You had your reasons

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DRIIIIN DRIIIN DRIIIN

Squilla il telefono fisso! Merda, il nonno!

Ieri mi sono dimenticato di chiamarlo, gli avevo promesso ci saremmo sentiti tutti i giorni.

Salto fuori dal letto e scatto verso il salotto, alzo la cornetta e rispondo velocemente:

- pronto!

- Buongiorno!

- Scusa ded ieri mi sono dimenticato, ma stiamo bene, siamo vivi e abbiamo mangiato.

- Lui dov'è?

- Credo stia ancora dormendo...

- si trova bene?

- Credo di sí, Potya preferisce lui a me...

Chiacchiero per un po' col nonno che mi racconta di Firenze, descrivendola come "piú bella del solito"; quando chiudo la telefonata sento un'altra voce dietro di me:

- 'giorno Yura.

- Hey! - mi volto per salutarlo, ha i capelli tremendamente scompigliati e mi domando come siano messi i miei. Mi sorride timidamente e sembra valutare la prossima mossa, finchè non si avvicina per lasciarmi un bacio sulla guancia. Sento che le mie guance si colorano e sorrido spostandomi in cucina per preparare la colazione. Ded mi ha consigliato di non saltare troppi allenamenti quindi oggi credo faremo un salto da Yakov. Propongo a Beka di andare di mattina per un paio d'ore e accetta volentieri, dicendomi che ha portato apposta i suoi pattini.

Dopo esserci rifocillati e cambiati ci avviamo per andare alla pista; è abbastanza vicina da poterci andare a piedi senza bisogno di usare la moto. Mi sarebbe piaciuto fare un giretto abbracciato a Beka, ma comunque manteniamo le vicinanze anche camminando tranquilli. Appena usciti di casa mi accorgo che deve essere nevicato per tutta notte, perchè le strade sono coperte da un alto strato di neve accumulata ai lati. Le macchine si spostano lente e, pensandoci, la moto non sarebbe stata una scelta molto azzeccata. Una volta arrivati Yakov sta per iniziare a rimproverarmi per l'assenza di ieri quando, vedendo Beka, si interrompe per salutarlo. Quando eravamo ancora alle elementari siamo stati suoi allievi e Yakov si ricorda bene di ogni suo singolo allievo del passato. Quindi inizia a chiacchierare col kazako che risponde alle domande dell'anziano gentilmente. Io scappo a mettere i pattini per lanciarmi in pista e distrarmi un po' dai pensieri che mi affollano la testa. Durante il viaggio verso il palazzo del ghiaccio io e Beka abbiamo parlato tranquillamente, discutendo della serata, della neve e di cosa mangiare a pranzo. Nessuno dei due ha aperto il discorso bacio e non so cosa pensarne. Dopotutto prima o poi dovremmo parlarne, per quanto io odi queste situazioni e preferirei evitarle, ne sono consapevole; per il momento aspetto sia lui a fare la prima mossa.

Appena sento le lame a contatto col ghiaccio mi sento più leggero e libero. Ecco perchè amo pattinare.
Inizio lentamente a prendere confidenza con la superficie liscia e lucida, schivando i bambini che stanno seguendo la loro insegnate al centro della pista. Le mattine al palazzetto sono dedicate solo agli allenamenti, quindi si possono trovare principianti a fianco di pattinatori pluripremiati. Inizio ad aumentare velocità e, ignorando completamente la fase del riscaldamento, tento un triplo toe loop semplice. Sorrido leggermente quando sento i commenti affascinati dei bimbi che mi hanno visto. Noto che Beka è entrato in pista e dietro di lui Yakov mi fa segno di avvicinarmi.

- Sorvolando sulle tue assenze avrei una proposta da farti: che ne dici di crearti da solo un programma per la prossima stagione?

Lo guardo stupito, una proposta del genere non me la sarei mai aspettata.

- Ovviamente controllerei ogni cosa io, ritoccherei gran parte delle tue scelte, già lo sai. Ma anche solo il pezzo e alcune figure potresti proporle tu, per vedere come te la cavi.

More Than You Know ~OtayuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora