**Andrea's pov**
-"Q-qui? Dici proprio qui? A Matera?"
Non so perchè non riuscivo a crederle.
-"Si, proprio qui a Matera"
Sulla mia bocca comparve un sorriso a 32 denti, e non so manco bene perchè. Forse perchè avrei riavuto la mia migliore amica, quella che mi ha sempre aiutato, quella con la quale ho passato tante belle esperienze, quella con cui mi divertivo, quella con la quale dormivo nelle serate fredde di inverno, e guardavo film fino al mattino seguente, con tanto di pop-corn...e tante altre cose. Rimasi fermo, con questo sorriso da ebete, mentre nella mia testa si facevano strada tutti i bei vecchi ricordi. Lei mi svegliò poi.
-"Andrea? Ci sei?"
-"S-si"
Mi fiondai subito su di lei e l'abbracciai fortissimo. A entrambi iniziarono a scenderci delle lacrime, lacrime di gioia.
-"Hey hey, quanto entusiasmo ahah"
-"Non puoi capire quanto sono felice, non ci credo ancora"
-"Anch'io sono felice. Mi sei mancato tantissimo. Troppo."
-"Anche tu"
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**Luca's pov**
Usciti da casa di Andrea (a malincuore devo dire) ci dirigemmo verso casa della nonna di Emma. Fortunatamente non era poi tanto distante. Faceva freddo, tirava vento, mi facevano male le gambe per...beh, quello che è successo e avevo paura. Paura di Francesco. Paura che sbucasse dal nulla. Ogni tanto mi assentavo con la testa, e ripensavo a ciò che successe quella sera...a volte mi fermavo proprio, ed era Emma a risvegliarmi.
-"Luca? Hey Luca? Sveglia!"
-"...uh...uh, s-si"
-"Ascolta, stai tranquillo, ora ci siamo noi, non ti succederà niente, deve solo provare a farsi vedere Francesco che gli spacco la faccia"
Sapevo che non lo avrebbe mai fatto, Francesco è un bestione in confronto a lei, ma mi faceva sentire meglio, e provavo a crederci.
Arrivati a casa di sua nonna, una volta entrati ed essere stati accolti da sua nonna (come solo le nonne sanno fare. Ci ha fatto mangiare i dolci, biscotti, e il panettone, e voleva farci anche la pasta perchè ci vedeva sciupati), siamo andati in camera di Emma.
Non era una stanza vera e propria. C'era un lettino, una scrivania, un comodino e un armadio. Mi disse però che non la usava molto, preferiva stare con la nonna, rimasta vedova. Si facevano compagnia a vicenda. Mi sembra una cosa bellissima.
-"Questa è la mia <<camera>>, non è un granché, ma okay"
Notai delle foto che fuoriuscivano dal cassetto del comodino. Sembravano i suoi genitori, anche se non avendoli mai visti bene, li ricordo vagamente. Questo forse vuole dire che le mancano. Beh, difficilmente potrebbe essere il contrario, sono pur sempre le persone che l'hanno cresciuta fino ad ora.
-"Fate come foste a casa vostra, sedetevi, stendetevi, fate come volete"
Io mi stesi sul letto, non ce la facevo più a stare in piedi, i lividi e le ferite facevano troppo male.
Ad un tratto bussò sua nonna, chissà perchè già sapevo il motivo...
-"Volete un pezzo di crostata? È alla nutella!"
-"No, grazie nonna. Siamo pieni, magari più tardi" rispose Emma.
-"Va bene, se doveste cambiare idea, la trovate in cucina"
Emma si rivolge a noi poi.
-"Mica la volevate?"
-"Nono, tranquilla, siamo pieni"
Rispondemmo io ed Edith. A dire il vero, però, penso che un pezzo lo avrei accettato...come si fa a dire di no alla Nutella?
Comunque, cominciammo a parlare.
-"Voi conoscete Alessandra?" Chiese Emma.
-"No, per niente quasi. Andrea non ne ha mai parlato tanto"
-"Chissà perchè..." Disse Edith.
-"Forse perchè...uhm...sembra brutto, ma magari voleva dimenticarla, o qualcosa di simili. Deve essere bruttissimo vivere a 1000km di distanza dalla tua migliore amica" dissi io.
-"Beh, si. Forse hai ragione..." Disse Edith.
-"Chissà che si sono detti...li chiamiamo?" Disse Emma.
-"No, non mi sembra il caso. Lasciamoli tra di loro, magari stanno chiarendo un po' di cose...poi si arrabbierebbe Andrea, lo conosco, gli da fastidio quando qualcuno non si fa i fatti suoi..." Dissi io.
-"Va bene dai, anche se...devo ammettere...che sono gelosa, nn eccessivamente, ma un po' ahahah" disse Emma.
-"Ahahah...ma hey, aspetta un attimo...di me non sei mai stata gelosa..." Dissi io.
Silenzio. Zero. Non rispondeva.
Dopo pochi secondi di silenzio, scoppiamo tutti in una fragorosa risata.
-"Ma lo sai che ti voglio bene ahah"
-"Va bene, ti credo ahah" divenni rosso a quell'affermazione, maledizione, mi vergogno.
-"Comunque, passiamo a un altro argomento...Francesco"
Mi pietrificai. In un lampo mi tornarono in mente tutte le cose che mi fece...i calci, pugni, mi ha tirato i capelli anche alcune volte. E poi...il...il suo... Cercai di reprimere quel pensiero, mi faceva schifo.
-"Luca? Va bene che hai paura, che ti fa tornare in mente brutte cose, ma non fare così, devi reagire" disse Emma.
Scoppiai in lacrime, troppa tensione forse. Edith ed Emma vennero ad abbracciarmi, erano l'amore.
Mi tranquillizzarono.-"Dai, non fare così, ci siamo noi, possiamo proteggerti..."
Sono andate avanti così, per un bel po'. Abbracci e rassicurazioni. Fino a quando qualcuno non bussò alla porta della stanza.
-"Uff sarà nonna con un'altro dolce...non vogliamo niente nonnaaa!" Disse Emma, con tono scherzoso.
-"Ahah tranquillo, non ho niente da mangiare, volevo dirti che un ragazzo ha suonato alla porta di casa, penso sia tuo amico, non ha detto il nome però"
"Merda", pensai.
Ci guardammo per un secondo tutti negli occhi. Io semplicemente in qualche modo, mi assentai completamente. È come se la mia mente si spense. Divenni un essere inanimato forse.
**********Spazio autore**********
Okay, forse mi odierete. Ho aggiornato tardi, tardissimo, ma sono impegnatissimo. Mi alzo tutti i giorni alle 6 e torno a casa alle 15 quasi. E l'unica cosa che voglio fare è dormire, e poi studiare. Quindi non ho proprio tempo per scrivere. Oggi mi sono fatto coraggio e ci ho provato. Magari non è un granchè, ma fatevelo bastare ahahah cercherò di non fare più questi ritardi.
Grazie a chi mi segue e a chi "stellina" ahahahAlla prossima.
-Andrea.
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Music in Love
Teen Fiction*Piccolo estratto* [["Io...ecco...ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, che Emma mi ha presentato a te. Mi é bastato guardarti negli occhi, perdermi nel tuo verde. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, pensavo fosse impossibile. Ma poi, q...