Inferno.
Delle suole sbattevano prepotentemente sopra le rocce, i sassi e il poco terriccio che i paesaggi degli Inferi possedevano. Le scarpe si rovinavano rapidamente, il tessuto si scioglieva, bruciava e la colla perdeva efficacia sul cuoio. Assieme al tonfo dei suoi passi, l'affanno nel respiro faceva da sottofondo alla frettolosa camminata di Gideon.
L'aria densa e intrisa di zolfo era completamente diversa da quella a cui lui si stava abituando durante la sua permanenza in Terra. Come ogni volta che il volere sfrontato di sua madre lo richiamava, stava faticando per raggiungere il luogo della sua reclusione. Aveva avuto poco più di qualche ora per attuare il proseguo dei piani di Lilith e non si era affatto sorpreso delle reazioni di Abegail.
Logan era stato strano, le aveva messo paura e piantato il seme del sospetto. Un terribile sgomento gli annebbiò la mente. Terrore infimo che nasceva dalle possibili punizioni che lo aspettavano. Il suo fallimento non sarebbe passato in secondo piano.
Tuttavia qualcos'altro prese improvvisamente il controllo dei suoi pensieri. Che Lilith avesse escogitato di proposito quel suo piano? Forse Gideon non le serviva più e voleva un pretesto per disfarsi di lui. Il giovane deglutì: lei aveva trovato il modo. Sua madre non era totalmente fuori di testa. Lui era certo che un briciolo di razionalità vagava ancora nel suo animo, non tutto era annebbiato dalla follia. Dunque doveva sapere che Abegail non avrebbe mai accettato una tale richiesta; non lo avrebbe perdonato né avrebbe permesso di diventare suo amico. Lei era ancora lontana.
I pensieri confusi e travagliati aiutarono l'ansia a corrompere l'animo del demone. Scelte in contrapposizioni si mescolarono tra i contatti dei suoi neuroni. Voleva scappare, ma al tempo stesso proseguire come se nulla fosse. Nella sua vita aveva conosciuto vendetta, sottomissione e ogni genere di strategia per far perire il potere il suo legittimo sovrano: Lucifer.
Dopo aver assistito alla premura di Hereweald nei confronti dell'umana, fu inevitabile che dubbi controversi tra loro si formassero nella sua persona. Era del tutto innaturale. Gideon si chiese cosa lui fosse realmente. Dove lo avrebbe condotto la strada che altri gli avevano imposto? C'era una scelta realmente giusta in tutto quel dannato putiferio? Il vuoto assoluto era il futuro che i suoi occhi vedevano. Un vuoto gelido come la morte e il colore del suo sguardo.
Non una soluzione avrebbe potuto essergli utile: troppo audaci, peccaminose in relazione agli insegnamenti ricevuti; troppo utopiche per aver la possibilità di nascere nella realtà.
Anime e sogni infranti sciamarono lamentandosi a pochi metri da lui. Fece poi un altro balzo - al fine di saltare il flusso dei dannati - azione che precedette l'ultimo dei suoi pensieri: Nathalie. L'insignificante ragazza dagli atteggiamenti bruschi e irruenti - tali da sembrare un ragazzaccio - ma la quale possedeva un cuore come poche altre persone a Fidnemid.
Gli occhi penetranti e scuri - equivalenti a ciò che era solito a avere d'intorno - ma così tremendamente calorosi e pieni di vita si palesarono nella sua mente. Nathalie era una minuscola formica destinata a soccombere prima del dovuto a causa di Lilith. Nessun demone avrebbe dovuto pensarla diversamente, specialmente lui che sapeva già cosa sarebbe accaduto.
Perché però doveva contraddire quella legge? Era scontato, eppure ricordò che - per qualche motivo - la pelle del suo alterego umano parve andare a fuoco quel giorno. Il giorno in cui la ragazza gli si buttò accanto per soccorrerlo. Era totalmente fuori luogo. Nathalie avrebbe dovuto prendere Logan a calci od offenderlo per ciò che aveva fatto alla sua amica. Invece si era curata di lui, di quel verme buono solo a eseguire stupidi ordini. Gideon scivolò improvvisamente da un'altura.
Quella era il suo ultimo ostacolo prima della meta.
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Cronache Dell'Anima | The Original Sin
Fantastique[CONCLUSA - da revisionare] Volume Primo. Nell'oscurità si celano molti segreti. Il passato è colmo delle peggiori delle dinamiche. Sangue, morte, fame, tradimenti... Non c'è fine a ciò che non ci hanno raccontato sui nostri avi. La falsità gov...