«Prepari la tesi? »
Françoise alzò lo sguardo verso il fratello stancamente, aveva passato tutto il giorno a ripetere e a prendere appunti dai libri che aveva preso in prestito dalla biblioteca e non si era fermata neanche un attimo. Aveva mangiato velocemente un panino mentre sottolineava con l'evidenziatore dei documenti che aveva stampato il giorno prima. Victor era tornato a farle visita quel pomeriggio dopo lavoro, portandole qualcosa da mangiare e distrarla un po' da tutto quello studio. Era come il padre, se aveva un obiettivo da raggiungere faceva di tutto per superarlo al massimo. Il generale Jarjayes era una persona fiera e orgogliosa, soprattutto della figlia e non dispiacque quando lei gli disse che avrebbe voluto seguire le orme della madre e quindi diventare un'artista. Anche se non aveva mai accettato al cento per cento la sua scelta, aveva preferito non immettersi nella vita della giovane. Victor era ai fornelli quando la sorella ricevette una chiamata via skype dai genitori.
«France! Tesoro! Come stai? »
«Ciao mamma, va tutto bene non preoccuparti. Come va a Lione? »
«Tutto bene, tutto bene. C'è anche Victor con te? »
«Sì! »
Il ragazzo si avvicinò a lei e salutò allegro la madre agitando il mestolo in aria.
«Come vanno gli esami? Tra poco devi laurearti... »
«Va tutto bene per ora. Sono un po' preoccupata per l'ultimo esame al dire il vero. Non mi sembra vero! Però sono molto felice, ho degli amici stupendi e posso sempre contare su di loro »
«A proposito di amici, dov'è Paul? »
Françoise fece un sorriso forzato, allontanando una ciocca di capelli dal viso.
«Tra qualche giorno deve partire per lavoro, credo sia andato a fare gli ultimi acquisti visto che mi ha detto che gli mancavano un po' di cose »
«E dove va di bello? »
«A Roma, resterà fino ai primi di gennaio »
«Non vai con lui? »
«Gli dispiace molto ma non può. Poi non me la sento di andare girando in una città straniera da sola, mi annoierei un po' e poi ho gli esami e non voglio distrazioni. Fosse per me abolirei Natale e Capodanno! »
«Non fare la sciocca! Devi pur sempre divertirti! E poi non ti dimenticare del tuo compleanno... »
«Già... sono 22 quest'anno...»
Disse sorridendo dolcemente insieme alla madre, ripensando agli eventi che le avevano scombussolato la vita degli ultimi anni.
«Come sei diventata grande, mi sembra ieri che ti tenevo tra le braccia per farti addormentare... »
«E invece sono cresciuta e tra poco anche laureata in arte come te »
«Sì, esatto... »
«Papà non c'è? »
«E' andato a fare un giro ma... quanti libri hai preso? Hai svaligiato la biblioteca del Louvre? »
«No, ne ho presi in prestito alcuni. La biblioteca, mia cara mamma, conta ben 56.000 libri, io a casa ne ho solo 10 »
«E non sono pochi! Dai, vi lascio mangiare, vedo Victor armeggiare con la tua cucina e visto dallo schermo sembra davvero delizioso! Corri a mangiare bimba mia, non pensare troppo a studiare! »
«Mamma quando tornerai assaggerai le mie prelibatezze, te lo giuro! »
Disse Victor mentre preparava la tavola e armeggiava con forchette e coltelli.
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Renaissance
RomanceRenaissance. Parigi, autunno 2017. Può l'arrivo di una nuova persona cambiare il gioco del destino? Può una sola persona far saltare una farsa durata anche troppo? Può un estraneo cambiarti la vita indissolubilmente? Leggete per scoprirlo!