Pretty Baby

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La mattina trascorre serena; ho avvisato Yakov che non sarei andato ad allenarmi per via di un forte mal di testa...

Bugia inventata per coprire un altro dolore che mi avrebbe reso difficile allenarmi.

Appena sveglio ho trovato Beka che mi osservava da vicino e mi coccolava tranquillamente, finché non ho incrociato il suo sguardo facendolo arrossire istantaneamente.
Allora, arrossendo a mia volta, ho trovato il coraggio di proferire qualche commento sulla serata.
In conclusione abbiamo capito che dovremo vederci più spesso.

Dopo aver superato una fase di senso di colpa, dovuta al pensiero di aver usurpato il letto del nonno, mi sono deciso a preparare la colazione per entrambi.

Ora stiamo decidendo che fare per il resto della giornata; nonostante la notte fosse priva di nuvola ora alcune increspano il cielo.
Non promettono pioggia, ma non si allontaneranno per tutto il giorno.

- Shopping? - butto lì l'idea.

- Sì, può andare. Devo cercare delle T-shirt nuove.

- Ottimo, allora prossima fermata centro commerciale!



Adoro fare shopping!
Girare per negozi, provare vestiti, specchiarsi nel camerini, scoprire capi di abbigliamento mai visti indosso a nessuno!

Però non avrei mai pensato di provare certe cose...

Tipo i tacchi 10 che indosso ora.

Non ho ben capito come, ma Beka, scherzando, mi ha portato questi in camerino e ha insistito affinchè li provassi.
Guardandomi allo specchio, devo dire che questi centimetri in più non mi stanno affatto male, senza considerare che mettono in risalto il mio lato b.
Esco dal camerino e Beka, con alcune delle mie borse in mano, mi squadra spudoratamente da capo a piedi fischiando la sua approvazione.

- Niente male... - i suoi occhi non si staccano dalle mie gambe.

- C'è solo un piccolo problema: non ci so camminare!

Come per conferma alle mie parole provo a fare qualche passo verso lo specchio sul fondo della corsia dei camerini e ondeggio non poco.

Devo dire che mi piacciono molto però: sono di pelle nera, chiuse, tranne che sulla punta e una cerniera di decoro scorre nel centro di entrambe le scarpe.
È leggermente fastidiosa la cerniera a lato per chiuderle, ma questo poiché ho dovuto togliere i calzini per infilarle.
Il numero è perfetto, Beka ha un ottimo occhio e ottimi gusti.

- Ora li tolgo prima di cadere! - e scappo in camerino; Beka però mi segue.

- Scusa un attimo- si avvicina e, dopo aver poggiato le mie borsette per terra, mi prende per un fianco con una mano e con l'altra allontana i miei jeans neri dal mio ventre, sbirciando le mie mutande verde petrolio.

- Hey! - scaccio la sua mano in modo esagerato e provo a lanciargli un'occhiataccia.
Per tutta risposta mi fa vedere la lingua e scappa fuori dal mio camerino.

- Io vado a cercare ancora qualcosina, arrivo tra un attimo. - il tono della sua voce non mi rasserena affatto, chissà cos'ha in mente?

Ora sto provando una maglietta a maniche corte nera con un fulmine in velluto giallo brillante, mi pace, ma non mi sta troppo bene, forse una taglia in più farebbe effetto oversize , più carino.

Dopo qualche minuto Beka torna ai camerini.

- Yuri, sono in quello qui a fianco.- la voce di Beka è leggermente ovattata visto la parete che ci separa.

- 'key! Trovato qualcosa?

- Yes! Una t-shirt niente male e qualcosa per te...

- Ovvero? - ho paura a scoprire che si è inventato.

More Than You Know ~OtayuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora