare se è ancora viva, ma appena le sposto una ciocca di capelli dal volto mi sveglio di colpo. 

Apro di scatto gli occhi, gocce di sudore mi colano dalla fronte, quando mi accorgo di non essere da solo nel letto. Non capisco se il sudore sia dovuto al mio incubo o se al calore emanato dal corpo di Ian pressato sul mio, fatto sta che ho bisogno d'aria. 

Sposto delicatamente il braccio del rosso dai miei fianchi, per non farlo svegliare, e mi metto a sedere, con le gambe fuori dal letto. Cerco nel comodino il mio pacco di sigarette, ma ovviamente sono finite. Ho bisogno di nicotina come non mai. 

Mi volto a guardare Ian, sta ancora dormendo beatamente. Si è leggermente spostato verso il mio lato ed ha afferrato il mio cuscino con una mano, magari inconsciamente crede sia io. 

Mai avrei immaginato una scena del genere: un uomo nudo che dorme nel mio letto dopo aver fatto sesso. Solitamente non lasciavo mai dormire nessuno accanto a me, nessuna donna aveva mai avuto questo 'privilegio', eppure con Ian è stato così naturale. 

Gli passo una mano delicatamente tra i capelli, pensando a quanto sia bello mentre dorme. 

Fottuto Gallagher.

Mi alzo dal letto e cerco per terra i miei pantaloni.

"Dove stai andando?" 

Sento la voce di Ian mozzata dal contatto con il cuscino. Non ha neanche aperto gli occhi eppure riesco a percepire la paura, la paura che me ne vada per sempre e non torni più. Ma cerco in tutti i modi di non fargli capire che anch'io ho la stessa paura, di perdere me stesso e non riuscire a tornare indietro. 

"Ho finito le sigarette" dico semplicemente

Trovo finalmente i miei pantaloni, li infilo e prendo una maglietta a caso tra il mucchio sopra la mia poltrona. Indosso le scarpe e vado verso la porta, mi volto a guardare Ian, si è riaddormentato. Chissà se lo rivedrò di nuovo. 

Esco velocemente di casa e mi metto a camminare. 

è ormai arrivata la sera, io e il rosso abbiamo dormito tutto il pomeriggio. Non so se per lui sia una cosa buona dormire così tanto tempo a causa della sua malattia, ma non può fregarmene di meno in questo momento. Adesso devo pensare a me, soltanto a me. 

Credo di aver fatto una cazzata. 

Io Mickey Milkovich, sempre stato etero fino a prova contraria, ho fatto sesso con un uomo. E Ian Gallagher è la fottutissima prova contraria.

Si che non mi è mai piaciuto più di tanto scopare, ma non credevo fosse perché mi piaceva il cazzo. Che poi non mi piace il cazzo di chiunque, solo quello di Ian. 

Cioè non è che mi piace Ian, perché sono ancora convinto di essere etero, ma semplicemente è bravo a scopare. 

Che poi non c'è niente di male a voler fare del buon sesso, o no? Tante persone sono ossessionate dal sesso e vanno a letto con chiunque, perché non posso farlo pure io? 

You're not insane | Gallavich |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora