Hit [h.s. - italian translation]

40

Rose

"Buonanotte, Joseph." saluto il mio collega mentre esco dal negozio di frullati. Grazie a dio non devo chiudere il negozio stasera, sono assolutamente esausta e voglio soltanto andare a casa e dormire.

"Notte, Rose." mi sorride e, con un'ultimo saluto, esco nella fredda notte invernale.

Il tempo di Los Angeles è molto imprevedibile e, sebbene l'inverno ultimamente sia stato davvero caldo, sono felice che stia facendo finalmente più freddo. Avrei voluto soltanto saperlo che sarebbe stato così, mi sarei portata un maglione. Con i denti che battono, mi faccio strada lungo il marciapiede per raggiungere il parcheggio e, ovviamente, mentre passo davanti al negozio di vinili, Sean esce da esso. I suoi occhi si posano velocemente su di me mentre chiude la porta e io prendo un profondo respiro mentre mi fermo sui miei passi. Oh grande...ha intenzione di parlarmi.

"Hey, Rose!" mi saluta con un sorriso.

"Ciao." lo saluto.

"Vai a casa?"

"Sì." annuisco. "È stata una giornata lunga." sospiro stanca. Ad essere onesta, non ho la forza per parlargli e affrontarlo, ho bisogno di dormire.

"Posso accompagnarti alla macchina?" mi chiede nervoso e questo è esattamente ciò che stavo evitando.

"Oh um...non lo so." cerco di declinare il più educatamente possibile.

"Rose, ho capito." dice, prendendomi di sopresa.

"Hm?" lo guardo con la fronte aggrottata.

"So che non mi sono completamente riscattato, non ancora." sospira mentre continua a fissare per terra. "Ed entrambi sappiamo che sono stato un coglione in passato, ma ti prometto che non sono più così." dice piano.

Almeno è a conoscenza del perchè mi comporto così nei suoi confronti. Immagino non nuocerà a nessuno se fa un paio di passi con me.

"Puoi accompagnarmi, Sean." gli do il permesso con un piccolo cenno e lui mi sorride, prima di raggiungermi al mio fianco.