«Ci vediamo stasera a casa mia alle 9, non tardate! »
«Non ti preoccupare Antoniette, arriveremo in orario.... »
«Non voglio sentirti triste Jarjayes! Non vedo l'ora di ammirarti con quel bel vestito che ho creato! »
«E' davvero magnifico, grazie mille. Sono molto stupita dal tuo lavoro »
«Cosa vorresti dire? »
Disse la ragazza al telefono ridendo, mentre Françoise alzò gli occhi al cielo guardando il capo appeso sulla porta dell'armadio in tutto il suo splendore.
«Lasciamo perdere... Come va la tua prova culinaria? »
«Gli spagnoli sono complicati! Spero di non deluderlo! »
«Perché mai dovresti? L'hai fatto con il cuore, sono sicura che apprezzerà! »
«Va bene, ora ti lascio, ho un sacco di cose da fare! Ah comunque ho già prenotato per il 31 sera »
«Ovviamente.... »
«Esatto! Ti spiego meglio stasera, a dopo! E poi ho una bellissima sorpresa per voi! »
La ragazza staccò subito il telefono, senza dare il tempo a Françoise di poterle rispondere. Non si volle dar peso, faceva sempre così alla fine. Era seduta sul suo letto e stava fissando da qualche istante. Antoniette le aveva implorato di crearle un abito per Natale e lei le aveva dato fiducia, anche se dopo qualche istante se ne pentì subito. Conoscendo Antoniette, si sarebbe aspettata quel dannato rosa che odiava indossare, qualche paillettes, una gonna lunga o qualcosa di seducente e scollato, molto scollato... e invece quello che si ritrovava davanti le piaceva. Era una lunga tuta elegante di colore nero, le maniche erano lunghe e il pantalone ricordava il modello a palazzo. In vita aveva messo una cintura dorata, un po' nascosta dalla maglia che le ricadeva sopra. Era semplice ed elegante, come piaceva a lei.
«Chissà se gli piacerà... »
///@///
André staccò la chiamata con un sorriso stampato sulla faccia, era davvero felice di aver sentito la madre. E no, non era il solito uomo attaccato troppo alla madre che non sapeva neanche aprire una bottiglia di plastica senza di lei. Stava bene, non era cambiato nulla e gli sembrò davvero felice. Aveva cercato dei biglietti per tornare in patria almeno per il Natale e per non lasciare sola la madre ma purtroppo non aveva avuto il tempo di vedere nulla e tutti i voli erano stati rimandati a gennaio. Posò il telefono sulla penisola e poggiò le braccia vicino ad esso.
"Lui ora non c'è... chissà come si sente ora"
Si chiese guardando le ultime chiamate sul telefono e indugiando lo sguardo sulla loro ultima chiamata e non poté non sorridere. Gli arrivò un messaggio da Antoniette, da quando si dava all'astronomia?
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Renaissance
RomanceRenaissance. Parigi, autunno 2017. Può l'arrivo di una nuova persona cambiare il gioco del destino? Può una sola persona far saltare una farsa durata anche troppo? Può un estraneo cambiarti la vita indissolubilmente? Leggete per scoprirlo!