André si sdraiò sul letto esausto, sentiva la schiena completamente a pezzi e la testa sembrava sul punto di esplodere. Forse non aveva mai provato una paura così grande fino a quel momento. Si sentiva veramente a pezzi. Poggiò una mano sulla fronte, guardando distrattamente il soffitto bianco sopra di sé. La sua Françoise stava bene, era stabile, e non correva alcun pericolo. Era quello che aveva detto il medico, e quello che poteva dirgli per il momento, al dire il vero. Sospirò amaramente. Vide nel buio della stanza lo schermo del telefono illuminarsi all'improvviso. Allungò la mano con malavoglia per vedere chi fosse a quell'ora della notte e quasi sobbalzò nel vedere il messaggio di Victor prima, poi di Antoniette.
"«Si è svegliata, ti ha chiamato un paio di volte. Vieni domani mattina, ora riposati »"
Tirò un sospiro di sollievo e sorrise come un idiota, come direbbe Alain, rileggendo il messaggio di Victor.
"«Hans non vuole vedermi, non so cosa fare »"
André corrugò la fronte, rilesse un paio di volte il messaggio.
"«Ti direi di venire da me ma non vorrei peggiorare la situazione. Gli hai detto tutto, vero? »"
Riposò il telefono sul comodino poco distante e si sdraiò, più rilassato, sul letto. Si addormentò poco dopo, come un sasso.
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Raggiunse rapidamente Victor davanti la camera della ragazza grazie alle sue indicazioni e lo trovò lì, con le braccia incrociate al petto e la schiena poggiata sul muro ad aspettarlo nel corridoio quasi deserto. Aveva l'aria stanca, di sicuro non aveva chiuso occhio per tutta la nottata.
«Ciao...»
«Ciao André »
«Come sta? »
«Il dottore ha detto che è stabile e che sta bene. Oltre vari ematomi sul corpo ha una frattura al braccio sinistro e al setto nasale... »
«Capisco... hai dormito almeno un po'? »
Victor alzò le spalle, tenendo sempre lo sguardo basso.
«Un'oretta, non avevo sonno. Ti vorrei far conoscere i nostri genitori, sono sicuro che le farebbe piacere »
«Certo ma... ora non mi sembra davvero il caso... aspettiamo prima che Françoise si riprenda del tutto »
«Non ti preoccupare per questo André... »
André abbassò lo sguardo, come avevano reagito i genitori di Françoise alla chiamata? Come si sentivano in quel momento?
«A proposito i tuoi dove sono? »
«Stanno prendendo qualcosa giù, li ho costretti io a mettere qualcosa sotto i denti »
«Capisco... la police non ti ha fatto sapere nulla? »
Victor scosse lentamente il capo, sospirando poi amaramente.
«Non riescono a contattarlo, o meglio a trovare il telefono in modo tale da seguirlo e di capire le sue mosse. Sembra averlo spento e il segnale non c'è. Non so cosa stiano facendo al dire il vero e neanche mi interessa, l'importante è che mia sorella stia bene e che chi deve pagare pagherà »
André annuì, entrò nella stanza di Françoise silenziosamente. Lei stava riposando ancora, il capo abbandonato sul lato destro del cuscino, la mano sinistra poggiata sopra le coperte all'altezza del ventre. Prese una sedia e la mise vicino al letto, si sedette e aspettò che lei aprisse gli occhi. Le guardò attentamente il viso, ancora gonfio e rosso. Sotto gli occhi aveva due lividi viola, colpa dell'operazione al naso e alcuni tagli le avevano ferito il volto. Un piccolo taglio, forse il più profondo, era sul labbro inferiore. Sospirò amaramente, prese la mano tra la sua e baciò il dorso più di una volta. Françoise sembrò svegliarsi poco dopo, sbatté rapidamente le palpebre e alzò lo sguardo verso di lui.
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Renaissance
RomanceRenaissance. Parigi, autunno 2017. Può l'arrivo di una nuova persona cambiare il gioco del destino? Può una sola persona far saltare una farsa durata anche troppo? Può un estraneo cambiarti la vita indissolubilmente? Leggete per scoprirlo!