**Edith's pov**
Oggi è Natale. La festa più bella dell'anno. Quella che mi è sempre piaciuta di più. Eppure sto di merda. Non ho manco aperto i regali, infatti i miei sono rimasti stupiti, dato che negli anni passati non vedevo l'ora di farlo.
Gli ultimi giorni sono stati bruttissimi. Non ho parlato con nessuno, a scuola non rivolgevo la parola a nessuno, non uscivo con nessuno, e non contattavo nessuno. Sono stata sola insomma. I sensi di colpa mi divoravano, non ce la faceva a stare bene, a divertirmi, mentre c'è qualcuno che soffre per colpa mia.
Dopo il classico pranzo di Natale con la mia famiglia, e dopo aver aperto i regali -che erano tutti vestiti- ho deciso di uscire a fare una passeggiata da sola.
Prima di uscire ero tentata dal chiamare Emma, o mandarle un messaggio, ma avevo paura e mi vergognavo.
Decisi di andare al parco. Quel posto è bellissimo. C'è sempre silenzio, e puoi sederti e pensare, pensare...
---------------------------------------------
Arrivata al parco, non vidi nessuno. Beh, non c'era da stupirsi, era il giorno di Natale. Il giorno in cui tutti stanno insieme, felici.
C'erano solo i vecchietti e le vecchiette. Sia in coppia, che da soli, magari rimasti soli perchè il proprio partner è morto...
Una ragazza che parlava con alcuni ragazzi attirò la mia attenzione. Era Francesco. Gli altri ragazzi non lo so, ma la ragazza la riconobbi subito. Era Emma. Rimasi lontana un po', fino a quando non finirono di parlare. I ragazzi se ne andarono venendo verso di me. Francesco non mi ha cagata minimamente, e sembrava molto arrabbiato. Non era un problema mio comunque.
Decisi di avvicinarmi ad Emma. Le gambe mi tremavano. Avevo paura.
Mi avvicinai e rimasi di fronte a lei. Aveva la testa bassa. Poi d'un tratto l'alzò.
-"Hey Edith"
Non mi aspettavo un saluto del genere.
-"Posso sedermi accanto a te? Vorrei parlarti"
-"Certo, che domande, vieni"
Mi sedetti.
Rimasi in silenzio per un po'. Non sapevo che dire. Poi Emma ruppe il silenzio.
-"Allora, di che volevi parlarmi?"
-"Ecco...allora, beh..."
-"Prenditi tutto il tempo che vuoi, tanto posso stare qui tutto il tempo che voglio"
Presi un respiro ed iniziai a parlare.
-"Allora, volevo parlarti di quello che...che è successo, con i tuoi...
Io, beh...devi sapere...senti te lo dico e basta. Un giorno decisi di andare dai tuoi. Tu mi dicevi sempre che non avevi il coraggio di parlare del tuo modo di essere, quindi pensai che forse, se lo avrei fatto io ti avrei resa felice. Ti volevo fare un regalo. Cominciai a parlare con i tuoi e glielo dissi. Gli dissi anche che sei...innamorata di me. E poi...beh, puoi immaginare. Io cercavo di calmarli, dicevo che sei sempre Emma, la loro figlia, ma niente, non volevano saperne. Poi tuo padre mi ha letteralmente buttata fuori di casa, e non immagini come mi sono sentita. Scoppiai a piangere, mi vergognavo, mi facevo schifo"
Mi lasciai rigare il viso da qualche lacrima.
Emma rimase in silenzio, con lo sguardo basso. E la cosa mi preoccupava. Rimase in silenzio per un bel po'.
-"Allora? Ti prego, rispondimi"
-"Non hai nessuno colpa Edith"
-"Come? Spiegati, non ti seguo"
-"Ci ho pensato. Se lo avessi detto io, non sarebbe cambiata la reazione, sono comunque omofobi. Quindi o tu, o io, o qualcun'altro, non sarebbe cambiato nulla..."
-"Quindi? Mi odi? Vuoi picchiarmi? Se vuoi farlo fallo, me lo merito, ti ho rovinato tutto"
-"Edith, non ti odio, smettila. Da un lato...ti sono grata. Almeno ho scoperto subito che i miei genitori sono omofobi, e mi sento...non so...forse meglio. Non so come spiegarlo"
-"Emma mi dispiace tanto, davvero. I-io..."
-"Edith, piantala. Non ti odio, non ti voglio picchiare e niente. Tu sei sempre la mia migliore amica, la mia migliore amica che amo, quindi piantala"
Aprì le braccia e mi chiuse in un suo abbraccio.
-"Smettila di piangere, va tutto bene. Sono felice che sei stata sincera con me"
-"Ti voglio bene Emma, tanto, non volevo..."
-"O la smetti o ti arriva un ceffone"
Ci scappò una risata.
-"Va bene, la smetto...quindi, ancora migliori amiche?"
-"E lo chiedi? Certo"
-"Grazie, grazie tante"
Rimanemmo abbracciate per un po', un bel po'.
-"Comunque, prima ho visto Francesco qui con altri ragazzi, che voleva?"
-"Non lo so bene, cercava Luca, e quando gli ho detto dove si trovava, mi ha risposto male, si è voltato e ha cominciato a borbottare cose tipo 'quel finocchio non se la caverà...'. Mi ha spaventata a dir la verità. Comunque, lo sai che Luca e Andrea stanno insieme?"
-"Si lo so, l'ho notato ahah"
-"Pensi che dovremmo dirli di Francesco?"
-"Uhm, si, forse è meglio, chiamiamoli ora"
-"Va bene, provo a chiamare Andrea..."
•
•
•
•
•
-"Non risponde, provo con Luca"
•
•
•
•
-"Pronto Emma"
-"Hey Luca"
********Spazio autore********
Allora, mi scuso per aver aggiornato dopo tanto, ma è la fine dell'estate, e me la sto godendo con gli amici, o almeno ci provo.
Il capitolo non è il massimo, lo so. Accontentavi per sta volta ahahah <3
Alla prossima.
![](https://img.wattpad.com/cover/21022836-288-k342910.jpg)
STAI LEGGENDO
Music in Love
Fiksi Remaja*Piccolo estratto* [["Io...ecco...ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, che Emma mi ha presentato a te. Mi é bastato guardarti negli occhi, perdermi nel tuo verde. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, pensavo fosse impossibile. Ma poi, q...