Capitolo dodici

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-Zayn, devi darci un taglio okay? Non puoi continuare a fingere.-
-Fingere cosa?-

Louis corrugò la fronte guardanzo Zayn, che a sua volta cambiò espressione, diventando serio.

-Oh nulla.-
-Sicuri? A volte credo che voi due spettegolate più di me e Candice..-
-Il che è probabile.-
-Louis, quella è la mia felpa?-
-La tua cos...o si, non avevo voglia di salire di sopra a prendere la mia.-

Nora scoppiò a ridere e poi prese il telefono in mano per rispondere ad un messaggio di Candice.

Mycandy🍭:
Nora sei ancora da Zayn e Lou?

Si Candy, perchè?

Mycandy🍭:
Digli che sto arrivando, e tu aspettami li, ti prego!

Va bene Candy, glielo dico, ma io vado a casa, non rimarrò a fare la terza in comodo.

Mycandy🍭:
Mh mh e che mi dici di Zayn?
Sai inizio a pensare che ci sia qualcosa sotto.
Viene spesso a casa tua, si preoccupa per te...

Candice, non c'è niente sotto.
Semplicemente, si è interessato a...

Mycandy🍭:
Oh...capito, comunque, arrivo.
Ci vediamo, uhm..

Ci vediamo non appena Louis avrà deciso di baciarti, a quel punto correrai a casa mia e passeremo la giornata sul letto a scolpire medaglie.
Intese❤

-Nora?-
-Uhm?-
-Era..-
-Sì, Candice sta arrivando. Io vado, ho voglia di marshmallow abbrustoliti.-
-Ei no! Avevo detto in campeggio quelli!-
-Allora li mangerò anche in campeggio.-

Prese le chiavi di casa ed uscì.
Diluviava, e lei non aveva l'ombrello, e neanche i soldi per il bus.

"Mi toccherà correre.."

E corse, per circa cinque minuti, poi cominciò a camminare.
Ormai era zuppa d'acqua e prima di arrivare a casa per farsi una doccia, avrebbe aspettato altri dieci minuti.
Il telefono, che era l'unica cosa salva, nascosto sotto al suo petto, iniziò a vibrare.

-Nora, dove sei?-
-In questo momento sono ferma sotto ad un balcone perchè?-
-Sta diluviando sei pazza? Prenderai la febbre così!-
-Oh dio, Lou, non ti preoccuoare, dieci minuti e arrivo.-
-Zayn sta venendo a cercarti.-
-Cos? Ohh ma andiamo.-
-Scusa, ti voglio bene Mickey.-

"Accidenti a te Lou."

Riprese a camminare, finchè una macchina nera, anzi, la macchina nera, rallentò.
Zayn abbassò il finestrino e le fece cenno di entrare.

-Zayn, sono fradicia.-
-Non importa, fa freddo, sali in macchina.-
-Ma dieci minuti e sarei arrivata.-
-Si e nel frattempo ti saresti presa febbre, tosse, placche, polmonite ed ebola.-

Roteò gli occhi sbuffando, salendo in macchina.

-Così ti bagnerò tutto il sedile.-
-Si asciugherà.-

Sospirò e si mosse il meno possibile, per non sgocciolare di qua e di la.
Scese dalla macchina correndo e aprendo la porta di casa, notando però che Zayn era rimasto li dentro.

Guardian •Zayn Malik•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora