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Harry.

La prima cosa che ho fatto oggi quando mi sono svegliato è stato sorridere, questo perchè Rose era a letto accanto a me, per quanto smielato suoni è vero. Era aggrappata a me con la testa posata sul mio petto e non sono riuscito a trattenere il sorriso. Lei è una dormigliona tranquilla e non avrei voluto neppure alzarmi, troppo spaventato di svegliarla dal suo sonnellino, ma la mia vescica aveva altri piani e, apparentemente, non riuscivo più a trattenerla, quindi non avevo altra scelta che alzarmi; fortunatamente, però, non l'ho svegliata.

Dopo aver fatto pipì ed essermi lavato i denti usando uno spazzolino nuovo che ha preso per me, decido di cucinarle una colazione adeguata. Lei ha cucinato per me, quindi penso sia il momento di ricambiare il favore di nuovo. L'ho fatto una volta, mentre lei ha cucinato per me più di una decina di volte. Inoltre, sono un ottimo cuoco.

Mentre me ne sto in cucina e le preparo la cucina, riesco a sentire i suoi passi delicati mentre si fa strada verso il bagno, sentendo lo scarico del gabinetto e poi il suono dell'acqua che scorre dal rubinetto. Sorrido quando la sento canticchiare qualche canzone a caso. Potrei abituarmici a questo.

"Buongiorno, tesoro." sento la sua carina voce mattutina dietro di me e sposto lo sguardo dalle uova per salutarla con un bacio. Lei si allunga oltre l'isola della cucina e bacia le mie labbra dolcemente, prima di prendere posto su uno sgabello. Improvvisamente noto qualcosa di davvero familiare sul suo corpo. Ecco dov'era finito il mio maglione, non me l'ha mai ridato quando gliel'ho prestato. Non che mi dia fastidio, mi piace molto nei miei maglioni.

"Come hai dormito, amore?"

"Bene. Però sono un po' indolenzita." ammette e io non riesco a trattenere il ghigno che si forma sul mio volto.

"C'è da aspettarselo dopo la scorsa notte." rido. Lei è effettivamente e giustamente una signora in pubblico, ma un mostro tra le lenzuola.

"Oh dio." sospira e si copre il volto.

"Oh, quindi ora fai la timida?" sollevo un sopracciglio e lei scuote la testa. "Non pensare che abbia dimenticato il modo in cui mi parlavi sporco, o il fatto che abbiamo fatto tre round." la prendo in giro.

"Harry!" ride e nasconde il viso nel mio maglione. Presto mi mostra di nuovo il suo bellissimo volto e mi guarda duramente per scherzo. "Parliamo di te?" mi indica. "Mi hai lasciato tipo sei succhiotti sulle tette. Hai idea di quanto siano dolorosi?" si abbassa il colletto del maglione per mostrare un paio di succhiotti che le ho lasciato tra i seni. Ops.

"Oh, l'ho fatto io?" le chiedo innocentemente mentre spengo i fornelli.

"Sì. E per ora non ti è permesso toccarle." incrocia le braccia al petto.

"No!" esclamo un po' troppo ad alta voce. So che sta soltanto scherzando, ma una piccola parte di me non può far a meno di essere sulla difensiva. "Non tenerle lontane da me, angelo." metto il broncio e lei scrolla le spalle.

"Avresti dovuto pensarci prima di succhiare praticamente tutto il mio sangue." dice e non posso fare a meno di ridere, mentre lei mi guarda con espressione mortalmente seria.

" dice e non posso fare a meno di ridere, mentre lei mi guarda con espressione mortalmente seria

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