Capitolo ventuno

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-Che succ..-
-Aspetta.-

Zayn alzò il telefono e rispose alla chiamata, contraendo la mascella.

-Cosa vuoi?-

Allargò le narici e mise il vivavoce.

-Che cazzo sono quei video su intenet? E perchè sei a Boston e non mi hai detto niente?-
-Gigi mi spieghi che cazzo vuoi?-
-Sono la tua ragazza fino a prova contraria! E tu eri al mare che tenevi una in braccio! Ed eravate svestiti. E poi perchè la tenevi in braccio? Mio dio Zayn le hai toccato il culo!-

Nora in quel momento, sentì crescere in lei una stana sensazione di angoscia.
Si girò ed entrò in bagno.
Aprì subito l'acqua, per non sentire la voce di Gigi e Zayn che discutevano per telefono.
Si fece una doccia rilassandosi.
Si insaponò per bene, lasciando che il profumo del bagnoschiuma alla vaniglia le invadesse i sensi.
Si sciacquò anche i capelli e poi si vestì, senza asciugarli.
Quando uscì dal bagno erano ormai le 11.00 di sera e Zayn, era in balcone che fumava.
Lei bussò sul vetro, per dirgli che aveva finito e che poteva andare,ma lui si girò e fece un cenno con la testa, tornando in camera.

-Non asciughi i capelli?-
-No. Che voleva Gigi?-
-Sapere con chi ero e informarmi sul fatto che ci hanno visti in spiaggia, hanno fatto un video, ma che pensano che quella che era con me, fosse lei.-
-Uhm, grandioso.-
-Il fatto che ci abbiano visti o che siano convinti che non sia tu?-
-Devo rispondere per forza?-
-Non credo tu possa vergognarti, o almeno non più.-
-Molto simpatico Zayn.-

Nora si alzò dal letto e rubò dal pacchetto di Zayn una sigaretta, uscendo.

-Sai non dovresti stare fuori con i capelli bagnati, potresti ammalarti.-
-Non m'importa.-
-Dovresti anche smettere di mettere queste tute.-
-Perchè? Sono comode.-
-Non lo nego, ma mi lasciano anche intravedere molto le tue curve. Ed in realtà la cosa che mi preoccupa è un altra.-
-E sarebbe?-
-Sai, solitamente le curve di una donna dovrebbero attirare l'uomo. E dovrebbero farlo eccitare e via dicendo. Ma quando guardo te...certo le tu curve sono spettacolari ed è logico che mi facciano eccitare un minimo a volte, ma quando guardo te, e ti guardo negli occhi, mi verrebbe voglia di baciarti più di quanto mi viene voglia di toccarti, guardandoti il corpo. Non credo sia una cosa negativa questa.-

Nora rimase zitta e accese la sigaretta, poi si appoggiò con le braccia alla ringhiera e lo guardò.

-Allora perchè non lo fai mai?-
-Toccarti?-
-E baciarmi.-
-Oggi l'ho fatto.-
-Sai che intendo.-
-Potrei farlo ora se vuoi.-
-Sai che è sbagliato.-
-Adesso lo è.-
-Non dovresti.-
-Però posso.-
-Meglio di no.-
-Sicura?-
-Me lo chiedi come se mi stessi facendo un favore.-
-Quindi mi stai dicendo che il tuo tremolio non indica un disperato bisogno di sbagliare?-
-Io ho sempre bisogno di sbagliare.-
-Beh io sbaglio molto spesso, potrei farlo anche ora, però poi che accadrebbe?-
-Cambierebbe tutto.-
-Non tutto.-
-Ma qualcosa sì.-
-E non vuoi cambiare? Ripartire da zero.-
-Si che lo voglio. Ma sarebbe diverso.-
-Lo è per forza. Lo è sempre.-

Nora guardò la sua metà sigaretta e guardò Zayn.

-Abbracciami.-

Disse rimanendo appoggiata alla ringhiera e tenendo la testa bassa, mentre il vento le passava tra i capelli come coltelli arroventati, facendole venire mal di testa.
Zayn senza dire niente si mise dietro di lei, appoggiandosi alla sua schiena, mise la mani intorno alla sua vita e appoggiò il mento sulla sua spalla.
Sorrise un po e si guardò attorno.

-Zayn, c'è un paparazzo che ci scatta delle foto.-
-Uhm uhm.-

Si stava completamente rilassando lui, appoggiato a lei, poi si risvegliò.

Guardian •Zayn Malik•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora