CAPITOLO 2

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Il giorno dopo mi alzai presto e mi diressi in palestra.
Tony non voleva che lavorassi durante il periodo di prova, mi permise una piccola vacanza, Bruce concordò.
Inizio facendo due giri del perimetro della palestra per poi fare un paio di flessioni e piegamenti.
Quando vivevo ancora alla torre, quando ero adolescente, passavo molto del mio tempo in palestra, adoravo prende a pugni il sacco da boxe, era come il mio migliore amico.
Mi metto le fascette sulle mani, ed inizio a colpire il sacco.
Mi attraversano la mente molte delle cose che ho fatto da bambina, con Emma e Morgan, tutti gli scherzi, le risate, i giochi ed i guai che combinavamo.
Come quello del laboratorio, quello segno la mia vita e quella di Emma....
Era autunno, avevo 11 anni.
Io ed Emma eravamo delle combinaguai, andavamo ovunque non dovevamo andare, ma c'era un solo posto in cui non abbiamo mai avuto il permesso, il laboratorio di zio Tony.
Una sola volta io ed Emma disubidimmo, fu un grande errore...
Ci intrufolammo di nascosto nel laboratorio, era un posto bellissimo pieno di strane cose ed marchingegni strani.
Un oggetto nello specifico ci colpi, una strana sfera simile ad un meteorite.
Emma la tocco, ci fu un'esplosione.
Mi svegliai in un lettino d'ospedale, mi sentivo pesante ed il petto mi faceva molto male, lo guardai.
C'era una specie di calamita, rotonda, che emetteva una strana luce.
Nel lettino affianco al mio c'era Emma, lei non sembrava cambiata minimamente, solo poi scoprì che divento piu elestaca, che sarebbe invecchiata più lentamente e si ammalava difficilmente.
Da quel giorno la mia vita cambiò, da quel giorno ho un reattore che blocca delle schegge dirette verso il mio cuore.
Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo che qualcuno é entrato in palestra.
"Hey, ciao Amy"
Mi giro, c'è il capitano, a pochi passi da me.
"Ciao"
"Non pensavo fossi gia qui"
"Mi piace allenarmi presto" esclamo
"Brava"
Smetto di colpire il sacco, mi giro verso di lui.
"H-hai voglia di allenarti con me?..."
"Em... si, va bene"
Ci posizioniamo sul ring, iniziamo.
Provo a colpirlo, ma lui schiva i miei pugni.
Continuiamo cosi per un po' fino a quando lui mi prende la caviglia e mi sbatte a terra.
"Ho vinto.." dice chinandosi sopra di me con il fiatone sorridendo.
Che bel sorriso.
Metto le mani intorno al suo collo, mi tiro su, gli mordo l'orecchio per poi dirgli:
"Non cantare vittoria troppo presto capitano..."
Lui confuso da questo gesto si immobilizza.
Mi alzo del tutto tirandogli un calcio nello stomaco.
"Mai cadere hai piedi di una donna capitano"
É seduto a terra e mi guarda sconvolto per poi alzare un angolo della bocca, abbozzando un sorriso, é carino....
Esco dal ring, prendo la mia sacca e mi dirigo in camera.
Mi faccio una doccia.
L'acqua calda mi scivola sul corpo mentre ripenso a quello appena successo, il capitano é proprio bello....
Esco dalla doccia, Tony ha organizzato una festa per introdurre meglio mia cugina e me nel gruppo.
Sono abituata a queste feste, ne organizzava una a settimana quando abitavo qui, erano belle, sfrenate e piene di alcool, una cosa che per gli Stark é fondamentale.

ONLY LOVE -Steve Rogers- [IN RISCRIZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora