-"Voglio parlarti di ieri. Posso entrare?"
Non parlò per un po'. Rimase in silenzio. Si limitó a fissarmi con un sguardo triste ed arrabbiato allo stesso tempo.
-"Va bene. Vieni."
Mi fece entrare e mi portò in camera sua.
-"Sentiamo, cosa vuoi dirmi?"
Cominciai a parlare, o meglio, ci provai.
-"Ehm...è difficile. Non sono mai stato bravo con le parole...anzi, non sono mai stato bravo in niente quasi. Ieri...ero un po'...ceh..."
-"Avanti, parla. Ti ascolto"
Gli occhi divennero lucidi e la voce cominciò a tremare.
-"Ieri mi sono spaventato, erano sensazioni nuove, mai provate prima. Erano sensazione che avevo sempre sognato di provare e di vivere, ma mai provate. Avevo paura, non sapevo che fare. Così me ne sono andato, e forse ho sbagliato"
-"Si certo come no. Perchè dovrei crederti? Te ne sei andato, non mi hai risposto ai messaggi di ieri sera e di sta mattina. A scuola non mi hai cagato minimamente. E ora ti presenti così. Non sai che notte ho passato. Non facevo altro che ripetermi "e se ora racconta tutto a tutti e cominciano a prendermi in giro perchè sono gay? Se ho frainteso tutto? Se lui è eterosessuale? Se non vuole più vedermi?..."; non hai idea di come stavo male."
Cominciò a piangere ed a fare avanti e indietro nella stanza. Riprese a parlare:
-"Io...ecco...ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, che Emma mi ha presentato a te. Mi é bastato guardarti negli occhi, perdermi nel tuo verde. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, pensavo fosse impossibile. Ma poi, quando ti ho visto, tutto è cambiato. Mi piaceva parlare con te a scuola, scherzare...tutto. Per non parlare poi di quando sei venuto qui ieri a suonare. Può sembrare una cosa scema, ma mi hai fatto emozionare. E...forse mi sto anche rendendo ridicolo, dato che molto probabilmente tu non provi quello che provo io per te..."
Non ce la facevo più a vederlo piangere. Lo bloccai per un braccio e mi lanciai sulle sue labbra. Era insicuro, lo sentivo. Ma poi si è lasciato andare e ha cominciato ad unire la sua lingua alla mia. Mi fermai un attimo e gli dissi:
-"Ti amo anch'io. E anche tanto. Dal primo giorno che ti ho visto. Il tuo sorriso, i tuoi capelli e poi...dio, i tuoi occhi. Mi ci perdevo dentro ogni volta che ti guardavo. Mi dispiace per ieri, ero nervoso. Ma ora ho le idee chiare e sono pronto"
Mi sorrise e ricominciammo a baciarci. Baci passionali e intensi. Ci lasciammo cadere sul letto. Lui si mise sopra di me e cominciò a baciarmi il collo. Dopo un po' si stacco e con un tono di voce basso ed eccitante mi disse:
-"Togliti la maglietta, avanti"
-"Mi vergogno un po'. Non mi piace il mio corpo. È brutto per me."
-"Non ti preoccupare. Io ti amo, e non mi interessa se hai la tartaruga o altro"
-"Va bene"
Mi tolsi la maglietta, aiutato da Luca.
-"Sei bellissimo. Come fai a dire che è brutto?"
Mi diede un bacio leggere e scese a giocare con i miei capezzoli. Dio, non mi ero mai sentito così. Piano piano scese fin giù ai pantaloni. Mi guardò, come per chiedermi il permesso e, dopo avermi tolto le scarpe, mi sfilò i pantaloni lasciandomi in boxer. Prima di fare altro lo fermai e gli dissi:
-"Ora tocca a me. Stenditi."
Feci le stesse cose che lui fece a me. Gli baciai il collo per un po' fino a quando non gli tolsi la maglia.
-"Mio dio, sei bellissimo. Hai un corpo bellissimo."
-"Smettila, che non è vero"
Lo guardai con un leggero sorriso e cominciai a giocare con i suoi capezzoli come fece lui con me. Dopo gli tolsi le scarpe, i pantaloni e tornai a baciarlo ancora più intensamente.
-"Stenditi di nuovo Andrea, voglio fare una cosa"
Feci quel che mi disse. Continuò a baciarmi e con una mano cominciò a massaggiarmi l'erezione che avevo nei boxer. Gemetti leggermente. Mi sentivo bene. Continuò così fino a quando non scese con la testa, mi abbassò i boxer e cominciò a prendere il membro in bocca.
-"AAH"
Gemetti forte e lanciai un piccolo urlo. Era bravissimo. Andò avanti così fino a quando non lo interruppi perchè rischiavo di venire subito. Tornò su e mi diede un bacio. Poi si alzò dal letto, uscì dalla stanza e tornò con un profilattico. Mi bloccai un'attimo quando lo vidi.
-"Aspetta. Voglio farti godere io un po'" gli dissi.
Lo presi, lo feci stendere, gli abbassai i boxer e presi il suo membro. Penso che non sono stato bravo quanto lui, ma dalle sue espressione godeva.
-"Basta, fermati. Ora ti faccio godere io come non mai. Sei passivo, sì? Ahah"
-"Come lo sai? Ahah"
Mi stese, mi aprì le gambe e mi stimolò un po' con un dito. Gemetti. All'inizio era doloroso ma poi, con il tempo diventava piacevole. Andò avanti così con 2 e 3 dita fino a quando non prese il profilattico e se lo mise.
-"Sei pronto?"
-"Non farmi male, è la mia prima volta, e non voglio soffrire"
-"Non ti farò soffrire, anzi"
Entrò piano piano. Arrivò fino in fondo e gemetti forte. Mi diede un bacio e mi chiese:
-"Tutto bene?"
-"Si, continua, ti prego"
Cominciò a fare avanti e indietro. Prima piano, poi aumentò sempre di più la velocità.
-"AAAAAH"
Lanciai un urlo che non so come abbia fatto ad uscirmi. Continuò per un po' fino a quando non uscì, si tolse il profilattico e non venne su di me. Mi fece venire anche lui con la mano e, dopo aver pulito entrambi con dei fazzoletti si distese affianco a me.
-"Ti amo Andrea. Ti amo tanto. Ti amo alla follia."
-"Anch'io ti amo. Non lasciarmi mai. Ti amo tanto. Non voglio rovinare questo bel momento ma, i tuoi genitori quando tornano?"
-"Domani mattina hanno detto, quindi puoi anche dormire qui amore"
Amore, faceva uno strano effetti pensai.
-"Devo chiedere a mamma. Sarà nervosa perchè non sono tornato per l'ora di cena"
Guardai il telefono, 6 chiamate perse. Bene.
Chiamai subito per rassicurarla perchè sicuramente era arrabbiata. Le chiesi di lasciarmi dormire da Luca. Non si lasciò convincere facilmente, era arrabbiatissima, ma alla fine cedette. Ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altro. Ero felice. Finalmente i miei sogni si erano avverati. Lo so che forse ero piccolo, ma avevo fatto sesso con la persona che amo e non per sfizio o per gioco come molte altre persone.
Continuammo a coccolarci e a baciarci fino a quando non ci addormentammo, insieme. È bellissimo dormire abbracciato alla persona che ami. Ti senti protetto e al sicuro.
All'improvviso, alle 07:30, dei rumori e delle voci ci svegliarono. Ci spaventammo, avevamo paura. Rimanemmo abbracciati, sotto le coperte. Ad un tratto, dalla porta della camera entrarono un uomo e una donna. Merda. Erano i genitori di Luca.
Accesero la luce e appena ci videro si bloccarono e lasciarono cadere tutto quello che avevano in mano.
-"Ehm...non...uh...." Luca provava a parlare, ma tanta era la vergogna che riusciva solo ad emettere versi. Ed anche io mi vergognavo, tanto. Eravamo nudi entrambi, davanti ai suoi genitori. Non sapevo che fare. Mi veniva solo da piangere, ma provai a trattenermi.
Dovevo aspettarmi che qualcosa sarebbe successo.
Dopotutto le cose belle non durano tanto...in genere...

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Music in Love
Teen Fiction*Piccolo estratto* [["Io...ecco...ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, che Emma mi ha presentato a te. Mi é bastato guardarti negli occhi, perdermi nel tuo verde. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, pensavo fosse impossibile. Ma poi, q...