Capitolo 16

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Angolo prigione
Salve lettori; come avete potuto vedere, ho tardato molto a scrivere il continuo, indecisa sul da farsi; l'indecisione è sparita ed ecco qui l'ultimo capitolo della storia.
Mi mancherà~

Vuoto.
Era tutto ciò che vorticava nella sua mente, senza tregua e senza permettergli di respirare in maniera regolare; sfregò per l'ennesima volta le mani sudate sui pantaloni neri ed eleganti, mentre gli occhi osservavano e scrutavano le numerose persone in quella grande sala di Villa Laurentis.
Erano familiari?  Erano amici? Chi poteva dirlo; Adrien si lasciò andare ad un leggero sospiro, prima di camminare lentamente verso la sala del ricevimento, al cui ingresso troneggiava un viso sorridente dalla chioma castana.
Sentì una stretta morsa allo stomaco e boccheggiò per alcuni secondi, sistemandosi la giacca ed entrando, camminando lungo il corridoio che si andava a formare al centro di sue lunghe file di panche, arrivando il più possibile vicino alla bara bianca, mentre accanto c'era una coppia foto di Spencer; la prima la raffigurava nel momento dell'arresto, la seconda mentre riceveva il distintivo di agente dell'FBI.
Due facce della stessa medaglia...
Poco lontano da dove si era seduto c'era il padre della ragazza, dal volto smunto, il sorriso forzato ma la figura elegante e signorile come ben pochi; il signore della mafia aveva perso anche l'ultimo barlume di serenità che gli era rimasta.
Era soddisfatto, di aver fatto passare i momenti peggiori in galera a Cobra; le aveva portato via i due amori della sua vita, quindi il minimo era soffrire e pagarne il prezzo.
Sapeva sua figlia quanto fosse folle, si dava ogni giorno la colpa di ciò che era successo, nonostante la lettera che lei gli aveva scritto pochi giorni prima dell'atto; con un'ultima sistemata di capelli, salì sul palchetto momentaneo, schiarendosi la voce ed ottenendo il rispettoso silenzio glaciale della stanza intera.
L'ennesimo sorriso, ennesimo ringraziamento, mentre gli occhi si posavano sul viso pallido di Spencer, nel suo elegante abito blu come la notte, abito che avrebbe dovuto indossare quando sarebbe salita al trono al posto suo; una lacrima salata solcò la sua guancia, lenta e solitaria, capace di contenere l'immenso dolore che si portava dentro.
Adrien deglutì a fatica nel notare quell'atteggiamento così straziante; tanto quanto il dolore in cui si sentiva sprofondare.
Dopo quel giorno, non avrebbe più visto Spencer Laurentis.

Sciogli i tuoi capelli, principessa|Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora