Right Where you Wanted

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Il cielo è limpido nonostante il mal tempo di ieri, non fa nemmeno troppo freddo e i bordi delle strade sono imbiancati della neve, così come tutte le case e le auto parcheggiate. Stringo la vita di Beka e mi appoggioalla sua schiena, godendomi lo spettacolo creato dalla neve ancora candida in contrasto coi colori di alcuni edifici. Abbiamo deciso di andare al parco Gorky per fare un giro tranquillamente, anche se lui non sa che i miei piani sono leggermente diversi dai suoi: non ho portato i guanti inutilmente. Mentre svoltiamo ad un incrocio l'aria fredda mi pizzica le guance; finchè siamo contro vento, Beka mi protegge dalle folate più forti. Perdo la concezione del tempo mentre sono abbracciato a lui e, quando arriviamo, mi sembra di essere partiti da soli due minuti.

Iniziamo a passeggiare vicini ma, ogni volta che trovo uno spiazzo di neve ancora intatta e perfetta, mi ci lancio lasciando le mie impronte ovunque. Il parco imbiancato è meraviglioso e, stranamente, non c'è molta gente. Dopo alcune volte che distruggo la perfezione di alcune superfici in solitaria Beka si unisce a me e inizia a superarmi, rubandomi il divertimento. Quando, per la terza volta di seguito, mi anticipa, decido che è ora di passare all'azione: mi metto i guanti neri e preparo una perfetta palla di neve. Mi volto per controllare la sua posizione e lo vedo intento a schiacciare la neve con gli anfibi scuri, voltato di spalle: perfetto! Prendo la mira e lancio; colpisco il bersaglio sulla nuca, coperta dal cappuccio della felpa. Si volta portando una mano alla zona colpita e, quando mi vede sorridere colpevole, con un'altra palla in mano, punta un dito verso di me:

- E guerra sia!

Scappo al riparo dietro l'albero più vicino mentre lui si abbassa per preparare il colpo, indossa già da prima i guanti quindi ci impiega poco ad avvicinarsi e scagliare il proiettile.
Riesco a evitarlo e rispondo al fuoco, centrando l'albero al suo fianco; a ogni colpo, lanciato o schivato, sono associate minacce da parte di entrambi. Mi colpisce sulla spalla ed esulta, la palla di neve frantumata ha lasciato delle briciole sulla mia giacca. Lo insulto e rispondo al colpo, che riesce a schivare all'ultimo secondo; scatto per cambiare riparo e scegliere un albero più grande. Attendo qualche secondo prima di voltarmi, ho appena creato il proiettile migliore mai visto; mi sporgo per controllare la sua posizione ma non lo vedo. Deve essere nascosto dietro l'albero più grande, a destra. Sento il cuore battere velocemente, nonostante sia una stupidissima battaglia a palle di neve, mi sono fatto prendere dalla situazione. Prendo un respiro profondo prima di lanciarmi verso l'albero spoglio; dopo il primo passo sento freddo alla faccia e vedo tutto nero. Non capisco bene come sia successo, arretro e sento Beka ridere come un folle: si era nascosto dall'altro lato del mio stesso albero e, una volta uscito allo scoperto, mi ha spiaccicato la palla di neve sul viso.Mi pulisco la faccia, sentendola quasi scottare e lo fulmino con lo sguardo, lui continua a ridere godendosi la vittoria. Decido che devo fare qualcosa per farlo smettere, quindi mi lancio verso di lui prepotentemente e lo placco.

- Ouch!

Atterra sulla schiena,sprofondando nella neve, con me sdraiato su di lui: inizio a prendere manciate di neve e gliela lancio in faccia.

- Vedetta! Dolce vendetta!

- Yuri no!! Smettila! -implora pietà, ma mi sto divertendo troppo, visto che ora, quello che ride, sono io. Decido però di fermarmi e godermi lo spettacolo del suo viso arrossato e dei capelli neri sparsi di fiocchi bianchi. Socchiude la bocca prendendo fiato e mi spia da sotto le palpebre timide; mi punto sulle braccia così da non premerlo troppo a terra. Mi avvicino per un bacio quando parla:

- Yura... - mi fermo e lo osservo aspettando che continui, - ho i pantaloni bagnati... - e mi attira a lui afferrando i lembi della mia giacca. "Cos-?" la sua frase mi ha spiazzato, "possibile che stia succedendo come ieri?" mentre sta per approfondire il bacio io ancora non ho compreso bene le sue parole, quindi mi allontano allarmato.

More Than You Know ~OtayuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora