Antoniette posò il telefono nella sua borsa italiana preferita e salì le scale del palazzo un po' preoccupata, bussò alla porta della sua migliore amica, sperando di trovare un po' di felicità con lei. Era stanca e tutto il lavoro per natale la stava prosciugando. In più erano diversi giorni che non aveva notizie della sua amica: non rispondeva al telefono e non leggeva i messaggi, l'ultimo accesso risultava tre giorni prima alle 11 di sera. Quando Françoise aprì la porta Antoniette non poteva credere ai suoi occhi. La ragazza era distrutta, i capelli scompigliati, il trucco colato, gli occhi rossi e umidi, i vestiti stropicciati e il volto era arrossato.
«Non guardarmi in quel modo, ho la febbre »
Disse lei ridendo leggermente, con voce nasale e un pacco di fazzoletti con lei. Antoniette sembrò rilassarsi per qualche istante ed entrò senza preoccuparsi della raccomandazione dell'amica sul suo stato.
«Perché non hai risposto alle mie chiamate e messaggi? Mi hai fatto preoccupare! »
«Lo so e ti chiedo scusa, ma non mi sono proprio preoccupata del telefono in questi due giorni. Fino a ieri sera avevo la febbre 39, Victor è stato con me tutto il tempo ma oggi è tornato a lavorare, anzi l'ho costretto stamattina »
Françoise tossì lievemente, si schiarì la voce e tornò a parlare.
«Prima è venuto anche Paul, era arrabbiato perché avevo ignorato i suoi messaggi e le sue chiamate ma appena mi ha visto in questo stato è uscito a comprarmi alcune medicine e mi ha fatto la spesa. Se n'è andato circa cinque minuti fa »
«Che carino, si è preoccupato per te! »
«Già, mi ha fatto veramente piacere. Voleva restare ma gli ho detto che è meglio se mi sta alla larga, visto che deve partire. Non voglio rovinargli il suo viaggio di lavoro, sono sincera »
«Ah, è vero! Deve partire! Quando precisamente? »
«Domani mattina. Voleva restare qui oggi ma è meglio di no, lo dico per lui. Prima di andarsene mi ha detto "ora ti lascio andare ma appena torno non ti voglio vedere così giù". E' stato davvero bello vederlo così, mi ha fatto davvero bene »
«Mi chiedo solo perché non lo sia sempre »
«Anch'io... Come sta andando all'Università? »
«Bene, tutto bene. Ci hai fatto preoccupare tantissimo! Ho chiesto ad André se sapesse qualcosa ma non mi ha saputo dire nulla... anzi sembrava un po' turbato... »
Françoise abbassò il capo, ovviamente Antoniette non poteva essere a conoscenza di quello che era successo tra di loro, di quel bacio e di quella passione improvvisa che li aveva colti e che, almeno nel suo caso, non li aveva abbandonati del tutto. Si morse appena il labbro, ricordando quanto fossero morbide e dolci le sue labbra, come fosse bello sentire le sue mani sulla pelle, con quanto passione le aveva donato con quei baci sul collo, quanto...
«Françoise? Hey? Mi senti? »
«C-Cosa? Hai detto qualcosa? »
«Sì, non mi hai proprio ascoltato, eh? »
«No scusami, mi sono distratta un attimo scusa... dicevi? »
«Cos'è successo tra te e André? Perché dev'essere successo per forza qualcosa tra voi due! Vi ho chiesto la stessa cosa ed entrambi non mi avete risposto! Allora? Cos'è successo? »
«Nulla Antoniette, nulla d'importante, un semplice diverbio, nulla di ché! »
«Non ti credo, dimmi la verità Françoise, tanto verrò a scoprirlo lo stesso »
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Renaissance
RomanceRenaissance. Parigi, autunno 2017. Può l'arrivo di una nuova persona cambiare il gioco del destino? Può una sola persona far saltare una farsa durata anche troppo? Può un estraneo cambiarti la vita indissolubilmente? Leggete per scoprirlo!