I better speak up

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Dopo aver mangiato passiamo tutta lamattinata a guardare altri episodi di Miraculous. Per tutto il temposiamo stati rannicchiati sul divano e abbiamo commentato la serie; ilcielo ha voluto che Beka non nominasse il bacio di ieri quindi, perora, tutto fila liscio. Pranziamo, e ci avviamo per lo shopping.Conosco il luogo adatto per certi acquisti, ma dobbiamo andarci inmoto. Mentre io apro il garage Beka accende la moto e quando sento ilrombo del motore mi spunta un sorriso. Mi ricordo del primo giro cheabbiamo fatto, quando mi ha salvato dalle mie pazze ammiratrici. Dalcasco gli spuntano alcune ciocche; ha sostituito i guanti senza ditache usa di solito con quelli interi, fa troppo freddo per usare glialtri. Salgo in sella, mi allaccio il casco:

- Attaccati bene – la voce di Beka è attutita dal casco che mi copre le orecchie.

Come risposta poso le mani sui suoi fianchi e stringo, Beka gasa e partiamo. Gli ho spiegato la strada prima di partire e ha capito perfettamente dove è il luogo, quindi posso anche non concentrarmi sul tragitto, ma solo su lui. Il profumo della sua giacca di pelle mi circonda e, nonostante non sia molto più alto di me, con la sua schiena copre tutta la mia visuale. Quando, lungo un rettilineo, accelera decido di circondargli la vita con le braccia e stringerlo più forte, non voglio rischiare di venire scaraventato per terra! Così mi ritrovo abbracciato a Beka, giro la testa da un lato e mi appoggio a lui, godendomi il movimento dei muscoli della sua schiena quando svolta, inclinandoci leggermente. Potrei rimanere così per sempre, ma purtroppo siamo già arrivati.                                                                                                                                                                        Irina è la proprietaria del negozio al quale mi rivolgo per alcune modifiche particolari per i miei  costumi di gara, ma durante i periodi di Halloween o altre feste, il suo negozio si riempie di costumi di tutti i generi e scommetto che lei ha ciò che voglio.

- Yuri! Come stai? Che piacere rivederti! Chi è questo bel giovanotto con te!?

Irina sembra entusiasta, come sempre, e non mi lascia neppure il tempo di rispondere che sta già squadrando Beka da capo a piedi, studiando la sua corporatura, anche se non sa nemmeno perchè siamo qui.

- Irina ci servirebbero dei costumi per questa sera – Beka sorride leggermente, imbarazzato, mentre lei continua ad osservarlo soffermandosi sui suoi anfibi neri.

- Sì, questo l'avevo intuito... avete idee? - finalmente allontana gli occhi da Beka, cosa che stava iniziando ad infastidirmi, e ritorna a me.

- Non so se lo conosci, ma voglio il vestito di un tipo-gatto nero, che ha un campanello gigante al collo e una cintura per coda... ho una foto se vuoi.

Le mostro la fotografia di Chatnoir e lei arriccia le labbra riflettendo.

- Potrei avere quello che fa al caso tuo... mentre per il bel moro che facciamo? - sorride mentre lancia uno sguardo interessato ad Otabek che risponde serio:

- Pensavo ad un lupo... o qualcosa di simile.

- Un licantropo dici? Mmmm... non saprei, ti vedrei meglio con qualcosa di elegante.

- Come un vampiro! Che ne dici?

Beka fa spallucce, come se fosseindifferente, quindi Irina spera di trovare più entusiasmo nella miarisposta:

- L'importante è che sia comodo, deve riuscire a guidare.

Annuisce e sparisce dietro il banco da lavoro in una stanza dove tiene tutti i vari costumi, pezzi di stoffa e ricambi.

- Hai fatto colpo Beka! - lo prendo in giro sghignazzando.

- Sì, ho notato... deve essere colpa della giacca. Fa sempre colpo! - dice mentre si alza le maniche. Subito la proprietaria sbuca con tra le mani stoffe varie e pezzi di costumi.

More Than You Know ~OtayuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora