Mi congelo, l'accappatoio umido sembra pesantissimo sulle mie spalle, mi copro la bocca in un lampo, come per tentare di ricacciarci le parole appena dette, così da farle sparire. Dall'esterno non giunge risposta e, non riuscendo a vederlo in volto, non so nemmeno decifrare il suo silenzio; potrebbe essere sorpreso quanto irritato.
Mi sento avvampare quando capisco che era proprio questa la situazione che speravo di creare, così da potergli rubare un bacio, magari capendo meglio le sue intenzioni. La sua risposta ora mi permetterà di capire come vuole far procedere la storia.
Sento il cuore rimbombarmi nelle orecchie, non c'è nessun altro suono all'infuori di questo e mi sta soffocando. Voglio sentire la sua voce, la sua risposta, ma allo stesso tempo ne sono terrorizzato. E se non accettasse? Se semplicemente aprisse la porta per poi allontanarsi e rinchiudersi in camera e ignorarmi? Se decidesse di lasciarmi qui per un paio di ore per farmi riflettere sulla cazzata che ho detto? Se-
I miei pensieri sono interrotti da quel suono tanto atteso e temuto: la chiave è girata nella porta. Si apre e finalmente vedo Beka; indossa una maglietta grigia su dei pantaloni in tuta neri che lo fanno sembrare più alto. Trovo il coraggio per guardarlo negli occhi e noto i suoi brillare, non è arrabbiato, affatto. Fa un mezzo sorriso e, facendo spallucce, dice:
- ci sto!
Mi sento arrossire ancora di più e vedo che anche le sue guance prendono colore leggermente.
"Yuri te la sei cercata! Forza!", dopotutto è quello che stavo aspettando... ma mi sento assalire dall'imbarazzo, quindi afferro velocemente il suo viso con una mano, voltandolo, e mi alzo sulle punte per lasciargli un bacio veloce sulla guancia. Non avevo specificato che tipo di bacio, quindi questa è una mossa più che lecita, che mi ha permesso di non svenire dalla vergogna. Quando lo guardo il suo viso è estremamente contrariato: ha le sopracciglia aggrottate e le labbra serrate, gli occhi sono seri.
- Non era questo che intendevo.
La sua voce è dura, tagliente; sembra veramente irritato e ho paura di aver rovinato tutto.
"Oddio Yuri! Che hai combinato!?!", preso dal più sincero dei panici provo a proferire parola, ma non esce nulla dalle mie labbra. Nella mia testa si proiettano immagini terribili di Beka arrabbiato che non mi parla e sento le braccia muoversi da sole. Afferro poco delicatamente la sua maglia e lo attiro a me, azzerando le distanze tra noi con il bacio che attendeva. Gli occhi chiusi, sperando di percepire una risposta da parte sua; il cuore batte troppo forte e quasi si ferma quando sento che le sue labbra si tendono in un sorriso e le sue mani si poggiano sulla mia schiena, premendo l'accappatoio umido. Quasi mi sciolgo per il sollievo e gli permetto di socchiudere la mia bocca dolcemente; la tensione che provavo svanisce completamente quando, allontanandosi leggermente, sussurra:
- molto meglio...
Mi abbandono al suo tocco; gli allaccio le braccia intorno al collo attirandolo più vicino, sento che mi stringe più forte. Quasi chiedendo il permesso posa la punta della lingua sul mio labbro, ma non gli permetto di attendere una risposta perchè mi inoltro io tra le sue. Preso di sorpresa muove qualche passo avanti, costringendomi a camminare all'indietro finendo sulla pozza d'acqua creata alla mia uscita dalla vasca. "Dovevo mettere il tappetino...Oddio Beka!", non riesco a concentrarmi su altro che non sia lui. Prendo fiato e sento il profumo del mio shampoo che ha usato, gli passo una mano tra i capelli corti e morbidi. Mi alzo sulle punte per potermi avvicinare, invano, sempre di più, scivolando sull'acqua.
"MERDA!" , scivola il primo piede, seguito dal secondo, mi allaccio a Beka ,che mi stringe impedendomi di cadere e trascinarlo a terra. Ci separiamo e sento che ride col viso a fianco al mio. Non appoggio più i piedi sul pavimento perchè, tenendomi per i fianchi, mi ha sollevato prendendomi in braccio, avvicinandosi alla lavatrice per posizionarmici.
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More Than You Know ~Otayuri
FanfictionUna sorpresa inaspettata e una settimana per definire bene sentimenti e rapporti tra una tigre russa e un guerriero kazako. Dal testo: appena guardo nella stanza mi immobilizzo: è lì, davanti alla mia scrivania che osserva le fotografie appoggiate s...