12) Uscii a fare un giro...

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**Andrea's pov**

La mattina seguente quando mi svegliai i miei non c'erano. Erano le 09:35. Accesi il telefono, c'erano delle chiamate perse e dei messaggi di mia madre. I messaggi dicevano tutti:

"scusaci se non siamo tornati ma tuo padre era troppo stanco ed ubriaco per guidare. Forse non torniamo neanche per pranzo. In ogni caso, ci sono dei pezzi di focaccia in frigo e degli hamburger. Riscaldateli. Oh, e auguri!

-baci, mamma."

"Va bene, a dopo. E grazie!"

Lasciai il telefono, andai un attimo in bagno e tornai nel letto da Luca. Per un momento mi dimenticai di tutto quello che era successo la sera prima, ma poi ritornò in mente tutto.

Luca dormiva ancora. Era bellissimo mentre dormiva. Sembrava un cucciolo indifeso. Mi piaceva fissarlo ed ascoltare il suo respiro regolare. Gli misi una mano nei capelli e cominciai ad accarezzarli.

Dopo un po' cominciò ad agitarsi. Iniziò a respirare in maniera irregolare, a sudare ed a muoversi. Mi spaventò per un attimo.

Di colpo si svegliò, con una faccia sconvolta, e cominciarono a cadergli le lacrime dagli occhi.

-"Oddio Luca ma che hai?!"

Lo abbracciai per farlo calmare.

-"Io...ho...sognato Francesco...è stato bruttismo...mi picchiava...eh...io..."

Si agitò.

-"Sshh, stai calmo ora. Ci sono io con te, siamo solo io e te. Calmati, non piangere più"

Si strinse di più a me ed iniziò a calmarsi.

-"Bravo, così"

-"Non mi lasciare, con te sono al sicuro"

-"Non ti lascerò mai, ti amo, starò sempre con te, e ti proteggerò, qualunque cosa accada"

-"Oggi è Natale, e non ti ho fatto nessun regalo, mi sento in colpa"

-"Tranquillo, per me già che sei qui è un regalo"

Mi sorrise e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra. Rimanemmo abbracciati tutta la mattinata, a coccolarci, a parlare ed a scambiarci dei baci leggeri.

Anche se ogni tanto mi tornava in mente Francesco, e mi preoccupava ciò che gli avrebbe potuto fare ancora...

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**Emma's pov**

Quello è stato il mio primo Natale da sola, o meglio, senza la mia famiglia. Lo passai con nonna. Mi piaceva stare con lei. Fin da piccola abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, io le volevo un mondo di bene. Giocavamo sempre insieme e mi portava spesso nei negozi a comprare caramelle e cose del genere.

La mattina di Natale, quando mi alzai, trovai tanti regali. Non me lo aspettavo. Dopo tutto ho 14 anni, anzi, 15 quasi. Molti contenevano vestiti bellissimi, altri dolci, anche se in genere si danno alla befana, ma a mia nonna non interessava.

Dopo il classico pranzo che si fa ogni anno, me ne andai sul letto, mentre nonna si mise a vedere la tv.

Mi sentivo sola, molto sola. Edith sono giorni che non la sento, forse perchè si vergogna o non so...le altre ragazze della classe non le sopporto più di tanto, mi sembrano tante oche, anche se comunque le dico che sono loro amica. L'unica che si salva è Marina. Marina...negli ultimi giorni l'ho trascurata tanto, anzi tantissimo. Alle medie stavamo sempre insieme. Decisi di mandarle un messaggio.

"Hey Marina, come va? So che nell'ultimo periodo ti ho ignorata molto, ma non stavo tanto bene. Ti va di fare un giro insieme oggi? Mi manca parlarti come un tempo..."

Aspettai un bel po', ma niente. Dopotutto era Natale, chi sarebbe mai uscito a fare un giro? Chi avrebbe mai lasciato sola la propria famiglia in un giorno di festa? Mi cadde una lacrima di dolore e tristezza. Non volevo piangere, specialmente oggi.

Presi di nuovo il telefono che avevo lasciato sul comodino e mandai un messaggio ad Andrea. Dopotutto lui è il mio migliore amico, magari sarebbe uscito con me.

"Hey Andrea, lo so che è il giorno di Natale, ma ti va di uscire a fare un giro con me? Mi sento un po' sola oggi"

La risposta non tardò.

"Mi dispiace Emma, ma sto con Luca...sta male e gli sto facendo compagnia. Se dovessi uscire poi ti avviso, promesso. Oh, e auguri <3"

"Va bene, tranquillo, fa niente. Auguri anche a te <3"

Mi rassegnai, nessuno sarebbe uscito. Così, mi misi una dolcevita, un jeans lungo blu scuro, il mio piumino arancio e uscii a fare un giro da sola. Non c'era quasi nessuno in giro, e faceva molto freddo.

Camminai molto, non so di preciso quanto. Speravo di trovare qualcuno, ma niente. Non si perchè, passai anche da vicino casa dei miei genitori. C'erano molte macchina fuori casa. Forse avevano invitato i miei zii. Mi chiedo cosa li hanno raccontato del fatto che non ci fossi. Non volevo pensarci

Così, andai al parco e mi sedetti su una panchina a pensare.

D'un tratto vidi passare Francesco con alcuni ragazzi che non avevo mai visto prima.

-"Emma, hai visto Luca?"

Mi chiese Francesco con un tono un po' strano. Forse arrabbiato.

-"Uhm no, sta con Andrea. Oggi mi ha mandato un messaggio e mi ha detto che Luca stava male, quindi è stato con lui. Perchè? Ti serve qualcosa?"

-"Non sono fatti tuoi"

Si girò e se ne andò. Mentre si allontanava riuscivo a sentirlo borbottare.

-"Non se la caverà questa volte quel finocchio. Se la vedrà male"

Mi preoccupai. Chissà cosa intendeva con quella frase. Non sapevo se dirlo o no a Luca e Andrea. Ci pensai molto, con il telefono in mano. Non volevo impicciarmi in cose che non mi riguardano, magari erano fatti loro...

Alla fine mi decisi a scrivere un messaggio ad Andrea.

Mentre lo stavo scrivendo però, una voce femminile attirò la mia attenzione. Era familiare. Alzai la testa e la vidi. Era Edith.

-"Hey Edith"

-"Ciao Emma...uhm, posso sedermi affianco a te? Vorrei parlarti..."

-"Certo, che domande. Vieni siediti"

Music in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora