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«Hyung, oggi non c'è Taehyung?» chiese Jimin quella mattina, non appena lo vide arrivare da solo.

«Aveva una visita, questo è tuo» rispose l'altro prendendo il braccialetto e ridandoglielo.

«G-grazie» sussurrò diventando rosso all'istante e prendendolo.

E i suoi occhi caddero per l'ennesima volta sul cavallo dei pantaloni di Yoongi.

Si morse fortemente il labbro inferiore provando a spostare lo sguardo, ma i suoi occhi sembravano incatenati.

«Era davanti alla mia porta, cosa ci faceva lì?» chiese improvvisamente ma, vedendo che non rispondeva, troppo perso ad osservare quel punto, gli sventolò la mano davanti.

«Ci sei?»

«I-io... Ah, si!» esclamò riprendendosi e sorridendo.

«Ti ho chiesto come faceva a trovarsi davanti alla mia porta»

«Ecco... mentre p-passavo... è caduto» sussurrò salutandolo velocemente per poi scappare letteralmente via.

Two is better than oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora